Notizie
27.04.2020
Istituzionale
La ripartenza delle discipline "individuali" nell’esperienza dell’Equitazione
E' il momento in cui l'attività equestre riapra i battenti. La richiesta al Ministro per le Politiche giovanili e lo Sport e al Capo dell’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri veicolate dalla Consulta Italiana Equitazione. Il 50% dei centri rischia di chiudere.
L’Equitazione è uno sport individuale, si svolge all’aria aperta, in spazi ampi; gli ambienti chiusi possono essere interdetti all’uso e muniti di detergenti idonei e debitamente igienizzati. Gli allenamenti possono svolgersi facilmente in assenza di pubblico o accompagnatori e le entrate degli utenti possono essere contingentate e concesso l’accesso solo ad atleti protetti da guanti e mascherine: grazie alle peculiarità che rendono l’Equitazione uno tra i primi sport per conformità rispetto ai canoni imposti, la Consulta Italiana Equitazione ha protocollato una lettera al Ministro per le Politiche giovanili e lo Sport ed al Capo dell’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri veicolate dalla Consulta Italiana Equitazione con il sostegno del mondo dello sport rappresentato da vari soggetti tra cui ASI, Ente di promozione sportiva.
L’Equitazione può ripartire. L’Equitazione deve essere una delle prime discipline a ripartire.
Il mondo della politica viene dunque invitato a porre particolare attenzione alle caratteristiche che fanno dell’Equitazione uno sport che può rientrare nel novero dei primi a ripartire, fornendo tra l’altro il mancato impegno fisico all’aria aperta alla popolazione reduce da una dura quarantena ed il dovuto supporto alle attività e terapie rivolte a persone fragili o diversamente abili, bruscamente interrotte a causa del Covid -19: infatti l’impiego del cavallo in ambito sociale si è dimostrato negli ultimi anni di primaria importanza nel ruolo di sostegno delle realtà più a rischio della popolazione, oggi più che mai sensibili in quanto gravate dal peso della forzata quarantena. L’attività equestre deve poter tornare a fornire rapidamente il dovuto supporto anche alle terapie rivolte a persone diversamente abili, bruscamente interrotte, garantendo così il suo rilevante ruolo sociale e terapeutico, ad esempio a favore dei numerosi praticanti affetti da varie forme di autismo.
La Consulta Italiana Equitazione delinea quindi un quadro di duplice aspetto: ottimistico, dunque, sulle possibilità di ripresa delle attività a breve termine grazie alle peculiarità dello sport stesso ma fortemente pessimistico sulle condizioni di disagio dei centri ippici con cavalli fermi dal lavoro, ma bisognosi di cure e ridotti in alcuni casi all’emergenza alimentare. Consentire con priorità le attività equestri all’aperto permetterebbe inoltre di attenuare quella che abbiamo già da tempo definito un’emergenza nell’emergenza e cioè il protrarsi delle spese, ormai non più sostenibili, per l’alimentazione dei cavalli inattivi. Tale circostanza, con il protrarsi dell’inibizione alle attività equestri, comporterà la chiusura definitiva di una altissima percentuale di centri ippici, ad oggi stimata intorno al 50%.
Il grido d’aiuto lanciato dal mondo dell’Equitazione, raccolto e trasmesso dalla Consulta, attende ora le risposte politiche che gli restituiscano la dignità del ruolo sociale, oltre che sportivo, che gli appartiene.
L’Equitazione è uno sport individuale, si svolge all’aria aperta, in spazi ampi; gli ambienti chiusi possono essere interdetti all’uso e muniti di detergenti idonei e debitamente igienizzati. Gli allenamenti possono svolgersi facilmente in assenza di pubblico o accompagnatori e le entrate degli utenti possono essere contingentate e concesso l’accesso solo ad atleti protetti da guanti e mascherine: grazie alle peculiarità che rendono l’Equitazione uno tra i primi sport per conformità rispetto ai canoni imposti, la Consulta Italiana Equitazione ha protocollato una lettera al Ministro per le Politiche giovanili e lo Sport ed al Capo dell’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri veicolate dalla Consulta Italiana Equitazione con il sostegno del mondo dello sport rappresentato da vari soggetti tra cui ASI, Ente di promozione sportiva.
L’Equitazione può ripartire. L’Equitazione deve essere una delle prime discipline a ripartire.
Il mondo della politica viene dunque invitato a porre particolare attenzione alle caratteristiche che fanno dell’Equitazione uno sport che può rientrare nel novero dei primi a ripartire, fornendo tra l’altro il mancato impegno fisico all’aria aperta alla popolazione reduce da una dura quarantena ed il dovuto supporto alle attività e terapie rivolte a persone fragili o diversamente abili, bruscamente interrotte a causa del Covid -19: infatti l’impiego del cavallo in ambito sociale si è dimostrato negli ultimi anni di primaria importanza nel ruolo di sostegno delle realtà più a rischio della popolazione, oggi più che mai sensibili in quanto gravate dal peso della forzata quarantena. L’attività equestre deve poter tornare a fornire rapidamente il dovuto supporto anche alle terapie rivolte a persone diversamente abili, bruscamente interrotte, garantendo così il suo rilevante ruolo sociale e terapeutico, ad esempio a favore dei numerosi praticanti affetti da varie forme di autismo.
