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03.07.2020

Istituzionale

Sport di contatto. L’Italia a macchia di leopardo. Oggi ha aperto il Lazio. Lombardia dal 10 luglio

Spadafora ha dato il via libera agli Sport di contatto, il Ministro della Salute Speranza nutre ancora perplessità. Sta quindi alle Regioni cominciare a dare semaforo verde come sottolinea lo stesso Ministro dello Sport il quale si augura che "seguano questa strada in sicurezza nel più breve tempo possibile, anche assumendosi la responsabilità".
Così sta avvenendo. Nei giorni scorsi, alcune Regioni avevano anticipato l’apertura, dalla Liguria alla Puglia e al Veneto, dall’Abruzzo alla Sicilia, mentre la Lombardia ha annunciato le porte aperte dal 10 luglio. Il protocollo delle linee guida preparato dalla conferenza delle Regioni, impone l’uso della mascherina e il rispetto del distanziamento in tutte le circostanze tranne che nel momento della partita o del combattimento. 

Da oggi parte anche il Lazio: sono consentiti gli Sport di contatto e di squadra nel rispetto delle linee guida contenute nell'ordinanza⬇︎⬇︎⬇︎

Si riportano di seguito le principali misure di carattere sanitario finalizzate alla prevenzione e al contenimento dell’infezione da SARS-CoV-2 in ambito sportivo (allenamento, gara), ritenute necessarie per consentire la ripresa degli sport di contatto e squadra. Per la declinazione rispetto alle specificità di ogni singola disciplina sportiva, si rimanda agli indirizzi approvati dalle rispettive federazioni. Tali misure potranno essere rimodulate in funzione dell’evoluzione dello scenario epidemiologico.

L’accesso alla sede dell’attività sportiva (sede dell’allenamento o della gara) potrà avvenire solo in assenza di segni/sintomi (es. febbre, tosse, difficoltà respiratoria, alterazione di gusto e olfatto) per un periodo precedente l’attività pari almeno a 3 giorni. Inoltre, all’accesso dovrà essere rilevata la temperatura corporea: in caso di temperatura > 37.5 °C non sarà consentito l’accesso.

Il registro dei presenti nella sede dell’attività di allenamento o della competizione sportiva (es. atleti, staff tecnico, dirigenti sportivi, massaggiatori, fisioterapisti, etc) dovrà essere mantenuto per almeno 30 giorni, nel rispetto della normativa sulla privacy.

Gestori e lavoratori non possono iniziare il turno di lavoro se la temperatura corporea è superiore a 37,5°C.
Relativamente alle ulteriori misure di prevenzione (comportamentali, igieniche, organizzative) si condivide quanto contenuto nelle “Linee Guida per l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere” prodotte alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ufficio per lo sport, con particolare riferimento ai punti di seguito riportati, che sono stati integrati con quanto previsto nelle Linee Guida della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative:
  • adeguata informazione, comprensibile anche per gli atleti di altra nazionalità;
  • corretta prassi igienica individuale (frequente igiene delle mani con prodotti igienizzanti; starnutire/tossire evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie; non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani; non condividere borracce, bottiglie, bicchieri);
  • mantenimento della distanza interpersonale minima di almeno 1 metro in caso di assenza di attività fisica e, per tutti i momenti in cui la disciplina sportiva lo consente, di almeno 2 metri durante l’attività fisica, fatta eccezione per le attività di contatto previste in specifiche discipline;
  • regolare e frequente pulizia e disinfezione di aree comuni, spogliatoi, docce, servizi igienici, attrezzature e macchine utilizzate per l’esercizio fisico;
  • tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti.
  • Infine, in merito al ricambio d’aria negli ambienti interni, in ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, dovrà essere verificata l’efficacia degli impianti al fine di garantire l’adeguatezza delle portate di aria esterna secondo le normative vigenti. In ogni caso, l’affollamento deve essere correlato alle portate effettive di aria esterna. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria. In ogni caso vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e/o attraverso l’impianto, e va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati. Se tecnicamente possibile, va aumentata la capacità filtrante del ricircolo, sostituendo i filtri esistenti con filtri di classe superiore, garantendo il mantenimento delle portate. Nei servizi igienici va mantenuto in funzione continuata l’estrattore d’aria.
Inoltre:
  • gli oggetti toccati con più frequenza (es. corrimano, interruttori della luce, pulsanti degli ascensori, maniglie di porte e finestre, ecc…) devono essere igienizzati frequentemente e il materiale sportivo (es. 02/07/2020 – BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO – N. 83 – Supplemento n. palloni, casacche, panchine, porte da calcio, reti da pallavolo, canestri da basket, ecc…) quantomeno al termine di ogni utilizzo;
  • è caldamente suggerito di pianificare le attività per evitare sovraffollamenti (prenotazioni online, suddivisione in gruppi di numero limitato in relazione agli spazi, evitare sovrapposizioni di orari, ecc …);
  • l’accesso all’interno del centro sportivo è consentito 15 minuti prima dell’orario di prenotazione, in modo da evitare assembramenti nelle aree comuni; pianificare orari di ingresso e uscita scaglionati per limitare i contatti nelle zone comuni;
  • è obbligatorio l’uso della mascherina nel centro sportivo, prima di iniziare l'attività sportiva e subito dopo;
  • è vietato consumare cibo negli spogliatoi e nelle aree di svolgimento della pratica sportiva.
 
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