Presentata “BE”, la tv no profit dello sport Paralimpico

Taglio del nastro per il nuovo progetto televisivo di Mediasport Group. ASI tra i sostenitori. 

Un vernissage davvero riuscito per la neonata BE, la TV dello sport paralimpico che alzerà il sipario nelle prossime ore. Nella affollata Sala Tirreno della Regione Lazio, nel pieno rispetto delle norme anticovid, si sono dati convegno atleti, tecnici e dirigenti delle Federazioni del Coni e del Comitato Paralimpico, che patrocina l’iniziativa, e degli Enti di Promozione sportiva. Numerosi gli ospiti e relatori che hanno voluto celebrare l’iniziativa realizzata in connubio da Mediasport Group e l’Osservatorio Italiano Non Profit. A Fare gli onori di casa il delegato del Presidente Zingaretti della Regione Lazio Roberto Tavani che ha aperto i lavori. A nobilitare la presentazione il Ministro per le disabilità del Governo Draghi Erika Stefani. Al tavolo dei relatori anche Svetlana Celli, Presidente dell’Assemblea Capitolina e la campionessa Paralimpica Oxana Corso (nella foto ▲), campionessa mondiale specializzata nella velocità (il suo storico allenatore, Massimo Di Marcello è, peraltro,  un tesserato ASI). Presente alla presentazione anche il Comandante del Gruppo Sportivo Fiamme Gialle Gen. Vincenzo Parrinello. Per ASI è intervenuto il Responsabile del Settore Atletica Leggera, Sandro Giorgi.

 

Le parole del nostro Presidente, Claudio Barbaro

La Paralimpiade di Tokyo quest’anno è stata tra le più vincenti di sempre per l’Italia con 69 medaglie complessive: 14 ori, 29 argenti e 26 bronzi, in ben 11 differenti discipline. Segno di un movimento in ottima salute che si è prodigato trasversalmente per consentire ai suoi atleti di brillare nelle occasioni internazionali. Il 4 marzo prossimo si svolgeranno i Giochi Paralimpici Invernali e Pechino accoglierà circa 600 atleti pronti a sfidarsi sulle piste e nei palazzetti.
E lo Sport, ancora una volta, sarà un veicolo straordinario di comunicazione accendendo i riflettori sul mondo della disabilità.
Ma spento l’eco olimpico gli eroi paralimpici occuperanno ancora le prime pagine dei giornali o dovranno ricominciare a lottare, spesso nell’ombra, per l’abbattimento delle barriere architettoniche, per la conquista di diritti civili e sociali, per un posto in prima fila nelle attenzioni mediatiche e per tutto il resto?
Alla luce di queste considerazioni, che da tempo poniamo all’attenzione dell’opinione pubblica, salutiamo con grande favore e attenzione la creazione di un network interamente dedicato al mondo della disabilità.
Gli amici di Media Sport Group hanno deciso di “investire nel sociale” ma direi ancor di più, di raccontare lo sport veramente a 360 gradi, senza distinzioni.
Auguriamo di vincere questa scommessa e, come hanno loro stessi sottolineato proporsi come “punto di riferimento nella comunicazione di quei valori che sembrano dimenticati in questo periodo di crisi e operare per contribuire a ricostruire un futuro civile e sociale, mettendo al centro della propria azione, la ‘persona’”.
Il cammino è lungo e noi di ASI saremo con voi.

 

