Atletica. Europei Under 18. Un atleta ASI secondo nel Salto triplo

Nel pomeriggio dell’ultima giornata dei Campionati Europei Under 18, svoltisi a Gerusalemme, il saltatore di triplo Nicolò Cannavale della Atletica Formia Poligolfo affiliata ASI, si è classificato al secondo posto stabilendo il record personale di 15,45  al primo salto, migliorando il 15,33 della precedente gara di qualificazione. Una misura con cui si trovava al comando per quattro turni ma poi è stato superato dal bulgaro Lachezar Valchev, il favorito della gara, con la misura di 15,53 (+1.9) dopo essersi avvicinato a più riprese e infine chiude con il 15,76 vincente (+1.2). Prima di questa trasferta l’atleta laziale, allenato di Vincenzo Scipione non aveva mai superato i quindici metri con vento regolare e in Israele ci riesce anche nel secondo tentativo della finale, con 15,25 (+0.7).

Run for SLA. Jacobs ospite d’eccezione: “Ho trasformato i momenti di difficoltà in motivazione”

Il campione olimpico spiega il motivo dei suoi tre gesti scaramantici.
Domenica 19 Giugno il Lions Club Colli Morenici di Brescia ha organizzato a Bedizzole uno spiedo solidale con lo scopo di raccogliere fondi a favore dell’evento charity denominato Run for SLA (corsa podistica a tappe con lo scopo di raccogliere fondi per la cura e l’assistenza dei malati di SLA) di cui ASI è Ente patrocinatore e che vede il Consigliere Nazionale ASI Davide Magnabosco membro attivo in quanto componente del Comitato Organizzatore. Ospite d’eccezione dell’evento è stato la nuova stella olimpica Marcel Jacobs (cresciuto a Desenzano del Garda) insieme alla moglie Nicole Daza e alla mamma Viviana Masini. Con l’occasione la delegazione di Run for SLA ha omaggiato Jacobs con una targa di ringraziamento per l’aiuto all’iniziativa e Davide Magnabosco ha portato una testimonianza di vicinanza del nostro Ente donando a Marcel, un Trofeo in Cristallo (foto a sinistra).
Marcel si racconta nel suo libro. Si racconta come una persona (normale) che ad un certo punto è diventato non solo un campione sportivo ma una vera e propria leggenda dopo aver vinto la medaglia d’oro più importante ai Giochi. Spiega ai presenti come l’essere un campione non vuol dire solo avere un corpo che va veloce, ma che ci vogliono anche tanto cuore e soprattutto testa. “Diciamo che principalmente ho voglia di far vedere e capire chi è la persona dietro all’atleta, che al di fuori di quello che tutti dicono in base ai risultati sportivi (più o meno riassumibili in Super Jacobs) c’è una persona normale dietro, una persona che ha avuto e vissuto una vita per arrivare a fare tutto quello che è stato fatto, che non è stata una vita sempre semplice con tanti momenti di alti e bassi, tanti momenti di delusioni e tanti momenti difficili. Momenti di difficoltà che però penso siano quelli che mi hanno portato ad essere quello che sono oggi e quindi ho voluto raccontare come si può prendere i lati positivi di tutto quello che succede nella vita e cercare di trasformali in qualcosa a proprio favore, alla ricerca delle giuste motivazioni”.

Per questo Jacobs decide di scrivere un libro (Flash. La mia storia)… “Il motivo e la storia che voglio raccontare nel mio libro è proprio riassumibile in questo, ovvero che io non sono un super eroe arrivato sulla terra da un altro pianeta che ha conquistato la medaglia d’oro olimpica nei 100 mt, ma sono una persona come tutte le altre che si è fatta “il mazzo” per tutta la vita, che si è dedicato veramente tanto a quello che voleva fare, ha avuto un sogno fin da bambino e ha continuato a svilupparlo e consolidarlo fino a raggiungerlo. Il messaggio più importante che voglio dire a tutti ragazzi è di continuare sempre a credere nei propri sogni (e soprattutto di averne) e di poter riuscire a raggiungerli sempre. Se 2 anni fa mi avessero detto che avrei vinto la medaglia d’oro nei 100 mt alle olimpiadi sarebbe sembrato inverosimile e invece oggi siamo qui a festeggiare questo evento”.

