18.03.2025
Sport
| Arti Marziali
Un viaggio all’interno delle lotte tradizionali
L’intervista a Vittorio Giorgi ⬇︎
“Le Lotte Tradizionali sono quelle lotte praticate a scopo ludico da secoli, in determinate regioni geografiche o da determinate etnie, che di generazione in generazione sono state trasmesse fino a noi, oggi. Fanno parte della famiglia degli Sport Tradizionali, detti anche Ethnosport. Nella Carta Internazionale per l’Educazione Fisica, l’Attività Fisica e lo Sport, l’UNESCO ha dichiarato che la pratica dello Sport è un diritto fondamentale di ogni essere umano e che gli Sport e Giochi Tradizionali fanno parte del patrimonio intangibile e rappresentano un simbolo della diversità culturale delle nostre società. Ha, poi, iscritto alcune Lotte Tradizionali nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità”. Questa è la definizione che ci viene offerta da Vittorio Giorgi, nel suo “Manifesto delle Lotte Tradizionali”. Avvocato civilista di Caserta, esperto in relazioni internazionali e sport management, nel 2014 ha fondato la Federazione Italiana Lotte Tradizionali (FILT), affiliata ad ASI. Le due organizzazioni hanno siglato un accordo di collaborazione.
Presidente Giorgi, come nasce la Federazione Lotte Tradizionali Italiane? “Per 10 anni ho ricoperto la carica di Console onorario della Repubblica dell’Uzbekistan per la Campania e il Molise. Avendo praticato Arti marziali, sono rimasto molto affascinato dalle lotte tradizionali dei Paesi centroasiatici. Nel 2014 ho fondato la Federazione Italiana Lotte Tradizionali (FILT), che oggi gestisce circa 15 lotte su mandato delle rispettive federazioni internazionali. Siamo, inoltre, membri della United World Wrestling e della World Ethnosport Confederation. Gestiamo QAZAQ KURESI (Kazakhstan), GUSHTINGIRI (Tagikistan), ALYSH e KYRGYZ KUROSH (Kyrgyzstan),SSIREUM (Corea), ABA WRESTLING e SHALWAR WRESTLING (Turchia), UKRAINIAN BELT WRESTLING, GOUREN (Bretagna), BACK-HOLD (Scozia), CHIDAOBA (Georgia), TRINTA (Moldova), BELBOGLI e BEL OLISH KURASH (Uzbekistan), BELT WRESTLING KORESH (Tatarstan), KHAPSAGAI e MAS-WRESTLING (Yakutia)”.
Recentemente ha firmato un accordo di collaborazione con la Scuola Trimigno di Manfredonia, per la promozione del Bastone Pugliese. Cosa ci può dire delle lotte tradizionali italiane? “In epoca medievale e rinascimentale, in Italia le lotte venivano praticate a scopo ludico in due distinti contesti sociali: quello popolare della civiltà agro-pastorale e quello delle classi aristocratiche, dove i ricchi signori invitavano i lottatori nelle loro corti, per offrire agli ospiti degli avvincenti spettacoli. In Italia, ancora oggi, abbiamo delle particolari lotte tradizionali come la Sistrumpa (lotta sarda) e la Scherma di Bastone Pugliese, Siciliano e Napoletano. Non dobbiamo considerarle soltanto come degli sport regionali, ma come delle autentiche tradizioni appartenenti al Patrimonio Culturale Nazionale. Meritano, pertanto, di essere valorizzate e supportate a tutti i livelli. Posso dire che in molti Paesi esteri, le lotte tradizionali ricevono un valido sostegno economico sia dai Ministeri dello Sport e della Cultura, che da sponsor privati. In Italia dobbiamo raggiungere questo risultato”.
Che opportunità offre la sua federazione agli atleti e tecnici delle varie arti marziali? “In dieci anni di attività, abbiamo disputato oltre 50 competizioni internazionali delle varie lotte, vincendo medaglie. Far parte della squadra azzurra di lotte tradizionali è il sogno di molti atleti e tecnici. È una grande opportunità per fare esperienza in contesti di alto rilievo, confrontandosi con avversari estremamente competitivi dei vari Paesi del mondo”.
