11.03.2019
Sport
Primavera: in arrivo “Meteo allergie”, la app sulla concentrazione di pollini
Terza età.
Con l’arrivo della tanto sospirata primavera, tornano anche i molto meno sospirati pollini. L’AAITO (Associazione Allergologi e Immunologi Territoriali e Ospedalieri) ha creato “Meteo Allergie”, un’applicazione per Android che fornisce in tempo reale le previsioni sulle concentrazioni di pollini sul territorio italiano. Uno strumento ottimo per aiutare i molti che, in prossimità del periodo primaverile, devono prestare attenzione ai molti sintomi delle allergie. Le avvisaglie più frequenti sono: prurito agli occhi, lacrimazione, congiuntiviti, starnuti, tosse, asma, affanno, prurito alla cute nonché arrossamenti e orticaria. Statistiche alla mano, questi disturbi coinvolgono il 30-35% della popolazione italiana. ASI ha diffuso la classifica delle allergie ai pollini: quella più diffusa è alla parietaria, che coinvolge il 40% degli individui, seguita da cipresso, graminacea, faggio, ulivo e quercia. I soggetti più a rischio – viene sottolineato all’interno del progetto “Happy Age” che focalizza l’attenzione sugli over 65 – sono i bambini, ma recenti ricerche hanno dimostrato che molti anziani sono interessati dal problema. Forse non tutti sanno che anche alcuni cibi, seppur raramente, possono provocare la stessa reazione del polline della pianta a cui si è allergici. È il cosiddetto fenomeno della cross-reattività dovuto al fatto che questi alimenti contengono lo stesso allergene di particolari piante. Per chi è allergico alla betulla occorre prestare attenzione a mele, pesche, nocciole, arachidi. Il kiwi, l’arancia, i pomodori e il frumento contengono alcuni allergeni presenti nelle graminacee. Prezzemolo, zucchine, carote, cicoria e banana possono infastidire chi è sensibile all’artemisia o al cipresso. Capitolo a parte per il miele: se deriva da diversi pollini potrebbe provocare reazioni allergiche comuni a più piante. Nei casi delle riniti allergiche, invece, contrariamente a quanto si pensa, non è detto che l’avanzare dell’età metta a posto le cose, anche se i sintomi paiono attenuarsi con la fine dell’infanzia: uno studio svedese ha monitorato 82 persone con raffreddore allergico, scoprendo che il 99% ne soffriva anche a 12 anni di distanza. Miglioramenti nel 39% dei casi.
ASI, in collaborazione con l'agenzia 9Colonne, prepara ogni mese una newsletter informativa sul mondo della Terza età. Chi fosse interessato a riceverla può scrivere alla seguente mail: segreteria@asinazionale.it.
31.03.2025
Istituzionale
Premio Sport&Cultura: quando a vincere sono etica e valori
“Il premio, nato in occasione del decennale dell’Ente, nel corso del tempo ha assunto un ruolo sempre più centrale nel panorama sportivo e...
06.12.2024
Istituzionale
ASI festeggia con la sua gente
Il finale della grande festa di ASI… come a rievocare l’inizio. L’inizio...