Un presidio permanente a Piazza Capranica, a pochi passi dal Parlamento. Si susseguono al microfono le voci di tanti rappresentanti di categorie produtte che stanno patendo i provvedimenti di un Governo e uno stop forzato al proprio lavoro.
Con l'organizzazione di Fratelli d'Italia, tantissime persone sono scese in piazza per raccontare la paura per il proprio futuro. Persone che chiedono provvedimenti seri e immediati, non solo bonus considerati peraltro insufficienti.

ASI era presente per raccontare a sua volta i problemi dello sport. 
Ha spiegato, ad esempio, Roberto Cipolletti, Presidente Regionale dell'Ente e gestore di un centro sportivo alla Romanina, periferia della Capitale: "Lo sport è sinonimo di benessere, salute e prevenzione" – ha spiegato. "Siamo di fronte a un comparto che, soprattutto in questo periodo, meriterebbe maggiore attenzione e quel rispetto che non cogliamo nell'azione governativa. Il Premier Conte, in diretta nazionale, ha da prima minacciato la chiusura di palestre e piscine se queste non si fossero adeguate alle linee guida. Dopo una settimana di calvario e migliaia di controlli, che non hanno ovviamente rilevato criticità, la risposta è stata: chiusura. Privando della libertà e del diritto di fare attività sportiva a milioni di italiani e facendo di nuovo ricadere nel buio i lavoratori del comparto e circa 100mila strutture che si ritrovano nella stessa condizione della primavera scorsa nonostante importanti investimenti proprio per adeguare i propri centri a quelle linee guida, in un periodo di forte contrazione economica e dopo i disastri del primo lockdown".