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22.11.2017

Sport

| Ciclismo

Avventuriamoci Falabrak: sensazioni e non prestazioni

In una tersa domenica novembrina si è celebrato il raduno annuale degli associati all’associazione sportiva dilettantistica Avventuriamoci Falabrak.
Per il primo anno, i ciclocamminatori dalla gialla divisa fanno parte della famiglia ASI tanto che il presidente del comitato ASI Piemonte Sante Zaza ha voluto far loro visita durante il pranzo, riportandone un impressione di notevole affiatamento e allegria, pur non disgiunta da determinazione e serietà nel portare avanti un progetto che ha nel legame con il territorio il suo valore più alto.
 
Guide professionali e atteggiamento informale, votato allo svago e non alle prestazioni fanno di
questo gruppo un punto di riferimento per chi intende la bici un mezzo di trasporto per riscoprire e
vivere le proprie radici.
 
Nella bella cornice del Feudo di San Giorio, poco meno di una sessantina di pedalatori si sono dati
appuntamento nella fresca mattina valsusina per un giro che al netto di forature, catene e
movimenti ha percorso circa 35 km passando per l’arco di Augusto e vincendo la resistenza del
vento che ha collaudato la vistosa nuova divisa invernale.
Un serpentone colorato e allegro ha invaso pacificamente i sentieri sopra San Giorio, in un clima di
festa e condivisione.
 
La giornata è proseguita con un pranzo sociale allargato alle famiglie e ai non pedalatori, con tanto
di riconoscimento alle immagini più belle dell’annata e una lotteria il cui ricavato è andato a
sostegno delle AIB locali: ulteriore conferma del legame tra l’associazione Avventuriamoci Falabrak e chi lavora attivamente per la valorizzazione e protezione del territorio.
Belle sensazioni colte nelle parole degli associati che arrivano ad elogiare il lavoro del direttivo, il
Tosco in testa, il Pistu, il Fax e l’Asu Sergio affermando che: “mi sono sentito guidato da persone appassionate dello sport che più amo. Il tutto in leggerezza e senza la presunzione di voler insegnare niente a nessuno.”
 
La giovane storia di questa compagine non rispecchia la passione e l’entusiasmo che si respira tra
le loro fila, senza altro scopo se non quello di portare in alto la bandiera di quella visione incantata
e gioiosa di chi Falabrak lo è nel profondo, senza che questo coincida con persona superficiale o
immatura.
 
Conservare uno sguardo capace di sorprendersi costantemente al cospetto delle bellezze del
territorio e un approccio in grado di vivere con leggerezza e al contempo profondità i regali che la
vita ci offre. Sensazioni, non prestazioni.
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