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04.12.2018

Istituzionale

| Sport equestri

Trasporto equidi: una vittoria con qualche riserva

Importante l'intervento degli enti di promozione sportiva, rappresentati da ASI per delega del coordinamento, nella riunione al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. 

Si è svolto, ieri sera, l'ultimo e decisivo incontro, presenti il Ministero degli Interni, la Polizia Stradale e il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Un tavolo tecnico finalizzato a risolvere i problemi immediatamente emersi a seguito della circolare interministeriale emanata recentemente in tema di trasporto di equidi. Come controparte, rispetto alle Istituzioni, erano presenti l'associazione dei trasportatori ANITE, la FISE, la FITETREC-ANTE e gli enti di promozione sportiva rappresentati da ASI su delega del loro coordinamento.

Il nodo da sciogliere riguardava, come è noto, un'interpretazione molto restrittiva della legge 298/74 sulla movimentazione degli equidi che ne ha limitato la possibilità di trasporto per svolgere anche attività ludica, sociale, sportiva e amatoriale. Limitazioni, ad esempio, come quella legata all'obbligo, da parte del proprietario, di guidare il van a lui intestato durante gli spostamenti e a montare in modo esclusivo l'animale una volta giunto a destinazione. In caso di trasporto di cortesia, il proprietario ha comunque l'obbligo di essere presente sul mezzo.

Decisivo è stato l'intervento di ASI, in rappresentanza di tutti gli enti di promozione sportiva, grazie al quale si è arrivati a una soluzione che alleggerirà quelle interpretazioni troppo feree che hanno messo in allarme il mondo dello sport.
"La nostra partecipazione è stata importante per giungere a una soluzione attesa ma, purtroppo, mediata. Una vittoria a metà, insomma", spiega Emilio Minunzio, Vicepresidente di ASI presente al tavolo.
"Alla fine dei lavori si è raggiunta una soluzione comunque fondamentale ma, rispetto alla quale, e contrariamente alla posizione degli altri organismi sportivi, ASI ha espresso, con forza, delle riserve. Un emendamento ha facilitato il trasporto relativo alla sola attività in ambito sportivo in capo ai soggetti riconosciuti dal CONI, siani essi federazioni o enti, lasciando però fuori soggetti del terzo settore che si occupano di attività sociale con utilizzo di equidi, pur avendo questi tutti i requisiti previsti dall'emendamento. Per noi, una vittoria, certo, ma a metà.

Al termine della riunione – conclude Minunzio – abbiamo chiesto ai Ministeri di dare immediata esecuzione all'emendamento onde favorire quanti dovranno svolgere attività sin dal prossimo fine settimana".
 

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