Un film che parla di rinascita

IS ARENAS. Un docufilm prodotto da ASI. 

Terminata in Sardegna, la prima parte delle riprese di Is Arenas, il docufilm diretto da Michelangelo Gratton, prodotto da ASI Nazionale e D4 Srl, sulla riabilitazione di un detenuto, attraverso lo sport, nel territorio delle ex miniere di Ingurtosu e delle dune di Piscinas.

Ionel Calin, dopo una travagliata infanzia nella Romania di Ceausescu, arriva in Sicilia dove, giovanissimo, si trova coinvolto in un’organizzazione criminale.

In seguito al suo arresto, sconterà la condanna in carcere prima in Sicilia e successivamente in Sardegna dove l’inserimento in un progetto di recupero gli offrirà la possibilità di una vita nuova…
Il docufilm Is Arenas narra la sua storia. Durante la sua detenzione in Sardegna nella colonia penale di Is Arenas intraprende un percorso di recupero e di formazione grazie all’attività equestre promossa dal settore degli Sport Equestri dell’ente di promozione sportiva ASI Nazionale.

Ionel Calin diventa così un tecnico di equitazione e una guida per i turisti che vogliono esplorare a cavallo queste aree selvagge ed incontaminate della Sardegna famose per le sue dune sabbiose, per le miniere abbandonate e una natura mediterranea senza eguali.
Con le immagini mozzafiato dei paesaggi e le numerose toccanti testimonianze che parlano direttamente al cuore di chi ascolta, Is Arenas non solo vuole raccontare la redenzione di un uomo e le bellezze di un territorio ma, soprattutto, vuole riportare alla luce i valori della solidarietà, della dignità, del perdono e indurre a riflessioni profonde sulla fragilità umana.
 
 

 
Una storia in un film

Dopo una breve introduzione sulla Romania di Ceausescu scorrono le immagini delle dune di Is Arenas, un’area naturale di rara bellezza nella costa occidentale della Sardegna.
Ionel inizia il racconto della sua infanzia: i sacrifici della famiglia, i beni di prima necessità scarseggiano; per poter studiare Ionel deve fare ogni giorno 14km a piedi. Mentre i rapporti con suo padre, uomo violento e autoritario, peggiorano costantemente Ionel scopre l’amore ma anche la scorciatoia per guadagnare più facilmente. Un’attività che lo porta in poco tempo a fare la sgradevole conoscenza del duro carcere rumeno dove per farsi rispettare e sopravvivere è costretto a prendere parte negli incontri di boxe.

Scontata la pena, ​Ionel arriva in Italia, in Sicilia. Un suo amico gli ha chiesto di aiutarlo a portare avanti un lavoro remunerativo ma criminale. Ionel, nel film, racconta della sua vita, dei suoi rapporti, dell'arresto e della condanna a 18 anni di carcere, ridotti poi in appello a 10, da scontare in Sicilia.

Una vita, la sua, che sembra finita e senza futuro, il dolore di non poter più rivedere il proprio figlio appena nato in Romania quando, un giorno, arriva l’ordine di trasferimento in Sardegna presso la Colonia Penale di Is Arenas. Qui Ionel prende confidenza con i cavalli presenti all’interno della struttura penitenziaria e, quando viene a sapere del progetto di turismo equestre, gli viene offerta l’occasione di farne parte. I detenuti diventano le guide turistiche per i turisti che vengono a visitare queste zone selvagge della Sardegna. Ionel dimostra serietà, professionalità e dedizione che gli valgono l’attenzione da parte dei vertici di ASI Sport Equestri i quali si adoperano per ottenerne dal Magistrato il suo affidamento presso il Centro Tecnico ASI di Roma Capannelle. Inizia così ad insegnare ai bambini ad andare sui pony.
 

