Lo Sport e il viaggio nella Memoria

Dal 4 al 6 febbraio, il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, attraverso la Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali e in collaborazione con la Comunità Ebraica di Roma, organizza il viaggio nella Memoria, una visita al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau per un momento di raccoglimento non rituale, così da rilanciare la riflessione del mondo degli sportivi e degli appassionati sul ruolo di responsabilità sociale dello sport.

ASI, anche su invito del Presidente del CONI, Giovani Malagò, sarà presente con il nostro Vicepresidente vicario Bruno Campanile.

“Il mondo dello sport – spiega Campanile – è da sempre un mezzo straordinario di comunicazione e capace di stimolare riflessione e condivisione. Il nostro Ente è da tanti anni impegnato, ad esempio, sulla Corsa del Ricordo a testimonianza del dramma delle foibe e dell’esodo Giuliano-Dalmata. E che tanti rappresentanti del mondo sportivo partecipino ora a questo viaggio nella Memoria, rientra nell’ottica di quanto ho appena sottolineato: rievocare, affinché certe cose non avvengano mai più”.

Lo Sport vale l’1,3 del PIL. Da qui ripartiamo

PRESENTATO IL RAPPORTO SPORT 2023.

In Italia il settore dello Sport ha raggiunto una dimensione economica rilevante pari a circa 22 mld €, con un contributo al PIL nazionale dell’1,3%. Lo Sport si conferma una vera e propria industria, con un potente effetto leva in termini di ricadute economiche, stimato in 2,2x e un’incidenza significativa a livello occupazionale. Il giro d’affari diretto derivante dalla gestione di impianti, dai club, dalle palestre e dalla promozione di eventi sportivi contribuisce per 3,4 miliardi.

Una fotografia incoraggiante quella presentata ieri da ICS e Sport e Salute, alla presenza del Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, ma che rappresenta anche uno sprone a correggere quelle imperfezioni che rappresentano un freno per il comparto e ne limitano la funzione sociale.

IN ALLEGATO LA RICERCA  ➡︎  Rapporto Sport 2023

L’industria sportiva presenta, infatti, molte zone grigie di vulnerabilità, prime fra tutte i divari territoriali sul fronte impiantistico e della pratica sportiva, e la fragilità finanziaria delle gestioni. Il “Rapporto Sport 2023”, nell’evidenziare i punti di forza del mercato, propone una riflessione anche sugli elementi di debolezza del sistema sportivo, messi in luce dalla pandemia e dalla crisi energetica.
Quattrocentomila gli addetti (e 9oomila volontari) in una filiera che include oltre 15mila imprese private e 82mila enti non profit, attendono delle risposte importanti.

“Il Covid – si legge nella ricerca – ha “bruciato” al settore sportivo quasi 4 miliardi di PIL, segnando un drastico crollo degli investimenti (-76% nel 2020, con un parziale recupero nel 2021), mentre la crisi energetica ha compromesso l’equilibrio finanziario di molte strutture, fortemente penalizzate dall’aumento delle bollette di elettricità e gas che, nei picchi massimi delle quotazioni, sono arrivate a incidere fino al 45% dei costi fissi totali.
Il segno lasciato dalla pandemia e l’impatto degli shock energetici connessi alle tensioni geopolitiche internazionali mettono le istituzioni pubbliche e il sistema sportivo di fronte alla necessità di avviare una fase di ristrutturazione e rinnovamento del mercato attraverso tre principali linee di intervento: investimenti, cultura sportiva e imprenditorialità, con l’obiettivo di valorizzare il grande potenziale di impatto sociale ed economico dello Sport”.

Nutrita la presenza del mondo dello sport alla presentazione della ricerca: per ASI il Vicepresidente vicario Bruno Campanile e il Segretario generale Achille Sette.

Un piano corposo di investimenti è prioritario alla luce di dati offerti dalla ricerca che hanno evidenziato come il 44% delle strutture sportive sia stato realizzato negli anni Settanta e Ottanta. Ampio il divario territoriale: se l’8% di queste è inutilizzabile, in alcune aree del Sud il dato sale al 20% di non funzionamento. In più: il 52% degli impianti è al Nord e il 26% al Sud. Nel rivedere l’intero piano impianti occorrerà anche intercettare i megatrend legati alla transizione verde e digitale e al benessere complessivo della popolazione alla luce del quale le strutture sportive diventano prioritarie come un accesso facilitato ad ampie fasce della popolazione.

