Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche. Comunicazioni

Le comunicazioni al centro per l’impiego, relative ai direttori, giudici e ufficiali di gara, d’ora in poi si faranno tramite il Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche.

Da giovedì 21 marzo, per gli Organismi Sportivi, anche paralimpici, per CIP, CONI, Sport e Salute e per gli enti sportivi dilettantistici affiliati sarà possibile effettuare attraverso la piattaforma del Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche (RASD), le comunicazioni al centro per l’impiego (di cui all’articolo 9-bis, comma 2, del decreto-legge 1° ottobre 1996, n. 510, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 novembre 1996, n. 608), relativamente ai direttori/giudici/ufficiali di gara, come disposto dall’art.25 co. 6ter del d. lgs n. 36/2021 ss.mm.ii.,.

Le comunicazioni in oggetto devono essere effettuate per un ciclo integrato di prestazioni non superiori a trenta, in un arco temporale non superiore a tre mesi, entro il trentesimo giorno successivo alla scadenza del trimestre solare.

Per quanto concerne le comunicazioni relative alle attività svolte nell’anno 2023, la scadenza dell’invio è il 31 marzo p.v..

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Short Track. Finale Giovanissimi nel ricordo di Graziella Martinat

Non soltanto Mondiali nella domenica dello short track che al PalaTazzoli ha vissuto la giornata conclusiva del circuito Giovanissimi, organizzata come di consueto dalla Velocisti Ghiaccio Torino.

Un evento nel ricordo di Graziella Martinat, a pochi mesi dalla scomparsa, figura fondamentale per la crescita e lo sviluppo dello short track torinese e storica dirigente ASI. Tra le autorità erano presenti il Presidente CONI Piemonte Stefano Mossino, che è intervenuto sottolineando l’importanza dello sport tra i giovani atleti, l’ex Presidente CONI Piemonte Gianfranco Porqueddu, il quale ha ricordato con commozione la figura di Graziella, e l’Assessore allo Sport di Torino Domenico Carretta che ha fatto il punto sul piano di riqualificazione degli impianti comunali e sul cospicuo investimento che si sta facendo.

A fare gli onori di casa, ovviamente, il Presidente FISG Piemonte Renato Viglianisi, il cui intervento ha scaldato il cuore dei presenti: “Ringrazio tutti gli atleti augurandomi che per voi sia stata una bella esperienza e che sia una sorta di rampa di lancio verso obiettivi e risultati più importanti. È un onore per me dedicare questa finale Giovanissimi ad una delle persone che di più ho stimato e cui ho più voluto bene della mia vita: Graziella Martinat è stata e sarà sempre la mia Presidente. Per chi non lo ricordasse è stata la fondatrice e unica presidente della Velocisti Fiamma Torino. Per lei hanno gareggiato campioni come Fabio Carta e Marta Capurso. Una persona retta, proba e leale ma soprattutto rispettata da tutti. Nello sport in particolare era stimatissima per la sua passione e per la dedizione alla promozione di questa disciplina.

Graziella stimava moltissimo, tra le altre, due persone che rappresentano ancora oggi lo sport regionale. Il primo è il professore Gianfranco Porqueddu, così mi diceva di chiamarlo, ” professore”, per una forma di rispetto ossequioso nei suoi confronti, prima ancora di presidente, perché Gianfranco è stato il presidente storico del CONI, ed oggi presidente onorario nonché presidente nazionale del twirling. La seconda persona è Sante Zaza, presidente dell’ASI Piemonte e quindi dell’ente di promozione sportiva di cui Graziella era stata al vertice per diverso tempo e sostenitrice convinta delle sue iniziative. Persone come Graziella ci hanno indicato la strada e, se oggi siamo qui con questo progetto e con questa storia, ne dobbiamo un pezzetto anche a lei.

Non ho potuto darle l’ultimo saluto perché ero lontano quando se n’è andata a miglior vita e quindi lo faccio oggi con questo memorial a lei dedicato. Ringrazio le figlie di Graziella, Elena e Gabriella, per essere venute a questo evento e per la consegna delle targhe dedicate ai due atleti (al maschile e al femminile) più veloci nei 500 metri”.

[ FISG Piemonte ]

Discipline sportive. Strategie per la salute. Convegno a Fano il 19 e 20 aprile

La domanda sembra banale ma la risposta potrebbe sorprendere: “lo sport fa effettivamente bene?”. È questo il tema a cui il convegno, in programma a Fano nelle giornate di venerdì e sabato 19/20 aprile 2024, vuole cercare di trovare una risposta soddisfacente. Mantenere uno stile di vita sano e quindi praticare sport aiuta a trovare benefici fisici e psichici, da qui non a caso il detto “Mens sana in corpore sano”; ma la domanda alla base dell’evento in programma ci pone di fronte ad una risposta non scontata, ovvero che lo sport non sempre è fonte di benessere.
Dinamiche relazionali errate, pressione ed ansia da prestazione, paura di sbagliare, gestione disfunzionale dell’ansia, eccessi verbali e fisici: queste sono solo alcune delle problematiche che la pratica sportiva, sia ad alto livello che in categorie promozionali, emergono fortemente evidenziando come un ambiente non sano possa in realtà creare problematiche importanti.