Il regista
"Lo scopo del film è quello di dare visibilità, attraverso una messa in onda televisiva, alle bellezze paesaggistiche e storiche della Sardegna sud occidentale e a progetti di enti e cooperative per il recupero sociale dei detenuti, parlare dell’importanza dei cavalli come strumento di terapia e recupero, raccontare, soprattutto, come dal male possa nascere il bene", spiega Michelangelo Gratton fotografo, documentarista, appena nominato Responsabile della Comunicazione Sociale di ASI. E' impegnato nel mondo del sociale e della disabilità da oltre 15 anni. Is Arenas è il suo terzo docufilm dopo il pluripremiato “Io sono il colonnello” e “50000 PASSI” di prossima uscita.
"Sono sempre stato incuriosito dai personaggi controversi, spinto dalla voglia di capire cosa si nasconda dietro comportamenti ed azioni in molti casi deprecabili e discutibili. Così come sono sempre stato interessato al mondo degli emarginati, delle persone più sfortunate a cui la nostra società spesso nega i più elementari diritti".
Anche il luogo è stato importantissimo: "A 
Is Arenas si trova l’omonima Colonia Penale. E’ un area desertica caratterizzata da una natura selvaggia e dune di sabbia che scendono fino al mare. In questa zona sorge anche l’Hotel Le Dune Piscinas, struttura impegnata direttamente nel turismo equestre. E' doveroso ringraziare il titolare Luigi Caccamo per la sensibilità nei confronti del progetto.
Voglio ringraziare altresì il gruppo di lavoro presente in Sardegna a partire dal Vicepresidente ASI Emilio Minunzio. Con lui, Massimiliano Montesi di ASI Sport Equestri. Dietro le quinte del film, Clelia Iemma, Ceo di D4, Beatrice Palladini Iemma, Direttore della fotografia. Per le riprese aeree, Carmine Capozucco che sta realizzando anche la colonna sonora.
Un plauso va, in particolare ad ASI che ha da subito creduto a questo progetto. A dimostrazione di questo, la partecipazione della struttura nazionale, del Settore 'Sport Equestri', di quello 'Integrazione Sociale' il cui responsabile è Giulia Minunzio, figura che compare anche nella pellicola, oltre a 'Comunicazione sociale' che io stesso rappresento".

 

Michelangelo Gratton termina con un auspicio: "Qualsiasi mezzo è importante per cercare di concedere una seconda opportunità a quelli che hanno capito i propri errori e vogliono riscattarsi".

[  Fabio Argentini  ]

 

Le signore dell’Ippica salgono in Campidoglio

Giorni di grandi riconoscimenti per gli uomini e le donne ASI.

Nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, si è svolta la 18ª edizione del Premio Lydia Tesio "Le Signore dell'Ippica", il gala che ogni anno festeggia le eccellenze al femminile nel mondo del cavallo. Tra le sette premiate, del prestigioso appuntamento annuale, due fanno parte della storia di ASI. Nella sala, piena in ogni ordine di posti e alla presenza di una folta rappresentanza del nostro Ente, sono state premiate Eleonora Di Giuseppe e Melanie Gruber.

(La Responsabile Nazionale del Settore Sport Equestri Chiara Minelli, insieme con la premiata, Eleonora di Giuseppe, e Nicoletta Angelini, Responsabile della Formazione ASI Sport Equestri e del Settore Socio-Sanitario)

Eleonora Di Giuseppe, opera da almeno 20 anni nel mondo del cavallo. Ha iniziato a montare da bambina praticando diverse discipline, e con il concorso ippico di Piazza di Siena, ha iniziato a dedicarsi all'organizzazione dei grandi eventi equestri, operando poi nell’ambito della FISE. È stata consulente del Ministero della Salute per il benessere degli equidi dal 2009 al 2011, mentre all’inizio dello scorso quadriennio olimpico è stata chiamata a coordinare le Attività Istituzionali FISE e nel 2017 è stata eletta Consigliere federale. Già membro della Commissione Salute del Cavallo e del Binomio ASI con cui, nello scorso quadriennio olimpico, ha collaborato anche allo studio e alla predisposizione di importanti normative del Settore Sport Equestri ASI. Ed è la coordinatrice della tappa di Roma del Longines Global Tour.


(Melanie Gruber al microfono)

Melanie Gruber, tecnico docente ASI, formatasi nella scuola tedesca e  tecnico Federale di terzo livello, ha vinto in Italia tre titoli tricolore. Più di 25 i Gran Premi conquistati in concorsi nazionali e oltre 150 i primi posti  in concorsi internazionali. Una amazzone, una stella di assoluto valore del Salto Ostacoli italiano.

