ASI Piemonte, diario di una giornata formativa

La giornata si apre con i saluti del Presidente del Comitato Regionale Piemonte. Sante Zaza che si rivolge a una sala gremita, ringraziando gli allievi per essere presenti, a testimonianza della serietà con cui hanno affrontato il percorso di formazione che oggi verrà completato con le lezioni teoriche.

Subito dopo la Responsabile Regionale delle Arti Marziali, Sig.ra Stefania Pipino nel suo saluto coglie l’occasione per ringraziare i formatori, i Maestri: Mauro Minà, Alessandro Doria e Gianlivio Rodolfi, per il lavoro svolto finora e per aver saputo trasmettere ai discenti l’ambizione ad ottenere una formazione tecnica professionale di alto livello quale espressione di rispetto per se stessi e nei confronti dei propri allievi.

Sante Zaza passa la parola al Prof. Arnaldo Mirabelli, esperto nel campo delle tecniche di allenamento grazie alla lunga esperienza nella preparazione atletica degli arbitri in Piemonte. Questi conduce un interessante excursus sulle varie problematiche da affrontare nella programmazione dell’allenamento, dalla muscolatura coinvolta nel training all’alimentazione sportiva, affrontando persino dalla questione dei rapporti sessuali pre-gara, il tutto presentato con uno stile chiaro, e a tratti ironico, che mantiene viva l’attenzione dell’auditorio.

Successivamente è il turno della Dottoressa Deborah Landa, psicologa dello sport, che presenta la sua materia supportata da ottime slide e alcuni filmati esplicativi, così da facilitare l’approccio al punto di vista psicologico, ancora poco conosciuto dai tecnici sportivi. Completa il discorso la dottoressa Sara Pomes esaminando più a fondo la questione della comunicazione efficace all’interno del percorso di allenamento.

La mattinata si conclude con l’intervento della Signora Stefania Pipino che illustra la questione della sicurezza e del primo soccorso, con particolare riferimento alla legge che prevede la presenza del defibrillatore negli impianti sportivi, chiarendo così numerosi dubbi a riguardo. Dopo la pausa pranzo tocca al Dottor Fabio Ragusa che focalizza la sua lezione sull’anatomia attorno alla questione relativa allo sviluppo scheletrico e alle problematiche connesse. Anche in questo caso le ottime slide rendono scorrevole e ben comprensibile un argomento di per sé complesso.

Il momento del questionario finale è affrontato dai convenuti con molta concentrazione e serietà e infatti i risultati ottenuti sono del tutto soddisfacenti e indicativi dell’interesse con cui ogni intervento è stato seguito. Una volta riconsegnati i questionari ed esaminati con attenzione dai docenti: Dott.ssa Sara Pomes, Prof. Arnaldo Mirabelli e Dottor Fabio Ragusa, viene dichiarato che tutti i partecipanti risultano idonei.

In conclusione il Presidente Sante Zaza chiede ai tecnici che hanno appena sostenuto l’esame una valutazione sulla giornata. Il Signor Proietto Tommaso rompe il ghiaccio, dichiarando il suo interesse soprattutto per l’intervento sul defibrillatore e quello sulla psicologia dello sport. Anche la Signora Patrizia Mazzan ha apprezzato l’intervento sulla psicologia dello sport. Il Signor Paolo Vitaliani esprime il parere di molti dicendo che, nonostante i tempi ristretti, le informazioni ricevute in questa giornata rappresentano i “mattoncini” che tutti insieme formano una cultura sportiva di base dalla quale partire per ulteriori approfondimenti. Infine dal pubblico arrivano anche due consigli per migliorare la giornata formativa: Il Signor Mauro Scacchi suggerisce al Prof. Arnaldo Mirabelli un approfondimento sulla metodologia dell’allenamento relativa al momento del riscaldamento, mentre la Signora Marinella Balocco propone di affrontare, dal punto di vista psicologico, la presenza di atleti con disabilità.

Questa bella e intensa giornata si conclude con i ringraziamenti da parte dei Maestri: Mauro Minà, Alessandro Doria e Gianlivio Rodolfi e con l’impegno preso dal Presidente Zaza di fare tesoro di questa esperienza e dei suggerimenti avuti per continuare a rafforzare e migliorare i corsi del CAF

Fonte: Comitato ASI Piemonte 

Uno stage di Karate Shotokan nel giorno della Festa della Donna

Qual è il miglior modo per festeggiare una donna? Potremmo rispondere in modo diversi, ma noi di ASI pensiamo che promuovere iniziative orientate alla diffusione della pratica sportiva sia uno strumento che va in questa direzione. Già perché lo sport come attività basata sul rispetto educa l’essere umano al valore dell’altro, a prescindere dal suo essere maschio o femmina. 

Più sono gli uomini e le donne capaci di rispetto, più la società diventa civile, meno è il pericolo che i più deboli incontrano nella loro vita quotidiana.

