10.09.2019
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Cultura, meditazione e arti orientali nel cuore di Roma
Giovedì 12 settembre 2019, alle ore 17:00, presso la Sala della Protomoteca del Campidoglio di Roma, si svolgerà la conferenza di presentazione del libro "L'anima dello Zen – per vivere felici" di Hozumi Gensho Roshi…
La foto in apertura mostra il Maestro Hozumi Gensho Roshi mentre suona l'Hangi uno strumento che scandisce i ritmi della vita nel tempio, richiama i monaci per la meditazione e rappresenta simbolicamente i battiti del cuore, ricordando che ogni istante della vita non tornerà e, quindi, va vissuto con la massima intensità.
No, non siamo nel Cinquecento e nemmeno in CIna dove nacque, presso il tempio di Shaolin, lo zen, che successivamente raggiungerà il Giappone e parte del Sud-Est asiatico. Siamo invece ai giorni nostri. Questa foto è stata scattata oggi. E in Italia. Il tempio Zen è quello diretto da Gianfranco Genstsu Tiberti e protagonista della foto è il Maestro Hozumi Gensho Roshi che sarà in Italia per condurre una Sesshin (ritiro Spirituale Intensivo), presso il Tempio Zen Italia Gorinkai di Fara in Sabina diretto proprio da Tiberti, Responsabile del Settore ASI “Zen-Budo Gorinkai”.
Nell’ambito di questo ritiro saranno aperti al pubblico due specifici eventi, che possono rivestire un particolare interesse per gli operatori del settore Olistico (Yoga, Tai Chi Chuan, Chi Kung, Shiatsu) e delle Arti Marziali (per il link storico che è sempre esistito fra il Budo Giapponese e lo Zen Rinzai).
(Il Maestro Hozumi Gensho Roshi con il Boken, antica spada samurai nella riproduzione in legno con il suo allievo e Maestro Gianfranco Gentsu Tiberti)
A tu per tu con Gianfranco Tiberti…
Quale è la tua storia e quella di questa nuova arte marziale, lo Zen-Budo Gorinkai?
“Sono un maestro di arti marziali, in modo particolare il Karate-Do (il suffisso "Do" vuol dire ‘via interiore e sentiero spirituale’): la pratico da cinquant’anni. Durante questi ho ricercato il link fra lo zen e il Budo giapponese. "Zen", in particolare, è una forma tradizionale di meditazione buddista. "Budo" è considerata la “via” delle arti marziali giapponesi attraverso l’esercizio costante e la ricerca della perfezione del gesto tecnico e la conoscenza del proprio io. "Gorinkai" rappresenta l'associazione dei cinque Elementi: aria, fuoco, acqua, terra, vuoto.
Questa ricerca mi ha portato a fondare lo Zen-Budo Gorinkai, una sintesi di varie arti marziali giapponesi (Karate, Aikido, Iaido – la spada giapponese- e il Ju-jisu). Ispirata dallo zen, quindi, si tratta di un’arte marziale che non ricerca solo l’efficacia ma anche la meditazione alla ricerca di una condizione di integrazione di corpo, energia e mente".
Sull’idea dello Zen-Budo c’è un aneddoto particolare…
"Miyamoto Musashi, il più grande maestro di spada della storia giapponese, trascorse gli ultimi tre anni della sua vita in meditazione in una grotta sul monte Iwato dove scrisse un libro di strategia detto Gorin-No Sho. Circa 35 anni fa mi recai in meditazione dentro questa grotta e lì ebbi l’intuizione di chiamare la mia scuola Gorinkai in onore di questo grande maestro. Ho compreso in questo periodo di meditazione che il Budo deve ispirarsi alla natura poiché questa vive dentro di noi, come nella pratica Zen. Nello Zen-Budo ci si impara a muovere secondo le dinamiche energetiche degli elementi in natura".
Lei ha portato questa arte marziale in ASI.
"Sono molto felice che lo Zen-Budo sia stato accolto dall’ASI perché questo mi darà la possibilità di favorirne la diffusione e di ispirare processi formativi che considerino il valore primario della spiritualità nell’arte marziale.
Conoscevo l’ASI da tanto tempo e ne apprezzavo la filosofia tendente a cercare nuove strade nello sport e nelle aree extrasportive. Una sensibilità particolare diversa da quella trovata in altre realtà".
Perché avvicinarsi a questa pratica?
“Le motivazioni possono essere molteplici perché le esigenze degli esseri umani di questa epoca nascono da differenti condizioni di disagio psicologico e spirituale. Lo Zen costituisce una possibilità di approfondire conoscenza di se stessi attraverso una integrazione del corpo, della psiche e dello spirito che tende a superare i dualismi generati nella mente ordinaria da ritmi convulsi della società attuale.
In prima battuta al candidato a seguire le nostre pratiche viene addirittura insegnata la giusta postura e le corrette pratiche di respirazione, punto di contatto tra il corpo materiale e la mente. Qualsiasi condizione emotiva si riflette sulla respirazione. Ergo imparare a controllarla vuol dire controllare l'emotività".
Non siamo noi che respiriamo ma il respiro che respira attraverso di noi.
Detto antico Zen
Alla fine di tutto, esce un uomo nuovo?
“Si rinasce alla propria natura originaria. Come succedeva per i vecchi Samurai che, durante il combattimento, dovevano mantenere calma profonda senza essere condizionati dall'emotività, così cerchiamo porre le condizioni per affrontare i problemi della vita quotidiana nel modo migliore e più funzionale possibile".
[ Fabio Argentini ]
L'anima dello Zen, per vivere felici
In questo libro, Hozumi Roshi ci guida alla conoscenza dello spirito Zen, e a come esso possa rivoluzionare la qualità della vita spirituale ed emotiva dell’essere umano.
Introduzione alla pratica dello Zen Rinzai
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