27.06.2024
Terzo Settore
Verso la riforma del Terzo Settore
Un disegno di legge “Disposizioni in materia di politiche sociali e di enti del Terzo settore”, rappresenta un primo passo verso la necessaria riforma della normativa sul Terzo Settore e, al tempo stesso, contiene risposte concrete in tema di politiche sociali con particolare attenzione ai più fragili ed ai minori senza famiglia. Al Terzo Settore, che rappresenta una componente fondamentale ed ormai indispensabile in molti servizi sul territorio, viene riservato un pacchetto di prime semplificazioni nella gestione burocratica ed amministrativa in termini di procedure e di bilancio.
La legge modifica 13 articoli del Codice del Terzo Settore prevedendo in particolare:
- i limiti ai proventi per sponsorizzazione, promo pubblicitari, cessione di diritti, indennità per la formazione degli atleti e gestione di impianti per gli ETS iscritti anche al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche;
- la personalità giuridica per le associazioni e fondazioni costituite in forma di impresa iscritte nell’apposita sezione del registro delle imprese;
- l’innalzamento dei parametri per la nomina degli organi di controllo e del revisore;
- l’intervento in assemblea anche attraverso i mezzi di telecomunicazione;
- l’esenzione dallo scioglimento del patrimonio per le ONLUS impossibilitate ad iscriversi al RUNTS, a patto che il loro statuto preveda attività di interesse generale;
- il deposito dei bilanci entro 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio.
“Esprimo grande soddisfazione per l’approvazione in via definitiva al Senato, a larga maggioranza e senza un voto contrario, del DDL Terzo settore e Politiche sociali. Avevamo promesso di varare questo primo pacchetto di semplificazioni per gli ETS entro l’estate e lo abbiamo fatto”. Lo dichiara il viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali Maria Teresa Bellucci a margine del voto al Senato. “Questo è un testo ricco di innovazioni per il Terzo Settore che potrà beneficiare di importanti semplificazioni lungamente attese e di fondamentali modifiche a favore delle associazioni degli alpini e dei carabinieri. Abbiamo voluto mettere maggiormente in protezione i minori più fragili, finalmente introdurre una relazione annuale al Parlamento sullo stato dei minori fuori famiglia e in carico ai servizi sociali, dedicare una Giornata Nazionale all’ascolto dei minori e permettere anche alle forme associative comunali di assumere assistenti sociali derogando ai vincoli assunzionali.
Ringrazio il Parlamento per aver sostenuto questo intervento riformatore e per aver contribuito a migliorarlo. Ringrazio, altresì, tutti coloro che hanno offerto un contributo qualificante nella definizione delle modifiche normative nate in seno al Consiglio Nazionale del Terzo Settore, con il supporto dei molti enti presenti, del Forum Nazionale del Terzo Settore e di categorie professionali di rappresentanza quali notai, avvocati e commercialisti”, conclude il viceministro.
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