19.02.2015
Sport
| Calcio
Calcio, incredibile ma vero: anche i tedeschi possono sbagliare
Nella Germania del calcio funziona tutto o quasi alla perfezione. Dagli stadi pieni, al rispetto totale delle regole, alla civiltà dei tifosi. Tutti ingredienti che rendono il “prodotto pallone” molto appetibile. Però, ogni tanto, anche i tedeschi sbagliano e possono, per fortuna, essere criticati.
Alcune norme della Federcalcio teutonica sono infatti tanto dure quanto incomprensibili. Si parla tanto di “modello tedesco” come fosse infallibile. Ma non sempre è così. Basti pensare alla squalifica di tre giornate inflitta al difensore del Bayern Monaco Boateng per rendersene conto. Vabbè, per essere sanzionati con una simile punizione, è evidente che il giocatore abbia avuto un comportamento antisportivo. Gomitata? Insulti all’arbitro? Ha inveito contro i tifosi? Ha sputato ad un giocatore? Assolutamente no, nulla di tutto questo. Semplice espulsione per fallo da ultimo uomo in area. Dunque, calcio di rigore.
E allora, come si spiega la mano così pesante del giudice sportivo? In effetti, si fa fatica a farlo, ma la colpa è tutta del portiere Neur che ha neutralizzato il penalty. Proprio così, in Germania, infatti, vige un regolamento a dir poco discutibile. Con il cartellino rosso, se il vantaggio (in questo caso il tiro dagli undici metri) non si concretizza (ovvero il rigore parato), la sanzione è doppia. Se poi l’arbitro estrae il cartellino rosso allora i turni di squalifica sono tre. Uno per il rigore, uno per l’espulsione e uno per il mancato goal. Dunque, Boateng se la dovrà prendere con il suo compagno di squadra se gli hanno inflitto una simile squalifica.
Incredibile, ma vero. Il Bayern Monaco, naturalmente, ha presentato subito il ricorso e il difensore si è visto scontare di un turno la sua punizione. Ma rimane lo stesso una decisione che lascia tutti perplessi. “Il fatto che Neur abbia parato il rigore ha causato un amento del 200% della pena”, ha spiegato il giudice sportivo della Bundesliga, Hans Lorenz. “Non fosse stato per il penalty respinto la squalifica sarebbe stata di un turno”.
Per questo motivo Neur e Boateng adesso non si parleranno più. Scherzi a parte, nonostante le tante critiche e il poco buon senso, si tratta sempre di regolamento. E allora, per una volta, possiamo anche puntargli il dito contro a questi tedeschi.
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