"Siamo particolarmente orgogliosi di questo ulteriore riconoscimento. Oltre a due figure preziose per il nostro Ente, viene premiato anche il lavoro di quanti operano quotidianamente in ASI e nel Settore Sport Equestri, ogni giorno di più un riferimento per il  panorama equestre nazionale. A Eleonora e Melanie vadano i complimenti da parte di tutti noi con l'augurio di continuare a tagliare nuovi e sempre prestigiosi traguardi", ha spiegato Emilio Minunzio, Vicepresidente di ASI.


(La Sala della Protomoteca in Campidoglio)

Questi importanti riconoscimenti fanno seguito al premio vinto da Enio Drovandi, Responsabile del Settore Spettacolo ASI, come "Migliore attore protagonista" per il video La Scelta, nella seconda edizione del Vertical Movie Festival.
A Italo Cucci, decano dei giornalisti sportivi e anche Direttore di Primato – storico house organ di ASI – è stato assegnato il Premio CONI-USSI 2019 "Una Penna per lo Sport – Giorgio Tosatti", riservato "all'intera opera professionale compiuta da un giornalista sportivo nel corso della sua carriera". Sarà consegnato il 2 dicembre. 

(Nella foto di apertura, il Direttore dello storico impianto di Capannelle, Elio Pautasso)
 

[  Fabio Argentini  ]

 

Global Tour, un evento "d’autore"…

Roma non si è smentita. Per il Longines Global Champions Tour 2019 la Capitale si conferma grande vetrina mondiale dell'Equitazione. Dopo l’edizione record dello scorso anno, l'appuntamento di quest'anno ha fatto registrare un ulteriore incremento mediatico e di pubblico: oltre 15mila le presenze complessive della quattro giorni andata in scena al Foro Italico con il picco più alto di partecipazione di sabato 7 settembre, giorno del Gran Premio CSI5 e della Global Champions League.


(L'Assessore allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi di Roma Capitale, Daniele Frongia in visita al Global Tour. Con lui, il Vicepresidente ASI Emilio Minunzio e la Responsabile di ASI Sport Equestri, Chiara Minelli)

Tribune gremite in ogni ordine di posto, per una cornice che ha esaltato i cavalieri in campo e lo stesso patron del Circuito Jan Tops, sempre più entusiasta e convinto della scelta di aver portato una tappa della ‘Formula 1 dell’equitazione’ a Roma: "Questa città è speciale", ha ribadito Tops. "Amiamo Roma per il clima, la storia e siamo qui da cinque anni perché a tutti piace venire in questa città. Faremo ancora grandi cose a Roma, ci piace soprattutto il calore e l’entusiasmo del pubblico, specialmente quando fa il tifo per gli azzurri". 

Non a caso, quella della Capitale è stata l’unica tappa dell’edizione 2019 spalmata in ben quattro giorni assieme a quella di apertura a Doha e quella di chiusura a Praga. Gli eventi clou della tappa capitolina sono stati trasmessi in diretta esclusiva in Italia su Sky Sport Collection ed Eurosport, e distribuiti in quasi cento paesi in tutto il mondo, con oltre 120 testate accreditate allo Stadio dei Marmi tra radio, tv, agenzie, carta stampata e quotidiani online.
Un successo consolidato anche sul fronte delle iniziative collaterali. ASI, nel sociale, nel processo di avvicinamento dei bambini al cavallo, nelle discipline integrate, è stato grande protagonista come riconosciuto da una esposizione mediatica fortemente dedicata con la presenza su tutti i principali canali di informazione. 
Il Longines Global Champions Tour proseguirà con le tappe di St Tropez (12-14 settembre) E New York (27-29 settembre) per concludersi con i Super Playoff di Praga (21-24 novembre).

Un'edizione d'autore
Questa edizione si è contraddistinta per un profondo lavoro di comunicazione sulle attività ASI e per la scelta di raccontare l'evento attraverso immagini d'autore, una selezione delle quali è nella galleria della news. Se ne è occupato Michelangelo Gratton, fotografo professionista e regista, peraltro, del docufilm "Io sono il Colonnello" che ha trattato la storia di Carlo Calcagni il nostro Reponsabile dei rapporti con le Istituzioni militari. Un uomo che, a causa del servizio prestato in missione di pace, oggi vive una vita appesa a un filo e al tubo di un respiratore. Gratton, praltro, si è sempre occupato di sociale. 
"In questa edizione del Global mi sono concentrato non solo sul gesto sportivo ma, soprattutto, su quegli istanti che riescono a trasferire, a chi guarda un'immagine, il senso intimo di un momento, difficile da raccontare con le sole parole. Poi, ho cercato di rappresentare la mission di ASI  verso lo Sport per Tutti", ha spiegato Gratton. 
 

