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07.04.2022

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Taekwon-do. 200 atleti a Terracina

Manca ormai poco meno di una settimana a “The Anxur Battle” a Terracina. Saranno quasi 200 gli atleti a calcare il tatami del Pala Carucci di Viale Europa alla ricerca del titolo individuale nelle diverse categorie: Bambini, Cadetti, Juniores e Seniores, Cinture colorate e Nere.

Un evento – quello organizzato da Carmine Caiazzo Presidente della Fitae-ITF – che assume un importante valore sia storico che morale. Il primo lo ritroviamo nel nome della competizione che rievoca, appunto, le antiche radici di Terracina costruita nel VI sec a.C. dai Volsci con il nome di Anxur.

Il messaggio morale, invece, il presidente della Fitae-ITF, lo lega indissolubilmente al Taekwon-do come disciplina. Per chi non lo sapesse, questo sport si divide in quattro specialità di combattimento: Forme(tul), prove di potenza e tecniche speciali. Nel torneo Anxur la competizione si svolge solo per due di queste specialità: combattimento e forme. Nel combattimento vengono usate protezioni, guantoni, calzari, casco, ed ovviamente conchiglia. Le regole del combattimento sono molto simili a quelle della kick boxing stile light contact, difatti il torneo è aperto anche ad atleti praticanti kick boxing versione light contact.

Fatta questa premessa sulla disciplina, vediamo come il Taekwon-do assume diverse forme anche contro alcune delle piaghe sociali più incisive come il femminicidio e il bullismo. La pratica costante del Taekwon-do come disciplina, ma soprattutto come arte marziale, insegna il controllo del proprio corpo tramite la forza della mente. Viene rafforzato il carattere, migliorato il senso di autostima, e si viene stimolati ad acquisire consapevolezza dei propri mezzi.

“Negli anni ‘50 una donna agricoltrice di oltre 50 anni di età, in America, durante il suo quotidiano lavoro guidava un trattore, insieme al piccolo figlio di appena sei anni. – ci racconta il Presidente Caiazzo – Una manovra sbagliata dovuta alle diverse pendenze dell’incolto terreno fece ribaltare il mezzo. La donna saltò fuori ma il piccolo rimase incastrato sotto il mezzo e stava morendo schiacciato. La donna, del peso di appena 52 kg, ribaltò il trattore, un mezzo dal peso di diversi quintali salvando il figlio. Dà dove ha tirò fuori la minuta donna quella forza sovrumana? In ognuno di noi sono presenti forze ed energie incredibili. Scopo del Taekwon-do, e delle arti marziali in generale, è proprio lo sviluppo ed il controllo di tale “forza”, innanzitutto mentale, poi fisica e tecnica”.

Il bullismo, poi, come tutti purtroppo sappiamo, è una forma di comportamento sociale di tipo violento e intenzionale, di natura sia fisica che psicologica, oppressiva e vessatoria, ripetuto nel corso del tempo e attuato nei confronti di persone considerate dal soggetto che perpetra l’atto in questione come bersagli facili e/o incapaci di difendersi. Ciò mina l’autostima, ferisce “L’IO” del malcapitato. Lascia ferite profonde nella personalità difficilmente rimarginabili nel tempo. Ecco, Il Taekwon-do insegna nei suoi principi il rispetto. Aiutare il prossimo, come dice il fondatore della disciplina il gen. Choi Hong Hi “il Taekwon-do aiuta a costruire un mondo migliore”.

È con queste stupende premesse che Terracina, domenica prossima, 10 aprile, aprirà le sue porte a centinaia di atleti provenienti da tutta Italia per una “battaglia” – quella di Anxur, chiaramente – che, come unico scopo, ha quello di combattere per una società più sana. Questo, chiaramente, con l’unica arma buona che abbiamo a disposizione… lo sport!

 

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