Ecco perchè la sezione studio ed approfondimento del Karate tradizionale Shotokan ASI assieme al Comitato Regionale Lazio Karate di ASI hanno organizzato uno Stage di Karate tradizionale Shotokan che si terrà il prossimo 8 marzo a Roma, presso la palestra Istituto Vittorio Bachelet (via Gesù di Nazareth, 150 – 00166 Roma), dalle ore 10 alle ore 14.

Lo stage è aperto a tutti gli Enti di Promozione Sportiva ed alle Federazioni ed a tutti, purchè abbiano compiuto i 13 anni e abbiano minimo Cintura Verde. Il costo è di € 20,00 da pagarsi in loco.
 

Per pre-iscrizioni ed informazioni rivolgersi ai seguenti numeri entro il 28 Febbraio2015 
 
M° MARCO BERNARDI 347 35 80 828
M° GLAUCO TORNESI 331 36 28 374
 
Associazioni Sportive Sociali Italiane
Sezione Studio Karate Shotokan
Via Falconara, 27 –48124 Ravenna
Tel. 0544 65881; 347 3580828
m.bernardi@alice.it

 

ASI insieme alle famiglie delle vittime della strada in "Una Stella per le nostre stelle"

Nove anni sono pochi per morire – ammesso che ci sia un'età giusta per lasciare questo mondo. Sono pochi, soprattutto quando la vita è spazzata via dall'incoscienza di chi non si accorge che mettersi al volante ubriaco e drogato non è soltanto stupido, ma anche irresponsabile. Si gioca con l'esistenza; non solo la propria, ma anche quella altrui. 
La storia di Stella e della sua famiglia è la storia di tanti, purtroppo. Di chi perde un affetto (ed ha comunque la forza interiore per decidere di donare gli organi del proprio familiare scomparso) e lotta perché il proprio dolore non debba toccare in sorte a molti altri. Mentre i parenti di Stella infatti continuano a portare avanti la battaglia per il riconoscimento del reato di omicidio stradale nell'ordinamento italiano, il 4 gennaio scorso Roma ha ricordato Stella Manzi, rimasta uccisa il 26 dicembre a seguito di un incidente stradale sulla via Nettunense, causato da un pirata della strada. 

Lo ha fatto con l'evento "Una Stella per le nostre stelle", tenutosi presso la struttura polivalente di Via Oppido Mamertina, nel quartiere “Statuario Capannelle”. Un momento di commemorazione e non solo: un'occasione per riflettere sul tema dell'educazione stradale e sull'opportunità del riconoscimento della pena per i reati correlati alla strada. Non solo. Durante l'incontro si è anche parlato di cura e attenzione: cura per la nostra vita e attenzione per quella degli altri.
Per tale fine si sono unite tre comunità che molto hanno avuto a che fare con la piccola Stella e con i concetti di responsabilità personale, rispetto della persona e consapevolezza civica: la comunità di Statuario – Capannelle, la comunità delle Arti Marziali e dello Sport e la Comunità Scolastica.

La sinergia spontanea e volontaria – come ha ricordato l’On. Francesca Danese, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Roma – caratterizzante l’evento, è stata una fiamma pilota nel contesto urbano della Capitale, perfettamente funzionante: i ragazzi delle Arti Marziali si sono cimentati in esibizioni tecniche e in un percorso di alfabetizzazione motoria ispirato all'educazione stradale, mentre le maestre e gli allievi dell’Istituto comprensivo di Via del Calice hanno organizzato una mostra di disegni inerenti il codice della strada, da cui è emerso un quadro molto interessante: non solo la diffusa consapevolezza tra i piccoli delle conseguenze anche mortali di un’infrazione, ma anche la convinzione che un errore, soprattutto se grave, non ammette alcuna mediazione. Le tre classi migliori sono state premiate proprio dai genitori di Stella, fra queste anche quella della sorellina minore. 

Una manifestazione questa che è andata oltre il semplice e doloroso ricordo; l’inizio di una campagna di sensibilizzazione alla sicurezza stradale, finalizzata anche all'approvazione del reato di omicidio stradale, alla quale il Comitato Provinciale Romano ASI, nella persona di Roberto Cipolletti e il Comitato Provinciale Karate Roma, nella persona del M° Chiara Carotti, sono stati lieti di partecipare, patrocinando l’evento, fornendo il materiale di premiazione, facendo promozione nei canali ufficiali. 

"Una Stella per le nostre stelle" è stata dunque l'incontro di una comunità consapevole dell'importanza dell'educazione al senso civico, al rispetto delle regole e alla solidarietà. Una battaglia che ASI, assieme anche all'Associazione Familiari Vittime della Strada, nella persona di Luciano Fantini (presente all'evento), porta avanti da molto tempo per dare voce ai diritti negati di chi vede in un secondo cambiare la propria vita in maniera immodificabile, spesso senza alcun sostegno da parte dello Stato.