Oltre e anche correlato al problema strutturale ci sono una sequenza di dati sul divario Nord e Centro rispetto al Sud anche sul numero di persone che fanno sport periodicamente: una forbice che continua ad ampliarsi. Tra il 2000 e il 2021, infatti, il livello di attività sportiva è aumentato di circa il 25% nelle aree settentrionali a fronte di circa il 15% nel Meridione. Il Nord detiene la quota più elevata di praticanti sportivi (41,5% nel 2021), segue il Centro (36,7%) e per ultimo il Mezzogiorno (24%).

E, nella sua totalità, l’Italia è tra le nazioni meno performanti d’Europa: figuriamo al 21° posto nel vecchio continente nella graduatoria della percentuale di adulti che praticano attività fisica nel tempo libero: solo il 27% della popolazione svolge attività fisica di tipo aerobico almeno una volta a settimana, rispetto a una media europea del 44%.

“Il Rapporto Sport 2023 si presenta come uno strumento cruciale per comprendere le nuove dinamiche del panorama sportivo, la sua influenza e l’impatto che ha sull’economia sociale della nostra Nazione, nonché sulla qualità della vita delle persone e delle comunità.
Quest’analisi preziosa deve essere considerata un punto di partenza, destinato a protrarsi nel tempo, in quanto può fornire un contributo essenziale per plasmare un modello italiano in grado di favorire una presenza più diffusa e migliorata dell’attività sportiva, in tutte le sue forme, nella nostra società”
: il Segretario Generale ASI Achille Sette sottolinea l’importanza di mantenere uno sguardo costante su come lo sport possa influire positivamente su diversi aspetti della vita sociale ed economica. Questa visione a lungo termine mira a sviluppare politiche e iniziative che promuovano uno stile di vita attivo e contribuiscano alla costruzione di una società più equa e salutare per tutti i cittadini.

 

Co.co.co. sportivi. Sospensione dei termini per l’iscrizione al libro unico del lavoro

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro, ha sospeso il termine ultimo previsto alla data odierna (30 gennaio 2024), per procedere alla iscrizione nel libro unico del lavoro (Lul) dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa in ambito sportivo (decreto legislativo 36/2021) per l’anno 2023. Ricordiamo che l’iscrizione al libro unico del lavoro (art. 39 d.l.112/2008), è ammessa in un’unica soluzione, anche alla scadenza del rapporto di lavoro, entro trenta giorni dalla fine per ciascuna delle annualità di riferimento (art. 28 comma 5 d.lgs. 36/2021). L’Ispettorato del lavoro differisce il termine anzidetto vincolando l’efficacia dell’obbligo di iscrizione al Lul all’adozione di apposito D.P.C.M., come previsto dall’art. 28 comma 5 d.lgs. 36/2021, deputato ad “individuare con chiarezza le modalità di tenuta e scritturazione dei collaboratori coordinati e continuativi all’interno del LUL, anche ai fini dell’applicazione delle sanzioni di cui all’art. 39, commi 6 e 7, del D.L. n. 112/2008”. Pertanto, il termine di 30 giorni dalla fine dell’anno di riferimento 2023 (30.01.2024) previsto, in prima applicazione, per l’iscrizione al Lul delle collaborazioni sportive intrattenute nel secondo semestre del 2023), non può trovare applicazione, per difetto del presupposto essenziale: l’emanazione del citato D.P.C.M.

Erasmus+ per lo sport: pubblicate le prime scadenze per l’anno 2024

Sono online presso il sito del programma Erasmus+ della Commissione Europea le prime scadenze per le opportunità di finanziamento di progetti in ambito sportivo, riguardanti:

Mobility of staff in the field of sport, mirante a contribuire allo sviluppo delle organizzazioni sportive sostenendo la mobilità a fini di apprendimento del loro personale. L’obiettivo generale di questa azione è offrire al personale delle organizzazioni sportive, principalmente nel settore degli sport di base, l’opportunità di migliorare le proprie competenze e qualifiche e di acquisire nuove abilità attraverso la mobilità a fini di apprendimento trascorrendo un periodo all’estero, contribuendo in tal modo allo sviluppo e al rafforzamento delle capacità delle organizzazioni sportive. DEADLINE: 20 febbraio alle ore 12,00.