Jacobs, nel corso dell’incontro, ha spiegato il perchè dei suoi tre gesti rituali: “Il primo è un segno con le due mani che mima i paraocchi, vuol dire tante cose ma soprattutto il focalizzarmi in quello che voglio veramente. Mi sono reso conto che finché mi focalizzavo su quello che gli altri volevano da me… non ho combinato nulla. Da quando ho iniziato a focalizzarmi su quello che volevo io veramente… i risultati sono cominciati ad arrivare. 
Il secondo è il cuore, perché ci ho messo e ci metto sempre molto cuore in tutto quello che ho fatto quindi facendolo mi ricordo e mi stimolo ad usarlo anche in quel momento.
Il terzo sono le braccia incrociate sulle spalle che ha una genesi più complessa, diciamo che è come se prendessi il mio bambino interiore e lo mettessi sulle spalle rassicurandolo di quello che stiamo facendo e di non avere paura di nulla perché da bambini siamo diventati uomini e con tutta la strada che abbiamo fatto se siamo lì in quel momento dopo aver superato tutti gli errori fatti è perché ne siamo capaci e quindi è come se gli dicessi di mettersi comodo sulle mie spalle e godersi il viaggio”.

Grazie Marcel e in bocca al lupo per il tuo futuro.

Presentata in Campidoglio la 55^ edizione del Trofeo Bravin

L’evento andrà in scena sabato 4 giugno 2022 nello stadio Paolo Rosi. Alla conferenza stampa hanno partecipato il nostro Presidente Claudio Barbaro; l’Assessore al Turismo, Grandi Eventi e Sport di Roma Capitale Alessandro Onorato; il Delegato allo sport della Regione Lazio Roberto Tavani; lo storico organizzatore Sandro Giorgi, Presidente ASI Atletica.

Nella Sala del Carroccio in Campidoglio c’è stata questa mattina l’ ideale taglio del nastro per la 55^ edizione del Trofeo Bravin di Atetica Leggera che si svolgerà sabato 4 giugno di Roma. Si tratta della più longeva manifestazione riservata alle categorie cadetti e ad allievi che si svolge in Italia. La prima edizione si svolse a Roma all’Acqua Acetosa, nello stesso stadio Paolo Rosi (allora Stadio delle Aquile) dove si svolgerà l’edizione 2022, nel lontano 1965.
Alla conferenza stampa hanno preso parte numerose autorità fra le quali il Presidente Nazionale di Asi On. Claudio Barbaro; l’Assessore allo sport, al turismo e Grandi Eventi di Roma Capitale Alessandro Onorato; il Delegato allo sport della Regione Lazio Roberto Tavani; lo storico organizzatore Sandro Giorgi, presidente di Asi Atletica; il Presidente di Asi Lazio Roberto Cipolletti; il Presidente di Asi Roma Andrea Roberti.

LE DICHIARAZIONI

Claudio Barbaro: “Il Trofeo Bravin oggi, oltre che un evento di grande tradizione, è indicato unanimemente come una delle manifestazioni con maggior appeal fra quelle che si svolgono nel nostro Paese. La manifestazione festeggia il suo cinquantacinquesimo anno. Una grande e gloriosa storia alle spalle, ma un futuro ancora tutto da costruire. Un fiore all’occhiello per l’ente nel quale prima il Centro Sportivo Fiamma e poi ASI, hanno sempre fermamente creduto impegnandosi, stagione dopo stagione, anche quando le risorse economiche scarseggiavano, a garantirne la continuità e rispondendo in pieno alla filosofia volta a promuovere lo sport fra i più giovani. Siamo orgogliosi di aver contribuito a lanciare, sulle piste del Bravin, tanto per fare solo qualche nome, atleti che hanno fatto la storia dell’atletica italiana come Pietro Mennea e Gabriella Dorio, e da ultimo Lorenzo Patta oro a Tokyo. Sono certo che altri ne seguiranno nei prossimi anni“. 

Alessandro Onorato: “Il Trofeo Giorgio Bravin rientra tra quelle manifestazioni che hanno contribuito a fare la storia sportiva della nostra città e che ci fa piacere sostenere perché regala a tanti ragazzi e ragazze la possibilità di cimentarsi in un contesto importante come lo Stadio Paolo Rosi e di confrontarsi con pari età provenienti da ogni parte d’Italia. Il boom dell’atletica leggera, che ha visto implementarsi il numero di praticanti a seguito delle medaglie azzurre conquistate a Tokyo, è un patrimonio che dobbiamo tutelare e difendere. Devo ringraziare Asi per questa manifestazione che risponde in maniera compiuta, da 55 anni, alla diffusione della pratica sportiva fra i più giovani”.

