04.07.2023
Sport
| Calcio
Venticinque anni di Mundialido, il torneo delle comunità straniere in Italia
Venticinque candeline sono appena state spente dal torneo calcistico più multietnico d’Italia che quest’anno, per festeggiare il quarto di secolo, ha valicato i confini della Capitale sbarcando anche a Milano e a Montecatini Terme. Ovviamente parliamo del Mundialido, lo storico torneo riservato alle rappresentative composte da giocatori stranieri residenti in Italia nato sul litorale romano (motivo per cui si chiama Mundialido, contrazione di Mundial e Lido), nella cui organizzazione, curata da Club Italia, c’è anche ASI, da sempre impegnata nel campo della promozione dello sport e del sociale.
Ventiquattro squadre al via. A Roma vincerà l’Ecuador
Quest’anno, al via c’erano 24 squadre in rappresentanza di 23 differenti nazioni e una composta, come da tradizione, da giocatori provenienti da diverse parti del mondo che si uniscono all’insegna dell’amore per il calcio e l’integrazione. Sei i gironi da quattro squadre che, da maggio ai primi di luglio sono scese in campo per il terzo anno consecutivo allo Stadio Fiorentini, dove le selezioni, nell’impianto gestito dalla Mundial Football Club, società affiliata ASI, vengono accolte a braccia aperte. Una struttura che insiste in un quartiere dove la multietnicità e l’integrazione sono davvero di casa. Tante, davvero, le comunità straniere rappresentate in quel quadrante della periferia est della Capitale e, grazie a questa nutrita presenza, ogni sfida del Mundialido vede gli spalti festanti e gremiti di supporter delle compagini “nazionali”. Torneo che, tra l’altro, si avvale della classe arbitrale dell’ASI, riconosciuta come vera eccellenza a livello nazionale in campo dilettantistico.
Tutte le novità dell’edizione 2023
Quest’anno poi, complice la ricorrenza, ci sono state diverse novità che hanno dato ancora più valore all’evento. Per la prima volta, infatti, parallelamente al torneo di Roma si è giocato nella seconda metropoli più multietnica d’Italia, Milano. Dodici squadre al via per una prima edizione di successo, considerate le 12 rappresentative che si sono presentate al via. Una prima edizione fortunata che, non solo sarà ripetuta negli anni, ma alla quale se ne potrebbero aggiungere altre nelle grandi città italiane. Per chiudere il cerchio, poi, le due vincitrici dei tornei di Roma e Milano, si sono incontrare sul campo neutro di Montecatini Terme per aggiudicarsi una sorta di “Supercoppa” italiana.
“Siamo orgogliosi che l’organizzazione del torneo abbia voluto ASI come partner. Il nostro nome, Associazioni Sportive e Sociali Italiane, svela pienamente gli obiettivi che si pone l’Ente rivolto allo Sport e al Sociale. Questo torneo ne rappresenta un’esatta sintesi”, ha spiegato il Vicepresidente di ASI Emilio Minunzio.
“Questo torneo rappresenta uno dei più fulgidi esempi di come lo sport possa essere veicolo di integrazione sociale”, ha detto anche il Responsabile della Segreteria generale & Marketing di ASI Achille Sette presente alla finalissima del torneo.
È il potere del calcio e dello sport in generale, capaci di far dialogare nel rispetto delle regole ragazzi e ragazze di ogni etnia o credo religioso, e il Mundialido ne è da un quarto di secolo fulgido esempio.
…Per la cronaca, la 25^ edizione l’ha vinta l’Ecuador che ha superato ai tiri di rigori i campioni in carica del Paraguay.
Nel torneo di Milano trionfa in finale il Perù…
Grazie al supporto del Comitato ASI Lombardia, Presidente Marco Contardi, il 13 maggio scorso nel Centro Sportivo Olmi è scattata la prima edizione del Mundialido di Milano. L’obiettivo primario della manifestazione, rappresentato dal vivere insieme giornate di sport pur nella diversità etnica, è stato raggiunto ampiamente anche nella capitale italiana della finanza. Al torneo hanno partecipato 12 squadre, 11 rappresentative nazionali e l’ASD/APS YouSport, per un totale di oltre 250 giocatori delle comunità straniere milanesi. Alla cerimonia d’apertura della finale sono intervenuti, a testimonianza dell’importanza che questo torneo ha raggiunto anche fuori dai confini della Capitale, l’On. Paola Frassinetti, il Vice Grupo Consular de América Latina y del Caribe en el norte de Italia, l’Assessore allo Sport del Comune di Milano Martina Riva e il Presidente del Coni Lombardia Marco Riva. Per la cronaca, il Mundialido di Milano è stato vinto dal Perù che ha superato in finale l’Ecuador.
…E nella Supercoppa tra le vincenti di Roma e Milano, a Montecatini Terme, primo ancora il Perù
Roma, Milano e infine Montecatini Terme, per il gran finale di un’edizione del Mundialido che ormai ha superato ogni confine. Quest’anno, per la venticinquesima edizione, gli organizzatori hanno deciso di chiudere il torneo con un supersfida che vedeva opposte le vincitrici delle due città. Così il 2 luglio, al Comunale di Montecatini Terme, i campioni di Roma dell’Ecuador hanno sfidato quelli di Milano del Perù per contendersi la prima edizione della “Ria Integration Cup”, una “Supercoppa” che ha aperto altri scenari ed altri confini al prestigioso torneo di calcio per stranieri. Una sfida, che ha visto l’organizzazione di ASI Toscana con il suo Presidente Sebastiano Campo, come le altre del resto, all’insegna del divertimento e dell’integrazione che, alla fine, ha visto la vittoria del Perù capace così di conquistare la prima edizione del trofeo.
ASI nel socialePrima della finale del Mundialido a Roma, si è svolta una partita nel pieno spirito dei valori di aggregazione del torneo. Grazie alla collaborazione delle Istituzioni carcerarie, con anche il Sovrintendete capo di Polizia Penitenziaria Alessandro Giangirolami, tecnico appassionato con un passato nel calcio d’eccellenza, due squadre miste composte da agenti, ex detenuti, detenuti in semi libertà per la “selezione di Rebibbia” e calciatori provenienti da alcune società della Capitale (“Resto del Mondo”), si è consumata una sfida all’insegna dell’aggregazione e della trasmissione dei sani valori dello sport. |
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