18.07.2016
Sport
| Arti Marziali
ASI innova: il nuovo approccio free martial kombat
In ASI Associazioni Sportive e Sociali Italiane si lavora da sempre per offrire alla base delle proposte sportive vicine alle loro richieste e per dare una qualità tecnica di insegnamento sempre migliore.
FREE MARTIAL KOMBAT
Una dimostrazione ? In base alle loro esperienze marziali, i maestri ASI Luigi di Rita e Gianluca Nicolia, confrontatisi con gli altri insegnati M° Carmine Caiazzo, M° Domenico Gesmundo, M° Fabio Bracaglia, M° Domenico Veronesi, M° Angelo Carlucci, hanno sviluppato un’idea di lavoro che, partendo dai principi e dalla pratica delle arti marziali, ricerca e crea cicliche riconducibili e proponibili nel combattimento sportivo.
Tutto questo è il free martial kombat, niente di nuovo in assoluto, se non un metodo finalizzato ad una preparazione atletica più capillare e mirata nelle singole sedute, grazie a cui gli atleti possono sviluppare nuove meccaniche relazionali e interattive con il partner.
Per far comprendere meglio la finalità dell’approccio: grazie a questo un praticante discipline marziali che volesse approcciarsi ad una disciplina da combattimento sportivo avrebbe comunque una preparazione atletica, una gestualità, delle posture e dei meccanismi di base riproponibili, che gli eviterebbero la frustrazione di aver praticato un'arte marziale fine a se stessa. Questo accade, ad esempio, con il riscaldamento della pratica marziale: spesso non idoneo ad altre attività sportive, perché mirato a questa, incapace di soddisfare le giuste esigenze atletiche.
Per questo i maestri ASI hanno ritenuto che ci fosse bisogno nella pratica di un’interazione di metodologie capace di fornire una preparazione atletica che permetta all’atleta di acquisire esplosività, potenza, elasticità, resistenza, fornendo cicliche possibili ed applicabili, rendendo possibile sostenere anche di lunghi sforzi aerobici senza che questo causi debito di ossigeno (affanno-spossatezza) o problematiche cardio respiratorie (tachicardia-apnea).
Con la pratica del free martial kombat, infatti, l'impossibile (combattimento sportivo marziale) è reso possibile mediante una regolamentazione metodica che arriva addirittura ad esaltare la marzialità finale, pur salvaguardando l'incolumità degli atleti stessi, fornendo una preparazione fisica completa.
Tutto questo è emerso nel primo seminario per la formazione istruttori di Free Martial Kombat, tenutosi a Ceccano (Frosinone) presso il Dojo Kanda Aikido a fine giugno; nelle vesti di relatori del sistema da combattimento, si sono alternati i Maestri Luigi Di Rita e Gianluca Nicolia, mentre la commissione di valutazione era formata dagli stessi M° Carmine Caiazzo, M° Domenico Gesmundo, M° Fabio Bracaglia, M° Domenico Veronesi, M° Angelo Carlucci e Norberto Mastrantoni, comunque partecipi del lavoro di sviluppo.
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