Roberto Tavani: “La Regione Lazio ha da sempre sostenuto il Trofeo Bravin, manifestazione da sempre ben organizzata da Asi che risponde alle esigenze sportive dei giovani protagonisti, in particolare quelli delle categorie cadetti ed allievi. Sapere che saranno oltre 700 gli atleti provenienti da tutta Italia, pronti a sfidarsi ma anche a socializzare e a vivere insieme all’interno di un impianto sportivo un’esperienza emozionante, è davvero un grande segnale di ripartenza dopo gli anni difficili della pandemia. Mi piace sottolineare come questa manifestazione non si sia fermata neanche nel 2020 e 2021 quando certamente non sarà stato facile superare le mille difficoltà organizzative. Un plauso va all’ Asi per il suo grande impegno, in questa e in altre manifestazioni. La Regione Lazio, ben consapevole dell’importanza del ruolo degli enti di promozione sportiva, presto metterà a disposizione degli EPS, dei fondi per l’organizzazione di manifestazioni di grande rilievo regionale e nazionale”.

LA STORIA DEL BRAVIN

La manifestazione nasce per volontà del Centro Sportivo Fiamma, ed è intitolato a Giorgio Bravin, un bersagliere volontario era uno dei tanti, anzi dei troppi, giovani italiani sacrificati dalle follie della guerra. Carlo Alberto Guida ha ricordato molti anni fa – era il 1984, edizione del ventennale – che Giorgio Bravin si è immolato a vent’anni nella difesa del confine orientale. Era l’ottobre del 1943. L’evento è da sempre organizzato da Asi, con il patrocinio della Fidal, e con il sostegno dell’Assessorato ai Grandi Eventi, Sport e Turismo di Roma Capitale e della Regione Lazio.
Il Trofeo Bravin ha avuto nel corso degli anni come teatro tutti gli impianti storici dell’atletica romana: lo Stadio Paolo Rosi, lo Stadio Olimpico, lo Stadio Dei Marmi, la Stella Polare di Ostia, lo Stadio della Farnesina e lo Stadio Nando Martellini.
La manifestazione, nel corso di questi 55 anni ha fatto la storia sportiva della regina degli sport lanciando nell’Olimpo dell’atletica nazionale grandissimi campioni i quali, proprio sulle piste dell’evento romano, hanno avuto modo di mettersi in mostra e di spiccare il volo verso traguardi internazionali.
L’ultimo in ordine di tempo a guadagnarsi la vetrina più prestigiosa è stato Lorenzo Patta, frazionista nella staffetta 4X100 oro a Tokyo, protagonista in due diverse edizioni del Bravin. Fra i più recenti anche Dalia Kaddari, semifinalista nella gara dei 200 metri alle Olimpiadi, vincitrice del Trofeo Bravin nel 2016 fra i cadetti, e Massimiliano Luiu secondo ai Campionati mondiali under 20 del 2021 nel salto, vincitore del Trofeo Bravin nel 2017 come miglior cadetto e nel 2019 come miglior allievo, e Greta Donato, figlia d’arte, che sulla pedana romana ha vinto il salto in lungo nel 2021.
Questi nomi vanno ad aggiungersi ai miti dell’atletica italiana Pietro Mennea, Gabriella Dorio, Franco Fava, Fabrizio Donato, Alessandro Lambruschini, Francesco Panetta che al Bravin sono stati protagonisti agli albori della loro carriera.

L’EDIZIONE 2022

All’edizione 2022 Si prevede un’ affluenza senza precedenti che potrebbe battere il record di presenze che risale al 2019, quando furono 870 i protagonisti in gara. Gli iscritti rappresenteranno tutte le regioni italiane del centro e del sud Italia. Saranno presenti atleti di  Marche, Umbria, Lazio, Campania, Toscana, Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Molise e Sardegna, quest’ultima regione con oltre 50 atleti in rappresentanza di diverse società del territorio. Sarà ancora una volta presente, con una folta delegazione sia nel maschile che nel femminile, l’Atletica Grosseto Banca Tema, unica società che può vantare un’ininterrotta presenza al Trofeo Giorgio Bravin sin dalla prima edizione del 1965. Tra i protagonisti annunciati il triplista Nicolò Cannavale, della Formia Atletica che vanta un personal best di 14.77 personal best stabilito a Rieti il 21 maggio scorso, e l’atleta Daniel Battaglia della Runners Ciampino che sui 2000 siepi è tra i migliori in Italia della specialità.
Nutrito anche quest’anno il programma delle gare che prenderanno il via alle ore 14.45. Oltre ai premi per i vincitori ai migliori risultati tecnici della categoria allievi/e della categoria cadetti/e sarà assegnato il Trofeo G. Bravin e saranno stilate classifiche per società, che premieranno i migliori team in ognuna delle quattro categorie.