In un’ottica visionaria e interamente non profit nasce BE, un nome semplice da ricordare e individuare, agevolmente declinabile nei molteplici contenuti televisivi. Un canale dedicato, oltre che allo sport, anche a prodotti e servizi, alcuni esclusivi, per la mobilità, l’assistenza, l’informazione e qualunque altra necessità delle persone disabili e delle loro famiglie. Un solo riferimento per entrare in contatto, 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno, con un unico veicolo di informazione, approfondimento, divulgazione e intrattenimento, che coincide con le esigenze ed i bisogni di quasi un terzo della popolazione del Paese. Il palinsesto di BE, visibile raggiungendo il sito www.be-tv.eu, riprende la struttura tipica dei più affermati canali tematici in onda H24, con una programmazione inedita giornaliera ed una multiprogrammazione sui sette giorni della settimana, in modo da garantire la massima visibilità ai singoli contenuti, in fasce orarie diversificate. Inoltre verrà garantita ai contenuti di rilievo, una visibilità giornaliera nel palinsesto pomeridiano dei canali satellitari Sky, Tivùsat e digitale terrestre, (dove il canale sarà visibile anche accedendo alla piattaforma interattiva collegata), di riferimento a Mediasport Group. Un progetto certamente ambizioso e non senza difficoltà da superare, che richiederà nei prossimi mesi un impegno costante per garantire la massima visibilità anche ai protagonisti dello sport Paralimpico con un palinsesto che cercherà di essere ricco di interviste, di gare, di eventi istituzionali, di storie dei protagonisti, da quelli più noti, che hanno portato lustro all’Italia a livello mondiale, fino alle piccole realtà provinciali. Ovvero tutti coloro che, attraverso lo sport, a più livelli, hanno potuto ritrovare una nuova vita dopo malattie o incidenti. Insomma un focus permanente sul mondo della disabilità, spesso raccontato dagli stessi protagonisti. Un impegno quello di Mediasport Group Spa, Brs Media Srl e dell’Osservatorio Italiano No Profit, che ha già raccolto entusiastici consensi ed ottenuto il patrocinio del Comitato Italiano Paralimpico, della Regione Lazio, oltre al supporto della Regione Lombardia, nonché di numerose Federazioni Sportive ed Enti di Promozione. Patrocini non certo simbolici, ma volti alla collaborazione e all’implementazione delle attività di BE. Un coinvolgimento importante per il via di questa nuova fantastica avventura e per la crescita di BE, alla quale saranno invitate ad intervenire tutte le forze attive del mondo della disabilità, ma non solo. Infatti, tutti potranno interagire e portare un fattivo contributo alla crescita del palinsesto ed ai suoi molteplici potenziali argomenti.

 

Una tv che investe nello sport e nel sociale

Ad illustrare i progetti di Mediasport Group il direttore generale Roberto Brusati, il direttore editoriale Enzo Cerrone, il Presidente dell’Osservatorio Italiano No Profit Antonello Calabrese, il segretario OINP Katia Arrighi. Mediasport Group, gruppo editoriale televisivo, in pochi anni ha conquistato un’importante fetta del mercato sportivo, grazie ad una politica lungimirante, già fortemente consolidata nel mondo dei motori, grazie a MS MotorTV, canale 229 di Sky e canale 55 di Tivùsat, ma anche in grandissima espansione per quanto riguarda i tanti sport seguiti e le relative federazioni e leghe, attraverso MS Channel, canale 814 di Sky e canale 54 di Tivùsat. Così, l’azienda piemontese, che con i due suddetti canali satellitari, raggiunge un bacino di circa 10 milioni di potenziali utenti, ha deciso insieme alla propria collegata Brs Media Srl, di lanciare un’altra sfida, mettendo a disposizione il proprio know how, in stretta collaborazione e condividendo l’idea con l’Osservatorio Italiano Non Profit, network di realtà operanti nel mondo dello sport e del terzo settore; sfida rappresentata dalla nascita di un canale televisivo OTT interamente dedicato al mondo Paralimpico e alla disabilità.

 

Terzo Settore: ecco lo stato dell’arte

Rete Associativa Nazionale e Associazione di Promozione Sociale: questi gli obiettivi perseguiti da ASI per essere nel Terzo Settore il punto di riferimento per tutte le associazioni alla ricerca di una casa rispettosa della loro autonomia e in grado di rappresentarle. 

Consulta dei Comitati Periferici e Conferenza Orgenizzativa dei Settori Tecnici. ASI riunisce il proprio mondo a Montesilvano. Parte importante del calendario dei lavori, il percorso fatto fino ad oggi nel Terzo Settore e le sfide a cui ASI è chiamata a rispondere per essere un protagonista anche nel campo del sociale. Partendo dalla consapevolezza che la specializzazione e la leadership nel campo sportivo possa e debba essere un valore aggiunto per un progetto solido e di ampio respiro nel privato sociale.

"Dal 2002 ASI, assieme alle sue articolazioni territoriali, è un'associazione di Promozione Sociale. Questa identità è per l'Ente un patrimonio da preservare, perchè rappresenta da una parte un elemento di identità, dall'altra un'opportunità di esplicare il proprio scopo sociale", ha spiegato Luisa Santiloni, Direttrice Tecnica delle Aree Extrasportive e punto di riferimento del Dipartimento Terzo Settore.