La Consulta Italiana Equitazione delinea quindi un quadro di duplice aspetto: ottimistico, dunque, sulle possibilità di ripresa delle attività a breve termine grazie alle peculiarità dello sport stesso ma fortemente pessimistico sulle condizioni di disagio dei centri ippici con cavalli fermi dal lavoro, ma bisognosi di cure e ridotti in alcuni casi all’emergenza alimentare. Consentire con priorità le attività equestri all’aperto permetterebbe inoltre di attenuare quella che abbiamo già da tempo definito un’emergenza nell’emergenza e cioè il protrarsi delle spese, ormai non più sostenibili, per l’alimentazione dei cavalli inattivi. Tale circostanza, con il protrarsi dell’inibizione alle attività equestri, comporterà la chiusura definitiva di una altissima percentuale di centri ippici, ad oggi stimata intorno al 50%.
Il grido d’aiuto lanciato dal mondo dell’Equitazione, raccolto e trasmesso dalla Consulta, attende ora le risposte politiche che gli restituiscano la dignità del ruolo sociale, oltre che sportivo, che gli appartiene.
La lettera di un centro equestre
E intanto il territorio chiede aiuti concreti.
Un esempio che viene da uno degli impianti che rischia la chiusura
E intanto il territorio chiede aiuti concreti.
Un esempio che viene da uno degli impianti che rischia la chiusura
Era il 17 marzo sig. Presidente Giuseppe Conte, quando in un suo intervento alla nazione lei affermò con tono paternalistico:
“Lo Stato c’è. Nessuno sarà lasciato solo”
Sono gestore e presidente di una ASD (Associazione Sportiva Dilettantistica) e detentore di 23 cavalli ospiti del centro.
Come lei sa, per statuto, le ASD sono associazioni volte a promuovere le attività equestri e senza scopo di lucro. Ebbene, quando lei decise (legittimamente) la chiusura del 99% delle attività del Paese per una emergenza sanitaria senza precedenti, ci adeguammo come tutti al decreto e in accordo con il Consiglio Direttivo del circolo, esortammo da subito tutti i soci a non presentarsi presso le strutture invitandoli al… #iorestoacasa.
Questa legittima decisione ha però causato non pochi problemi. Perché vede Presidente, mentre le spese dell’associazione sono rimaste le stesse: Affitto di locazione, elettricità, stipendio del groom, fieno, granaglie, truciolo etc.. Gli incassi si sono inevitabilmente ridotti: lezioni di equitazione, eventi, workshop etc.
Queste difficoltà economiche porteranno alla chiusura di molte ASD del settore equestre causando un ulteriore freno all’economia reale di questo Paese.
Tutte le ASD si stanno impegnando oltremisura per assicurare la salute ed il benessere dei cavalli, ma lo stanno facendo in piena autonomia Sig. Presidente perchè da parte di questo governo non è arrivati nessun aiuto concreto.
Sarebbe bastato che so… Sospendere momentaneamente l’IVA sui prodotti alimentari per cavalli oppure diminuire temporaneamente le tasse sulle bollette della corrente elettrica erogata.
Niente di tutto questo, neanche una piccola misura finalizzata ad aiutare chi, come molti, vive seri
momenti di difficoltà economica.
Concludo con le parole da lei citate all’inizio:
“Nessuno sarà lasciato solo”, per ricordarle che NOI SIAMO STATI LASCIATI SOLI…
“Lo Stato c’è. Nessuno sarà lasciato solo”
Sono gestore e presidente di una ASD (Associazione Sportiva Dilettantistica) e detentore di 23 cavalli ospiti del centro.
Come lei sa, per statuto, le ASD sono associazioni volte a promuovere le attività equestri e senza scopo di lucro. Ebbene, quando lei decise (legittimamente) la chiusura del 99% delle attività del Paese per una emergenza sanitaria senza precedenti, ci adeguammo come tutti al decreto e in accordo con il Consiglio Direttivo del circolo, esortammo da subito tutti i soci a non presentarsi presso le strutture invitandoli al… #iorestoacasa.
Questa legittima decisione ha però causato non pochi problemi. Perché vede Presidente, mentre le spese dell’associazione sono rimaste le stesse: Affitto di locazione, elettricità, stipendio del groom, fieno, granaglie, truciolo etc.. Gli incassi si sono inevitabilmente ridotti: lezioni di equitazione, eventi, workshop etc.
Queste difficoltà economiche porteranno alla chiusura di molte ASD del settore equestre causando un ulteriore freno all’economia reale di questo Paese.
Tutte le ASD si stanno impegnando oltremisura per assicurare la salute ed il benessere dei cavalli, ma lo stanno facendo in piena autonomia Sig. Presidente perchè da parte di questo governo non è arrivati nessun aiuto concreto.
Sarebbe bastato che so… Sospendere momentaneamente l’IVA sui prodotti alimentari per cavalli oppure diminuire temporaneamente le tasse sulle bollette della corrente elettrica erogata.
Niente di tutto questo, neanche una piccola misura finalizzata ad aiutare chi, come molti, vive seri
momenti di difficoltà economica.
Concludo con le parole da lei citate all’inizio:
“Nessuno sarà lasciato solo”, per ricordarle che NOI SIAMO STATI LASCIATI SOLI…
Silvano Pegoraro
ASD Centro Equestre, Blue Moon. Roma
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