Salerno corre con ASI

Sono stati circa 900 i runners che hanno preso parte alla VII edizione della gara Fidal “Salerno Corre”, una 10 Km che ha registrato il successo del marocchino Hicam Boufars con 30’37” superando allo sprint il connazionale Yaussef Aich 30’392 poi completato con il primo tra gli italiani al terzo posto con Gilio Iannone con 30’462. Tra le donne netto il successo della Palomba 38’392, dietro di lei Annalisa Russo 40’052 e Maria Antonietta Fappiano con 40’52.
La manifestazione organizzata dall’Asd Atletica Salerno, da anni affiliata ASI con centinaia di tesserati, ha dato spazio anche al Fitwalking Day, manifestazione non competitiva a passo di Fitwalking.
Alla premiazione insieme al dirigente Nazionale ASI Giancarlo Carosella (nella foto a sinistra), presenti come testimonial Alberto Cova, campione europeo, mondiale ed olimpionico sui dieci mila metri e Giorgio Damilano, campione italiano di marcia sulla distanza di venti chilometri, che hanno dato lustro alla manifestazione e premiato i vincitori di ogni categoria.
La partenza, l’arrivo e le premiazioni si sono avvalse delle splendida cornice la nuova Piazza della Libertà di Salerno, che affaccia direttamente sul mare. L’appuntamento è stato già dato per l’anno prossimo sempre nello stesso periodo.

Trofeo Bravin. Il 4 giugno al Paolo Rosi

L’evento, che andrà in scena sabato 4 giugno nello stadio Paolo Rosi, è la più longeva manifestazione giovanile di Atletica leggera che si svolge in Italia. L’evento sarà presentato ufficialmente alla stampa lunedì 30 maggio alle ore 11.30 in Campidoglio.

Sabato 4 giugno andrà in scena la 55^ edizione del Trofeo Giorgio Bravin, manifestazione giovanile che è di gran lunga la più longeva fra quelle che si svolgono in Italia. Il Trofeo nasce nel lontano settembre del 1965 per volontà del Centro Sportivo Fiamma, ed è intitolato a Giorgio Bravin, un bersagliere volontario era uno dei tanti, anzi dei troppi, giovani italiani sacrificati dalle follie della guerra. Carlo Alberto Guida ha ricordato molti anni fa – era il 1984, edizione del ventennale – che Giorgio Bravin si è immolato a vent’anni nella difesa del confine orientale. Era l’ottobre del 1943. L’evento è da sempre organizzato da Asi, con il patrocinio della Fidal, e da quest’anno con il sostegno dell’Assessorato allo sport di Roma Capitale e della Regione Lazio
Il Trofeo Bravin ha avuto nel corso degli anni come teatro tutti gli impianti storici dell’atletica romana: lo Stadio Paolo Rosi (dove si svolgerà l’edizione 2022), lo Stadio Olimpico, lo Stadio Dei Marmi, la Stella Polare di Ostia, lo Stadio della Farnesina e lo Stadio Nando Martellini.
La manifestazione, nel corso di questi 55 anni ha fatto la storia sportiva della regina degli sport lanciando nell’Olimpo dell’atletica nazionale grandissimi campioni i quali, proprio sulle piste dell’evento romano, hanno avuto modo di mettersi in mostra e di spiccare il volo verso traguardi internazionali.
L’ultimo in ordine di tempo a guadagnarsi la vetrina più prestigiosa è stato Lorenzo Patta, frazionista nella staffetta 4X100 oro a Tokyo, protagonista in due diverse edizioni del Bravin. Fra i più recenti anche Dalia Kaddari,semifinalista nella gara dei 200 metri alle Olimpiadi, vincitrice del Trofeo Bravin nel 2016 fra i cadetti, e Massimilano Luiu secondo ai Campionati mondiali under 20 del 2021 nel salto, vincitore del Trofeo Bravin nel 2017 come miglior cadetto e nel 2019 come miglior allievo, e Greta Donato, figlia d’arte, che sulle piste romane ha vinto il triplo nel 2021.
Questi nomi vanno ad aggiungersi ai miti dell’atletica italiana Pietro Mennea, Gabriella Dorio, Franco Fava, Fabrizio Donato, Alessandro Lambruschini, Francesco Panetta che il Trofeo lo hanno vinto agli albori della loro carriera.
Il Trofeo Bravin, come tradizione, sarà riservato alle categorie allievi e cadetti. Nutrito anche quest’anno il programma delle gare che prenderanno il via alle ore 14.45. Oltre ai premi per i vincitori ai migliori risultati tecnici della categoria allievi/e della categoria cadetti/e sarà assegnato il Trofeo G. Bravin e saranno stilate classifiche per società, che premieranno i migliori team in ognuna delle quattro categorie.