"All'indomani della Riforma del Terzo Settore – che ha nel Codice del Terzo Settore la sua pietra miliare – l'Ente ha deciso di impegnarsi per sensibilizzare le proprie associazioni  attive nel privato sociale sulla necessità di adeguarsi alle prescrizioni di legge in vista dell'attivazione del RUNTS.
In questa sua attività di informazione e sensibilizzazione
– spiega ancora Luisa Santiloni – ASI ha così iniziato anche ad interpretare il ruolo di Rete Associativa Nazionale, una nuova tipologia di ente del Terzo Settore istituzionalizzata dal Codice del Terzo Settore.
Un ruolo esplicabile non solo in funzione dei numeri raggiunti grazie all'impegno del territorio, ma di un'ambizione a voler rappresentare una casa accogliente e inclusiva per quelle associazioni che vogliano trovare un interlocutore autorevole e credibile capace di rappresentarle nei contesti più importanti, al di fuori di contenitori espressione di una certa cultura politica".

Rappresentanza, tutela, sostegno e controllo: queste le attività che ASI come Rete Associativa Nazionale svolge e svolgerà in futuro per traghettare in modo consapevole e efficace le sue associazioni di terzo settore in una nuova fase che richiederà sempre maggiore professionalità e impegno.
Per questo è stata presentata la fase due del Dipartimento ASI Terzo Settore. Per questo è stato rivolto un invito alla periferia per un impegno necessario anche a portare a termine la domanda di accreditamento di ASI come Ente di Servizio Civile Universale.


 

Canone RAI: gli Enti del Terzo Settore esonerati dal pagamento del 2021

APS, ODV e enti del terzo settore impegnati in attività ricettive e/o di somministrazione di bevande potranno essere esonerate dal pagamento del canone RAI, presentandone richiesta all'ufficio dedicato entro il 30 novembre 2021

La legge 21 maggio 2021 n. 69, di conversione del D.L. 22 marzo 2021, n.41, recante misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici connesse all’emergenza da COVID-19, ha introdotto per il 2021 l’esonero dal pagamento del canone radiotelevisivo speciale a favore delle “strutture ricettive nonché di somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico, comprese le attività similari svolte da enti del Terzo Settore”.

Ne consegue che il canone radiotelevisivo speciale per l’anno 2021 non deve essere corrisposto da parte degli enti del Terzo Settore che svolgano attività ricettive e/o di somministrazione di bevande.
 

Come chidere esonero dal pagamento del canone RAI 

Per poter accedere a tale beneficio è necessario trasmettere alla Direzione Canone e Beni Artistici della RAI una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, debitamente compilata e sottoscritta. La stessa deve essere corredata dalla copia di un valido documento di identità del legittimo sottoscrittore

Per contattare gli uffici RAI e chiedere l'esonero nel pagamento del canone scrivere a: abbonamentiets@rai.it.
A tale indirizzo mail dovrà dunque essere allegata la dichiarazione che trovate subito a seguire, compilata in ogni sua parte, entro il 30 novembre 2021.Sarà cura degli uffici RAI riscontrare la comunicazione confermando il diritto all’esonero dal pagamento del canone speciale 2021.

 
 

SCARICA LA DICHIARAZIONE PER ESONERO PAGAMENTO CANONE RAI TERZO SETTORE ⬇️

 

Terzo Settore: adeguamento statuti, proroga al 31 maggio 2022

Il decreto legge “Semplificazioni” (dl n. 77 del 31 maggio 2021) introduce all’art. 66 una nuova proroga per gli Enti del Terzo Settore chiamati ad adeguare con le maggioranze ordinarie i propri statuti alla Riforma del Terzo Settore. La proroga interviene sull’art. 101 comma 2 del Codice del Terzo Settore (D. Lgs 117/2017) spostando di un anno, al 31 Maggio 2022, la data prevista per effettuare gli adeguamenti.

