Presentato al CONI il progetto Walking Football 

La disciplina si rivolge agli over 50 che vogliano mantenere attiva la passione per il calcio. 

Presentato oggi nella Sala Giunta del Coni il progetto Walking Football dell’Ente di Promozione Sportiva ASI. Walking football, calcio camminato, è una disciplina che nasce in Gran Bretagna nel 2011 e si rivolge a persone over 50 che vogliano mantenere attiva la loro passione per il calcio.

Valeriani. Le regole hanno l’obiettivo di preservare la sicurezza e la salute dei praticanti
Ed ecco le regole di questa disciplina che continua a prendere piede anche in Italia. Diverse le categorie (da over 40 a over 70) sia donne che uomini, I giocatori devono sempre camminare (correre è fallo) e avere sempre un piede per terra.  E’ vietato il contrasto e il contatto fisico, trattenute e scivolate. Si gioca con sei giocatori per squadra in campo (6 contro 6), la dimensione standard del campo è di 20 metri per 40 metri,  le partite durano due tempi da 10 minuti, con una breve pausa dopo il primo tempo.
La palla non può essere giocata oltre il limite della testa di un giocatore a meno che non sia un evidente tiro in porta, il fallo nel caso di occasione da gol viene punito con un calcio di rigore, il portiere non può uscire dall’area di porta e nessun giocatore può entrare nelle aree di porta. In campo possono scendere uomini e donne senza alcuna divisione.
“Siamo di fronte ad un diverso modo di vivere e interpretare il gioco del calcio”, ha sottolineato il Presidente di WFI Roberto Valeriani. “Anzi, per essere precisi, ci sono due modi di ‘interpretare’ questo gioco: la componente maggiormente ‘ludica’ e la componente maggiormente ‘sportiva’, una modalità che in poco tempo ha incontrato il favore di tante persone e che incrocia una politica dell’associazione: stili di vita attivi a tutte le età. Vogliamo che lo sport sia a disposizione di ognuno nonostante i limiti imposti dall’età. Riuscire a conciliare l’attività motoria alla socializzazione è inoltre un obiettivo fondamentale che IWFF (International Walking Football Federation) si prefigge in tutte le sue attività”.

ASI tiene a battesimo la disciplina
L’80% dei praticanti è iscritta ad ASI attraverso l’associazione Walking Football Italia. Dodici le Regioni in cui questa disciplina è presente.
ASI sa che ogni disciplina contribuisce a combattere la sedentarietà e la nascita di iniziative come questa ripaga i nostri sforzi su questi temi.
ASI, forte di oltre 600 discipline praticate al suo interno, unitamente a quelli tradizionali, è la casa anche degli sport considerati non convenzionali.


I presenti alla conferenza stampa

Alla conferenza stampa, moderata dalla giornalista Valentina Lo Russo, erano presenti il nostro Presidente Claudio Barbaro, il Presidente di Walking Football Roberto Valeriani, il Vicepresidente Vito Gibin, il Vicepresidente di ASI Emilio Minunzio, il Responsabile ASI della disciplina Franco Valeriani e il Segretario Generale di ASI Achille Sette.

Presenti due giocatori della disciplina ed ex professionisti nel calcio, Alberto Marchetti e Walter Casaroli. Passato per un saluto ai presenti anche il Presidente del CONI Giovanni Malagò.

Il Presidente del CONI Malagò insieme con Claudio Barbaro

Barbaro. Ogni disciplina contribuisce a combattere la sedentarietà
“Ogni disciplina contribuisce a combattere la sedentarietà e la nascita di iniziative come questa ripaga i nostri sforzi su questi temi. ASI, forte di oltre 600 discipline praticate al suo interno, unitamente a quelli tradizionali, è la casa anche degli sport considerati non convenzionali. L’80% dei praticanti è iscritta ad ASI attraverso l’associazione Walking Football Italia, sono dodici le Regioni in cui questa disciplina è presente”:  queste le parole di Barbaro.

Minunzio. Benefici psicofisici evidenti
A rafforzare il concetto dell’importanza dello sport per la terza età sopratutto dal punto di vista sociale, Emilio Minunzio, Vicepresidente di ASI e Consigliere CNEL, che da 30 anni si occupa unicamente di associazionismo sportivo e di Terzo Settore. Numerose le esperienze in questi ambiti ed in particolare nei settori: sport equestri, protezione civile, disabilità e disagio sociale, terza età, attività presso istituti penitenziari e comunità terapeutiche, contrasto alle dipendenze: “Ci sono anche molti vantaggi psicologici per la salute mentale nel giocare a Walking Football, ottenendo alti livelli di serenità personale e soddisfazione. È importante sottolineare che i benefici si ottengono in simbiosi a piacere e divertimento, il che rende le persone molto più propense a fare esercizio fisico piuttosto che semplice lavoro di routine”.

Presenti anche i rappresentanti di mondo sociale Mario D’Angeli e Giustino Tiberti e Ruggero Alcanterini, Presidente del Comitato Nazionale Italiano Fair Play.