Grazie al workshop fortemente voluto dal dottor Sammy Marcantognini, direttore Scientifico di Ethica Center, in collaborazione con MTA PRO Team e ASI Comitato Marche, la 2 giorni di convention vuole offrire le possibili strategie su varie discipline sportive che, tra loro, potrebbero non avere nulla in comune ma se analizzate nelle dinamiche più disfunzionali descritte prima, rivelano molte analogie.
Si partirà la sera di venerdì 19 con la Conviviale a cura del Panathlon Club Fano, a cui prenderanno parte anche i relatori del Convegno fanese, arrivando poi al pomeriggio di sabato 20 aprile dove in contemporanea, su 3 location differenti, si svolgeranno 4 specifici eventi: un Workshop di Calcio, a cura di Maurizio Marchesini (Responsabile FIGC “Evolution Programme”) presso il Campo Sportivo del Sant’Orso Calcio; un Workshop di Psicologia dello Sport a cura della Dott.ssa Sara Landi (Resp. Nazionale Area Psicologica Settore Giovanile e Scolastico FIGC) presso gli studi di Ethica Center; un Clinic di Tennis che vedrà come docenti Fabio Gorietti e Gino D’Angelo (Pro Tennis Head Coach) presso il Circolo Tennis Sant’Orso e un Workshop specifico di Sci con i relatori Claudio Ravetto (Ex Tecnico squadre nazionali FISI), Valerio Malfatto (Direttore Jam Session “SKI”) e Domenico Bresciani (Allenatore di sci) presso la sala polivalente di Ethica Center. All’interno delle attività formative, anche la presenza di Paolo Marcelloni (Tecnico di Pattinaggio Velocità) e Simone Cavicchioli (Tecnico Pentathlon Moderno) che porteranno il loro contributo al tema principale del Workshop.
Ogni Workshop si svolgerà dalle 15.00 alle 17.00. Tutti i lavori si concluderanno con l’appuntamento previsto per le 17.30, sempre all’interno di Ethica Center, dove verrà allestita una tavola rotonda con tutti i Relatori chiamati ad intervenire contemporaneamente.

“Il convegno per la prima volta vedrà come cornice la città di Fano”, spiega il Dott. Sammy Marcantognini “ed è un evento a cui sia io che il mio Staff teniamo in maniera particolare. Credo fermamente che iniziative del genere possano essere estremamente utili a tutte quelle figure (istruttori, educatori sportivi ma anche psicologi e altri professionisti del settore, ndr) che hanno a che fare con i temi della formazione e che sono impegnate nelle relazioni educative in diversi ambiti. Il numero elevato di Workshop e Clinic collegati all’iniziativa principale, rende il tutto ancor più stimolante e di alto impatto formativo”.

Ad integrazione dell’intero Week-End anche un Corso di Formazione organizzato dalla Scuola dello Sport del CONI Marche dal medesimo titolo, che si svolgerà la mattina di sabato 20 aprile presso la sala della sede del CONI “Terzo Censi”.
Per info e iscrizioni al Convegno fanese si potrà inviare una mail all’indirizzo info@ethicacenter.com oppure telefonare al numero 0721 394596 o inviare messaggio whatsapp al 3371164392.

Mai retorico, scontato o banale, per indole innata dalla parte dei più deboli. Addio Marco Cochi

“Sempre pronto a evitare ciò che è convenzionale, così come ad accettare sfide nuove in età diverse, distinguendoti con costanza per dignità e coraggio.
Esempio di intelligenza e di dedizione allo studio, capace di pensieri profondi ma anche di quelli leggeri, comunque trasformati prima in conoscenza e poi in azione.
Non sempre facile da comprendere dall’esterno, come accade spesso agli uomini al di sopra dell’ordinario.
Mai retorico, scontato o banale, per indole innata dalla parte dei più deboli, fossero essi una parte politica, gli indiani d’America o i popoli dell’Africa.
Marco riusciva a essere lucido in ogni occasione senza mai perdere l’umiltà. Sapeva ben pesare l’Amicizia e attribuire il giusto valore alle cose del mondo, diventando negli anni un punto di riferimento per molti”.

E così anche per noi…

Per noi di ASI, Marco Cochi, era un punto di riferimento. Per la sua competenza messa a servizio della rivista Primato, per lo sguardo attento all’attualità che sapeva capire e interpretare come pochi e per tutte quelle volte nelle quali la sua esperienza è stata a servizio di un Ente che sentiva suo. Questo, grazie anche al fratello Alessandro, dirigente nazionale, cui si devono le parole che sono all’inizio di questo ricordo e che, a fatica, ha saputo e voluto scrivere…


Con ASI da tanti anni

Per molti anni Marco è stata una delle punte di diamante di Primato, il mensile di ASI, una penna sopraffina e preparata che, con passione ed entusiasmo, è stata per lunghi anni a disposizione di tutti noi e dei lettori.
Fino a che la salute lo ha sorretto, ha offerto tutta la sua esperienza, la sua cultura, il suo immenso talento nello scrivere, la sua rara dote di narratore, il maniacale approfondimento di ogni gli argomento, anche quello più spigoloso e complesso.
Il suo contributo arrivava dalla voglia di rappresentare sé stesso e di sviscerare gli argomenti di politica internazionale e di storia dello sport attraverso la sua sempre critica lente d’ingrandimento.

