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04.08.2020

Istituzionale

Il primo cortometraggio in Italia sul Covid. ASI protagonista

Il Covid ha sconvolto la vita del pianeta. Dalla sera alla mattina, tutte le nostre certezze, nella vita sociale e lavorativa, sono state in qualche modo 'ripensate'.
In questo momento storico, anche l'arte sta facendo la sua parte.
E' nato il cortometraggio: L'ALBA DEL MAI GIORNO, di cui Mirko Alivernini è regista e autore del soggetto e sceneggiatura e Enio Drovandi è nelle vesti di attore e consulente alla ideazione.
I due artisti, sono anche i produttori del cortometraggio, assieme a Gino Usai, che ha curato la parte organizzativa. Mainbord production e ASI Spettacolo, sono i due soggetti giuridici, della produzione.

La trama
La storia racconta, di un uomo che, a causa della pandemia, si ritrova da solo e senza mezzi finanziari. Preso da una lucida disperazione, segnato nell'animo e ormai privo di ogni forza "interiore" compie un estremo gesto e lo fa nella solitudine, di un'accaldata giornata estiva ed in maniera cosi discreta nel non voler farsi vedere, tale da affidare soltanto alla sua Fede, la propria disperazione.
Il messaggio del docufilm, che sarà protagonista di festival nazionali e internazionali, andrà anche nelle scuole e con un messaggio preciso, quello di non arrendersi mai al contrario di quanto fatto dal protagonista.

Parla il protagonista
Spiega l'autore, Enio Drovandi, che è anche Responsabile Nazionale del Settore Spettacolo di ASI: "La disperazione di quest'uomo la si vede da subito, quando ascolta, ormai assente, le parole che giungono dalla TV sui disastri del Covid. Nella solitudine della casa inizia il suo non avere piu nulla. Il girovagare per la città senza una meta, trova i suoi culmini nei pochi soldi restati in una tasca logora e nella preghiera.

L'argine del fiume gli fa capire che è il momento di lasciarsi andare. Il peso del fallimento è forte. Ed è il suo vero errore. Perche la vita va vissuta ad ogni costo! E la mascherina post Covid, tolta e lasciata sulla tomba, è il momento culmine di tutto il racconto. Ci fa capire che la speranza non deve mai morire".

Ispirato al Neorealismo
Il cortometraggio è stato filmato con spunti neorealistici rifacendosi, seppur in epoca moderna, ai classici degli Anni '40/'60.
Girato per strada, tra un'umanità vera e inconsapevole di essere ripresa da inquadrature di cinema. Per questo l'ambientazione è fortemente autentica. Ciò è stato possibile grazie all'innovativo modo di usare la doppia intelligenza artificiale inserita in uno Smartphone con obiettivi da cinepresa professionale.
Alivernini con sapiente maestria, è un precursore di un futuro ormai prossimo nel mondo dell'audiovisivo. I suoi tagli di luce nelle inquadrature, sono affreschi in movimento. La recitazione drammatica e angosciate di Drovandi, crea un disagio nello spettatore, così enorme, da renderlo affascinato e partecipe del dramma. 
Il lavoro è stato pensato con finalità sociali e, per questo, sarà proiettato anche nelle scuole.

[  Fabio Argentini  ]

Per vedere il docufilm
L'ALBA DEL MAI GIORNO

 

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