La proroga interessa le organizzazioni di volontariato (Odv), le associazioni di promozione sociale (Aps) e le Onlus iscritte nei rispettivi registri (e costituite prima del 3 agosto 2017) che potranno fare ricorso alle maggioranze previste per le deliberazioni dell'assemblea ordinaria al fine di adeguare i propri statuti alle nuove disposizioni inderogabili previste dal Codice del Terzo Settore. Di fronte all’ennesima proroga, che impatto questo ulteriore slittamento potrà avere sull’operatività del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore ed in generale sull’effettivo avvio di questa corposa Riforma?

Ai fini dell’operatività del RUNTS in astratto la proroga non dovrebbe avere alcun effetto diretto. Con essa infatti viene semplicemente concesso più tempo alle organizzazioni di Terzo Settore di adeguare i propri statuti con le maggioranze ordinarie e questo potrà avvenire anche in concomitanza dell’operatività del RUNTS.
 Registro istituito con Decreto del Ministero Del Lavoro e delle Politiche Sociali del 15 settembre 2020 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.261 del 21-10-2020 prevede all’art. 30 che il Ministero stesso, sulla base dello stadio di realizzazione del sistema telematico, individua con apposito provvedimento il termine a decorrere dal quale ha inizio il processo di trasferimento al RUNTS dei dati relativi agli enti iscritti nei registri delle ODV e delle APS delle regioni e province autonome e nel registro nazionale delle APS.

Essendo decorsi i 6 mesi previsti dall’art. 53 del Codice del Terzo Settore entro i quali le Regioni e le province autonome avrebbero dovuto disciplinare i procedimenti per l'emanazione dei provvedimenti di iscrizione e di cancellazione degli enti del Terzo Settore c’è da porsi inevitabilmente alcune domande.

Innanzitutto a che punto stanno le Regioni nella predisposizione delle procedure di propria competenza. Perché se da un lato ed in astratto la proroga non influenza l’operatività del RUNTS il sospetto che essa provochi un ritardo in connessione proprio alle procedere regionali è più che fondato.

In secondo luogo bisogna porsi la domanda più importante. Sono mesi che si inseguono voci sulla necessità di modifiche legislative alla parte fiscale della Riforma. Chi scrive ha più volte espresso le proprie perplessità sull’impianto fiscale della Riforma sollecitando, da diversi anni, una innovazione sostanziale.

E’ evidente che questo problema non può essere ulteriormente sottaciuto né prorogato: il governo non ha infatti ancora inviato all’UE il dossier per l’applicazione dei benefici fiscali degli ETS e delle Imprese Sociali e questo ritardo ha un impatto notevole sulla reale ed effettiva operatività della Riforma. E’ noto che la scelta iniziale fatta dal legislatore, nel regolare gli aspetti fiscali, è stata quella di riproporre, seppure in un quadro civilistico e giuridico notevolmente rinnovato, il vecchio paradigma tributario esistente prima della Riforma e cioè la distinzione tra enti commerciali ed enti non commerciali per disciplinare il profilo tributario di questi enti. Scelta peraltro non riproposta nel decreto destinato alle Imprese Sociali le quali, pur essendo ab origine enti commerciali, sono destinatarie, a certe condizioni, della totale detassazione del reddito prodotto. Questo ha provocato una disarmonia nel sistema tributario che ha condotto al risultato che per gli ETS commerciali, per i quali vige il medesimo divieto di lucro soggettivo ed il un vincolo di destinazione del patrimonio allo svolgimento dell’attività statutaria più rafforzato di quello previsto per le Imprese Sociali, non sono previste agevolazioni di nessuna sorta. L’infelice risultato è peraltro aggravato dalla incoerenza e dalla complessità nella strutturazione dell’art. 79 del Codice che disciplina le regole per la definizione della qualifica commerciale/non commerciale tale che ad oggi, nessuno privo di una preclusione ideologica, può efficacemente difendere questa norma che rischia di essere il grimaldello nell’attuazione della Riforma stessa.

Il diritto eurounitario che spesso viene invocato come un totem insuperabile può invece, a partire dal dossier che il governo italiano dovrà inviare alla Commissione UE, trovare l’occasione per contemperare il principio di tutela dell’economia di mercato con le sempre più urgenti e drammatiche esigenze sociali che in Europa emergono.