[  Fabio Argentini  ]

 

Global Tour allo Stadio dei Marmi. La conferenza stampa di presentazione con il nostro Presidente

Il nostro Presidente, Claudio Barbaro, sarà uno dei relatori della conferenza stampa di presentazione del  Longines Global Champions Tour, alla sua sedicesima delle 19 tappe previste dal calendario della prestigiosa manifestazione di Salto a Ostacoli. 
Dopo Doha, Citta del Messico, Miami, Beach, Shanghai, Madrid, Amburgo, Cannes, Stoccolma, Cascais/Estoril, Montecarlo, Parigi, Chantilly, Berlino, Londra e Valkenswaard ecco la tappa romana dal 5 all’8 settembre prossimi. La conferenza stampa si terrà allo Stadio dei Marmi, domani 3 settembre alle ore 11:30. 

I big del jumping internazionale promettono anche quest’anno di incollare alla poltrona migliaia di appassionati del genere che potranno seguire gratuitamente quattro giorni di grande equitazione, impreziosita da numerosi eventi di contorno che intratterranno il pubblico tra il campo gara, le tribune e il villaggio allestito per l'occasione al Foro Italico. 
Per l’Italia vedremo in campo nella splendida location dello Stadio dei Marmi Pietro Mennea personalità di punta dell'equitazione come il caporal maggiore Alberto Zorzi e il carabiniere scelto Emanuele Gaudiano, il 1° aviere Capo Luca Marziani e Giulia Martinengo Marquet, Roberto Turchetto e Matias Alvaro sempre dell'Aeronautica.

Ed ASI sarà ancora una volta protagonista. 
Non sarà solo sport di vertice all’ombra del Foro Italico: ampio spazio sarà dato alle Discipline Integrate e anche ai bambini che saranno avvicinati al mondo dell’equitazione non nel modo tradizionale nel quale il cavallo viene considerato un mezzo di trasporto guidato ma facendo loro effettuare un percorso didattico che li porterà poi a interagire con l’animale. Il tutto organizzato in seno al Global Tour da ASI.

 

Torna il Global Tour. ASI protagonista

La grande Equitazione di nuovo a Roma, Stadio dei Marmi, dal 5 all'8 settembre prossimi. L’edizione 2019 del Longines Global Champions Tour si sposta, dunque, in Italia, con la sedicesima delle 19 tappe previste dal calendario.
Dopo Doha, Citta del Messico, Miami, Beach, Shanghai, Madrid, Amburgo, Cannes, Stoccolma, Cascais/Estoril, Montecarlo, Parigi, Chantilly, Berlino, Londra e Valkenswaard ecco la tappa romana dal 5 all’8 settembre prossimi.

Il circuito approderà nella Capitale per il quinto anno consecutivo e si articolerà come di consueto con la competizione a squadre, la Global Champions League, e con la competizione individuale, il Global Champions Tour. In una cornice scenografica senza eguali, i big del jumping internazionale promettono anche quest’anno di incollare alla poltrona migliaia di appassionati del genere che potranno seguire gratuitamente quattro giorni di grande equitazione, impreziosita da numerosi eventi di contorno che intratterranno il pubblico tra il campo gara, le tribune e il villaggio allestito per l'occasione al Foro Italico. 
Per l’Italia vedremo in campo nella splendida location dello Stadio dei Marmi Pietro Mennea personalità di punta dell'equitazione come il caporal maggiore Alberto Zorzi e il carabiniere scelto Emanuele Gaudiano, il 1° aviere Capo Luca Marziani e Giulia Martinengo Marquet, Roberto Turchetto e Matias Alvaro sempre dell'Aeronautica.