Può raccontarci dei vostri recenti successi internazionali? “Nel 2023 Mattia Galbiati ha vinto l’oro ai mondiali di Ukrainian Belt Wrestling e Mariasole Momentè l’argento nel Qazaq Kuresi ai World Combat Games a Riyadh. Il traguardo più importante lo abbiamo raggiunto nel 2024 ad Astana, ai World Nomad Games, le Olimpiadi degli Sport Tradizionali. Siamo andati con una Squadra molto forte e, grazie a Betty Vuk, abbiamo vinto la medaglia d’oro nel Qazaq Kuresi. La prima medaglia, in assoluto, per l’Italia in questi giochi. La troupe di RAI NEWS ci ha anche intervistato. Abbiamo, poi, partecipato al Festival Internazionale delle Lotte Tradizionali a Vilnius, vincendo due ori e un bronzo nel Gushtingiri, e un bronzo nell’Ukrainian Belt Wrestling. Lo scorso 27 febbraio a New Delhi, ai campionati mondiali di Qazaq Kuresi, Eleonora Ghetti ha conquistato la medaglia di bronzo. Un mondiale di alto livello tecnico che, a dispetto della singola medaglia, ha visto l’Italia protagonista”.
Presidente Giorgi, come valuta il percorso della nostra Nazionale? “Sono molto soddisfatto di com’è andato questo mondiale di Qazaq Kuresi. Siamo tra i paesi più medagliati d’Europa e raggiungere un bronzo mondiale è sempre un bel risultato! Una bella squadra azzurra con sette atleti: Francesco Pio Aidone, Walter Baccinelli, Gaia Daranuta, Sandro Lorito, Matteo Slongo, Eugenio Sturniolo ed Eleonora Ghetti, e due Tecnici giovani e bravi come Mattia Galbiati e Chiara Meucci”.
In queste trasferte, però, non si dà spazio solamente al risultato sportivo… “I nostri atleti sono sempre molto motivati e puntano a fare un buon risultato ovviamente, ma sono anche attratti dall’aspetto culturale che caratterizza le Lotte Tradizionali. Ogni trasferta è un’occasione per scoprire altre culture e vivere lo spirito di amicizia con gli altri partecipanti. Negli atleti e tecnici non guardo solo le capacità sportive ma, soprattutto, le qualità della persona. Per me non conta solo il risultato sportivo, ma anche il valore umano che c’è dietro”.
A proposito di valore umano, qual è la sua riflessione finale su questo mondiale? “I nostri atleti e tecnici hanno vissuto con grande attesa ed impegno questo mondiale. Si sono allenati molto, consapevoli delle difficoltà, perché c’erano atleti di altissimo livello. Hanno combattuto con determinazione ed entusiasmo. Questa medaglia testimonia la passione, l’impegno, il sentimento e il forte spirito di gruppo: la medaglia del singolo Atleta è una medaglia di tutta la squadra”.
Presidente Giorgi, i risultati della FILT sono positivi ma, secondo lei, si potrebbe migliorare ancora? “Certo! Vogliamo migliorare di continuo e un buon risultato ci spinge ad alzare l’asticella. Dovremo allargare la rosa degli atleti, in modo da essere sempre più competitivi”.
Ha già in mente qualcosa per far sì che questo bacino di utenza si allarghi? “Cerchiamo di far avvicinare altri atleti tramite i nostri seminari. Vorrei, poi, organizzare in Italia un Festival delle Lotte Tradizionali, per contribuire alla loro promozione.
Come divulgate in Italia le Lotte Tradizionali? “Negli ultimi due anni abbiamo organizzato seminari di Alysh, Gushtingiri e Lotte Celtiche, in collaborazione con le rispettive federazioni internazionali, tenuti da formatori di altissimo livello. Abbiamo, così, formato atleti, tecnici e arbitri. Ci sono, ora, Centri di formazione di lotte tradizionali a Caserta, Seregno, Livorno e Francavilla a mare”.
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