La fiscalità del Terzo settore, vero motivo probabilmente di questa ennesima proroga, potrà nelle prossime settimane essere oggetto di una profonda revisione improntata al principio che informa l’intero quadro normativo, e cioè il riconoscimento delle finalità di interesse generale perseguite dagli ETS e la loro complementarietà nell’azione pubblica nel presupposto di costituzionalità rappresentato dal principio di sussidiarietà orizzontale.
(Fonte Vita.it)

Domani il seminario “Comunità e Terzo Settore” a Colli sul Velino

Si terrà domani, presso il centro convegni “Relais Villa d’Assio”  a Colli sul Velino, in provincia di Rieti, il seminario di studi “Comunità e Terzo Settore” organizzato da ASI Terzo Settore Lazio e Gruppi di Ricerca Ecologica.
La prima parte dell’evento inizierà domani, la seconda è fissata per il giorno seguente, domenica 6 giugno. Tanti gli interventi da parte di esponenti del mondo ASI e non solo.
Sarà presente anche il nostro Presidente Claudio Barbaro.

 

PROGRAMMA

 
Sabato 5
ore 10:00 – Accoglienza partecipanti
ore 10:30 – Saluti introduttivi
Roberto Cipolletti – Presidente Comitato regionale ASI Lazio
Luca Pezzotti – Rappresentante Comitato provinciale ASI Rieti
ore 11:00 – Relazione “L’ASI e il Terzo Settore” – Francesco Quintiliani, Responsabile ASI Terzo Settore Lazio
ore 11:30 – Relazione “I Gruppi di Ricerca Ecologica nel volontariato ambientale” – Carlo De Falco, Presidente nazionale GRE
ore 12:00 – Relazioni tecniche “Come nasce una Associazione, come si sviluppa una Rete associativa” – Giulia Ciapparoni, Luisa Santiloni, Direzione tecnica ASI Terzo Settore
ore 13:00 – Pranzo
ore 15:00 – Relazione “Comunità e Terzo Settore” – Gianni Alemanno, Responsabile nazionale ASI Terzo Settore
ore 15:45 – Dialogo su“Le radici spirituali e identitarie delle comunità” – Mario Polia, Professore emerito alla Pontificia Università Gregoriana di Roma, Gianfranco Gentetsu Tiberti, Presidente dell’Associazione “Gorinkai” di Fara in Sabina
ore 16:45 – Relazione “Il Terzo Settore tra istituzioni e società civile” – Giancarlo Moretti, Componente Consiglio Nazionale Terzo Settore
ore 17:05 – Relazione “Il linguaggio e la progettualità del Terzo Settore” – prof. Alberto Manelli, Professore dell’Università di Ancona
ore 17:30 – Intervento di Claudio Barbaro – Presidente nazionale di ASI
ore 18:00 – Relazione “Volontariato ed Enti pubblici” – Tullio Carbonetti, Responsabile nazionale Rapporti Istituzionali GRE
ore 18:20 – Esperienze comunitarie e di Terzo Settore:
Antonio Tisci, Gigi Laguardia – Comitato regionale ASI Basilicata
Giulia Minunzio – Responsabile Area ASI Sport e Sociale
Giovanni Zinni – ASI Terzo Settore Marche
Ciccio Rizzo – Associazione “Il Vento dello Stretto”
Luigi Ciavardini, Germana De Angelis – Settore ASI Iniziative sociali in carcere
ore 20:00 – Cena ore
ore 21:30 – Concerto
 
Domenica 6
 
ore 10:00 – Relazione “La cooperazione allo sviluppo come esperienza identitaria” – Alberto Facchini, Rappresentante dell’Associazione “Popoli”, Giovanni Rositani, Rappresentante dell’Associazione “Sol.Id.”
ore 10:30 – Relazione “Terzo Settore e Next Generation EU. Opportunità e pericoli della transizione sociale ed ecologica” – Marco Cerreto
ore 11:00 – Esperienze comunitarie e di Terzo Settore:
Chicco Costini – Associazione “Il Fosso di Helm”
Ettore Barbagallo – Responsabile Area ASI Ambiente
Giuseppe Scopelliti – Responsabile ASI Terzo Settore Calabria
Ettore de Conciliis – Responsabile Asi Gusto
Andrea Roberti – Responsabile Area ASI Diritti e Legalità
Roberto Pasquali – Responsabile ASI Terzo Settore Abruzzo
ore 12:00 – Conclusioni
ore15:00 – Chiusura lavori, pranzo facoltativo