Cultura e integrazione.
Non sarà solo sport di vertice all’ombra del Foro Italico: ampio spazio sarà dato alle Discipline Integrate e anche ai bambini che saranno avvicinati al mondo dell’equitazione non nel modo tradizionale nel quale il cavallo viene considerato un mezzo di trasporto guidato ma facendo loro effettuare un percorso didattico che li porterà poi a interagire con l’animale. Il tutto organizzato in seno al Global Tour da ASI.
«Si tratterà di un momento di sintesi particolarmente significativo in quanto l'eccellenza dell'attività di vertice si andrà a coniugare con l'eccellenza dell'attività di base attraverso una interazione di una serie di attività all'interno di quello che possiamo considerare il contesto equestre più di élite disputato  annualmente  anche in Italia. Un momento sinergico che va, di fatto, a costituire un valore aggiunto per il più importante circuito mondiale di salto ostacoli rendendolo, peraltro, perfettamente fruibile agli appassionati di tutti i livelli», spiega Emilio Minunzio, Vicepresidente di ASI, che aggiunge: «Da sempre lavoriamo, come ente di promozione, per coniugare le attività di vertice con il movimento di base che, nel nostro Paese, rappresenta uno straordinario volano per lo sport».

 
Le attività ASI al Global Tour
Nel dettaglio ecco le attività ASI che rappresenteranno
un fiore all’occhiello di questa edizione del Global Tour.
– Performance di vertice di Volteggio all’interno della serata inaugurale della manifestazione: la coppia di atlete presenteranno una coreografia sul tema del legame profondo trea uomo e cavallo.  

– Sfileranno alcune rappresentanze a piedi ed a cavallo delle squadre che partecipano al circuito Discipline Integrate ASI. Preceduti da una Maratona a due ponies guidata da un Tecnico ASI di Discipline Integrate, Atleti e Tecnici scenderanno in campo per ripetere la forte testimonianza già portata lo scorso anno sull’integrazione nello sport accogliendo Cavalieri diversamente abili e non in squadre del tutto inclusive.

– Premiazione del vincitore del contest annuale ASI dedicato alla Giornata Mondiale sulla "consapevolezza dell’autismo". La premiazione avverrà all’interno del campo gara durante la sfilata dei 100 e di fronte a tutto pubblico presente.

– Angolo didattico dedicato ai bambini in cui saranno presenti dei ponies: contrariamente a quanto avviene nel tradizionale “battesimo della sella” in cui il cavallo viene biecamente usato come un mezzo meccanico per far provare ai bimbi le sensazioni che si hanno in sella, qui si penserà ad un approccio all’animale in quanto tale; per questo motivo i ponies non verranno montati e i bambini verranno condotti invece attraverso un percorso didattico che li avvicini alla conoscenza dell’animale, delle sue abitudini e dei suoi ambienti attraverso corners di immagini, spiegazioni, story tellings, quiz a tema, percorso sensoriale e percorso ludico ( il medesimo che normalmente viene fatto a cavallo questa volta verrà eseguito a piedi dai piccoli utenti che, conducendo sotto mano il pony, lo renderanno un compagno di gioco in maniera paritetica condividendo fatica, divertimento e difficoltà ). Il tutto mediato da personale ASI specializzato.

– La partecipazione di ASI integrazione sociale alla manifestazione, porta avanti lo spirito con il quale si sono svolti progetti che hanno già visto impegnati detenuti, offrendo la possibilità a 10 di loro ogni  giorno (ex, in permesso o in semilibertà) di svolgere mansioni di sicurezza nel corso dell’evento. L’intento è quello di dar loro modo di dimostrare la  voglia di rimettersi in gioco e reinserirsi con prestazioni lavorative ma al contempo formative. ASI integrazione sociale, attraverso i suoi progetti, vuole offrire possibilità lavorative e formazione in diversi ambiti, a partire da quello sportivo considerando lo sport uno strumento d'eccellenza per favorire l’integrazione.In occasione del Global Tour i detenuti si confronteranno con il mondo equestre, con benefici, già studiati, sia fisici che psichici.

Sarà presente anche un servizio di baby sitting per spettatori ed i cavalieri. L’idea è quella di lasciare che appassionati adulti possano godersi lo spettacolo senza dover sottoporre i propri piccoli accompagnatori ad un’attività che non è detto gradiscano. Al contempo anche i cavalieri in gara, che spesso viaggiano con le loro famiglie, possono trovare un angolo sicuro dove lasciare i propri figli mentre sono occupati nelle loro attività professionali. I bambini verranno accolti da educatori che sfrutteranno il Pony Village per intrattenerli in maniera costruttiva.