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10.06.2019

Sport

| Auto e Moto Veicoli Storici

Meno 4 alle Asiadi – ASI nella storia

“Anzitutto bisogna specificare che il settore in realtà coniuga le auto storiche con quelle elettriche. Due comparti apparentemente in contraddizione. Diciamo che da un lato curiamo lastoria e dall’altra ci proiettiamo al futuro. Anzi, potremmo dire già il presente”

Parola di Paolo Di Pinto, alle Asiadi con le Auto Storiche ed elettriche.
Ma quando un autoveicolo può rientrare nella categoria?
“Di regola ai trenta anni di anzianità, ma per noi ne possono bastare anche venti nel caso di modelli di particolare valore, ad esempio per design, come nel caso di vetture soggette a cambiamenti molto rapidi, tipo una Ferrari. Oppure anche una Lancia Delta Integrale, il cui ultimo modello è del 1992, però è un’auto che ha vinto sei mondiali di rally, di fila, per cui possiamo ben annoverarla tra le auto di interesse storico
anche prima della scadenza canonica”.

Il settore ASI, con un’anzianità di circa sei anni, organizza eventi sia per le auto storiche, in genere raduni con finalità turistiche. Per le auto elettriche, invece, sono organizzate gare di regolarità, riconosciuta dalla FIA (l’Ente automobilistico internazionale, lo stesso della F1), dal tracciato transfrontaliero, tra Italia, Croazia e Slovenia. “Inoltre, l’auto elettrica fornisce lo spunto per l’organizzazione di eventi a tema ecologico, anch’essi di natura internazionale. Vista la vicinanza con altri Paesi, la condivisione di iniziative ambientali è fondamentale altrimenti sarebbero pressoché inutili”.
Alle Asiadi ci saranno diverse auto, tra cui una Lancia da competizione e una Fiat 500 di fine anni Sessanta, la cui particolarità è quella di essere la prima auto immatricolata nella neonata provincia di Pordenone, come si evince dalla targa.

[ L.Aleandri ]

 

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