Capacity building in the field of sport, ossia progetti di cooperazione internazionale basati su partenariati multilaterali tra organizzazioni attive nel campo dello sport nel Programma e paesi terzi non associati al Programma che mirano a sostenere le attività e le politiche sportive come veicolo per promuovere valori e come strumento educativo per promuovere lo sviluppo personale e sociale degli individui e costruire comunità più coese. DEADLINE: 5 marzo 2024 alle ore 17,00.

Not-for-profit European sport events, mirati a sostenere l’organizzazione di eventi sportivi di dimensione europea nei settori del volontariato nello sport, dell’inclusione sociale attraverso lo sport, della lotta alla discriminazione nello sport, compresa la parità di genere, nonché a incoraggiare la partecipazione allo sport e all’attività fisica. DEADLINE: 5 marzo 2024 alle ore 17,00.

Cooperation partnerships, il cui obiettivo principale è consentire alle organizzazioni di aumentare la qualità e la pertinenza delle loro attività, di sviluppare e rafforzare le loro reti di partner, di aumentare la loro capacità di operare congiuntamente a livello transnazionale, promuovendo l’internazionalizzazione delle loro attività e la condivisione e il confronto di idee. DEADLINE: 5 marzo 2024 alle ore 17,00.

Small-scale cooperation partnerships, mirate ad ampliare l’accesso al programma agli attori e alle persone su piccola scala che sono difficili da raggiungere nei settori dell’istruzione scolastica, dell’istruzione degli adulti, dell’istruzione e formazione professionale, della gioventù e dello sport. DEADLINE: 5 marzo 2024 alle ore 17,00.

Per le azioni di “Mobility of staff in the field of sport” l’ente designato per la gestione delle attività relative all’azione KA-182 è l’Agenzia Italiana per la Gioventù (https://agenziagioventu.gov.it/ )

È possibile candidarsi online tramite il portale Finanziamenti e Gare della Commissione Europea:

https://erasmus-plus.ec.europa.eu/funding?facets.field_eac_topics=19

Nicola Scaringi eletto Presidente provinciale Ansmes

Nell’assemblea provinciale elettiva dell’Ansmes – Associazione Nazionale Stelle, Palme e Collari d’Oro al Merito del CONI e del CIP – presieduta dal Presidente nazionale Francesco Conforti alla presenza di Sergio Roncelli, Presidente Regionale CONI Campania, Francesco Maturo Presidente regionale Ansmes, Giuseppe Maio componente Giunta nazionale Ansmes, del delegato CONI Caserta Michele De Simone, e di Giuseppe Bonacci Direttore tecnico CONI Caserta, Nicola Scaringi è stato eletto Presidente provinciale di Caserta dell’Ansmes e sono stati eletti consiglieri Maria Antonietta Antonucci, Oreste Manzella, Marco Lugni e Giuseppe Rinaldi, mentre delegati regionali sono stati designati Claudio Briganti e Catello Porfido con supplenti Marina del Pezzo e Giuseppe Giaccio.

Il presidente nazionale Ansmes, Francesco Conforti insieme con Nicola Scaringi

Il presidente nazionale Conforti attraverso una carrellata di dati e risultati ottenuti ha fatto un quadro generale dei punti chiavi evidenziando la crescita dell’Ansmes in ambito nazionale e ha manifestato particolare soddisfazione per la nascita dell’esecutivo provinciale a Caserta, poi gli ha fatto eco il neo Presidente provinciale Scaringi, dirigente ASI di lungo corso, che ha sottolineato il proprio impegno e quello del direttivo per lavorare in sinergia con le istituzioni perché attraverso lo sport si possano sempre diffondere i valori della solidarietà, della lealtà, del rispetto della persona e delle regole, che sono i principi fondanti di ogni società sana.