Notizie

24.02.2020

Istituzionale

Nino Benvenuti: l’esodo diventa un fumetto

“A CHI, AL NOSTRO RIENTRO FORZATO IN ITALIA, CI HA ACCOLTO CON INSULTI, CON OFFESE, CON BRUTALITÀ. A CHI PER OLTRE MEZZO SECOLO HA NEGATO LE MIGLIAIA DI MORTI, LE VIOLENZE, LE FOIBE. A CHI, ANCORA OGGI, NEGA. IO NON HO MAI DIMENTICATO. CHI SONO, DA DOVE VENGO, LE MIE ORIGINI. MI CHIAMO NINO, NINO BENVENUTI. QUESTA È LA MIA STORIA”.

Dopo ritratti, sculture, medaglie, camei cinematografici e – ricordiamo la chicca  – una mancata catena di ristoranti americani che, negli anni ‘60, voleva intitolargli persino un franchising -, mancava giusto l’ultima, originale forma d’arte alle rappresentazioni che, nei decenni, hanno incorniciato il profilo di Nino Benvenuti, leggenda dello Sport fra le più popolari e amate in ogni angolo del globo: quella del fumetto.
Presentando recentemente a Palazzo Madama “Il mio esodo dall’Istria”,  Nino Benvenuti stupisce tutti e apre con un omaggio alla senatrice Liliana Segre: “Siamo entrambi sopravvissuti.  Testimoni di orrori, crimini, abusi di potere. Dobbiamo raccontare la verità attraverso le nostre memorie,  e mantenere vivida la Storia. E’ importante che la gente sappia, capisca: certe aberrazioni umane non  hanno appartenenza religiosa, né distinzione etnica,  né connotazione politica. E’ fondamentale capire questo, è importante che le nuove generazioni conoscano. Per evitare che certi passati ritornino. Per evitare che vicende come le nostre si ripetano”.
Chiudendo il suo intervento con un particolare ringraziamento ad Anita Madaluni, da oltre dieci anni suo versatile braccio destro, Benvenuti traccia, con brevi aneddoti legati alla amatissima famiglia, il dolore patito soprattutto dalla  madre, morta prematuramente di crepacuore a causa della lunga prigionia di Eliano, uno dei cinque figli. 
Una infanzia drammatica che, nonostante tutto, non ha mai consegnato,  nei guantoni del nostro campione, lo strumentale pretesto per salire sul ring rivendicando la sua posizione di esule. Nino ha sempre combattuto da italiano e per gli italiani, con un cuore tricolore a forma di Medaglia d’Oro olimpica, fiero, incessantemente fiero, di rappresentare l’Italia.

La pubblicazione, edita da Ferrogallico, scritta insieme a Mauro Grimaldi, con illustrazioni di Giuseppe Botte e postfazione di Emanuele Merlino, è in libreria in questi giorni e presto inizierà a essere presentata nelle scuole di tutta Italia (sotto l’egida e con il supporto della FPI), così da essere prezioso strumento di divulgazione a supporto di libri di storia sui quali certe pagine, nel corso di molti decenni, sono state letteralmente strappate. 
L’on. Ignazio La Russa, fra i relatori del convegno insieme a Fabio Scoccimarro, ha rilanciato, con emozione e fierezza, la proposta delle comunità istriane di sottoporre al Capo dello Stato (per meriti indiscutibili di Nino che ha da sempre tenuto alto il nostro Tricolore nel mondo) la possibilità  di nominare Benvenuti Senatore a Vita.
 

 
Una leggenda della boxe
Nino Benvenuti, considerato unanimemente una leggenda della boxe, è l'italiano con il palmares più ricco in assoluto: oltre a essere presente in tutte le Hall Of Fame, in passato anche Testimonial della FAO per la Giornata Mondiale dell'Alimentazione, è stato recentemente insignito del Premio Cultura Italia-Argentina e dei prestigiosi Premio Brera e Guirlande d'Honneur.Dopo aver conosciuto, a suo tempo, papa Wojtyla, ha recentemente incontrato, insieme alla FPI, con la Nazionale Italiana e Nazionale Argentina di Boxe, anche papa Francesco. Nel 2017, durante la cerimonia ufficiale per il Cinquantenario della sua vittoria del Titolo Mondiale al Madison Square Garden di NY (17/07/67), ideata e organizzata dalla sua storica collaboratrice Anita Madaluni con il patrocinio del CONI e dell'Ambasciata Americana (evento dal titolo "L'Oro dei Cinquanta-Mezzo secolo da quella notte al Madison"), è stato insignito – dalla Federazione Pugilistica Italiana – del titolo di Ambasciatore Italiano della Boxe nel mondo.


(Benvenuti tra Julieta Monzon, nipote di Carlos e Anita Madaluni)

Benvenuti è da sempre vicino alla Corsa del Ricordo che rappresenta un forte impegno del nostro Ente verso una storia dolorosa come quella dell'Esodo e delle Foibe. 

 

 

 
 
In Evidenza