Africanista. Una passione

Mai retorico, scontato o banale, per indole innata dalla parte dei più deboli, fossero essi una parte politica, gli indiani d’America o i popoli dell’Africa…”.

Marco, giornalista e scrittore, è stato responsabile dei progetti di cooperazione internazionale di Roma Capitale durante l’amministrazione di Alemanno ed era un grande appassionato di Africa, di cui conosceva ogni risvolto, sociale e politico, che espletava attraverso il suo blog AfroFocus. È stato, nel corso degli anni membro del consiglio scientifico di Africana, rivista di studi extraeuropei, Cambridge University Library. Ha realizzato progetti di ricerca a lungo termine per il Centro Militare di Studi Strategici del Ministero della Difesa, prestato la sua conoscenza agli studenti dell’Università degli Studi Roma Tre e Link Campus University, Lumsa e altre.
E tanto altro.

Risalire combattendo

Soprattutto il curriculum non rivela il difficile percorso di riscatto che Marco ha attraversato nella sua vita, da militante che non si tirava indietro a intellettuale profondo e raffinato, sempre radicato negli stessi valori identitari e comunitari, che per lui valevano non solo per il popolo italiano ma per tutti i popoli della terra.
Avrebbe potuto darsi delle arie. Ne avrebbe avuto i titoli e probabilmente il diritto, invece non lo ha mai fatto. Si è sempre rapportato agli altri con umiltà e rispetto, anche nei confronti di chi non ne sapeva o voleva valorizzare i meriti, penalizzandolo spesso a causa delle sue scelte politiche e del suo rigoroso modo di essere che non accettava mai compromessi. Avrebbe avuto ancora molto da dare ma un male crudele ce lo ha portato via. La sua anima pura è volata verso lidi sconosciuti.
La certezza è che, lontano dalle beghe terrene, finalmente troverà quella pace interiore che ha sempre cercato.

La sua Africa

Vogliamo salutarlo con i versi di Birago Diop, poeta e scrittore senegalese certamente a lui caro.
I morti non sono morti.
I morti esistono, non sono mai partiti,
sono nei seni della donna
sono nel bimbo portato dal suo corpo
sono nel tizzone che si accende
non sono sottoterra
sono nell’incendio che divampa
sono nelle erbe che piangono
sono nelle rocce che gemono
sono nella foresta, nelle abitazioni, nelle barche.
I morti non sono morti.

 

“…Soprattutto perdiamo un grande uomo e un amico. Abbracciamo con tutto l’affetto del mondo la moglie Barbara e i fratelli Alessandro e Fabio.
Le bandiere di ASI, rispettose, si inchinano…”.

 

Incompatibilità dei volontari sportivi ai sensi dell’articolo 29 comma 3 DLGS 36/2021

Con riferimento ai dubbi emersi circa la possibilità di qualificare quali volontari anche i membri degli organi amministrativi delle associazioni e società sportive dilettantistiche che svolgono questo mandato a titolo gratuito, si sottolinea che con nota del 25 gennaio 2024 indirizzata al Presidente del Coni, Giovanni Malagò, il Ministro per lo Sport ha confermato che i membri del consiglio direttivo, pur svolgendo gratuitamente il mandato loro conferito dall’assemblea dei soci, non rientrano nella categoria dei volontari e, pertanto, ad essi non trova applicazione la disposizione sull’incompatibilità prevista dall’art. 29, comma 3, del decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 36.

La norma in questione, prevede che “le prestazioni sportive di volontariato sono incompatibili con qualsiasi forma di rapporto di lavoro subordinato o autonomo e con ogni altro rapporto di lavoro retribuito con l’ente di cui il volontario è socio o associato o tramite il quale svolge la propria attività sportiva”, aveva generato non poche preoccupazione in seno a tutti quegli enti sportivi dilettantistici, nei quali tanto i presidenti quanto i consiglieri, pur non percependo compensi per la carica di amministratori, ricevono tuttavia compensi per l’attività di lavoro sportivo svolta per lo stesso ente.

A fronte di questo, i suddetti soggetti potranno essere remunerati per l’attività sportiva svolta, ad esempio in qualità di istruttori, e nel contempo continuare a ricoprire gratuitamente la carica di consigliere di ASD o amministratore di SSD.

Nella nota in questione, il Ministro evidenzia tuttavia che qualora tali soggetti, oltre a svolgere il mandato di presidente o consigliere, svolgano per la propria ASD o SSD anche attività di volontariato sportivo, gli stessi non potranno in tal caso svolgere alcun incarico di lavoro sportivo per la medesima ASD o SSD.