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11.09.2020

Istituzionale

Chiusura palestre scolastiche. Un danno grave ad associazioni, sportivi e territorio

Palestre scolastiche. Stop all'attività extracurriculare? 
Nelle realtà in cui sarà proibito l'utilizzo delle palestre al di fuori dell'orario scolastico vi sarebbe un danno gravissimo per associazioni, sportivi e territorio. 

Uno studio a respiro nazionale ha ipotizzato un freno di oltre il 70% dello sport dilettantistico italiano e, a soffrirne, sarebbero le discipline che non è possibile svolgere all’aperto, come Volley, Basket, Pallamano, Ginnastica, Arti marziali, Scherma, etc. Ivi comprese le attività per i più giovani, per gli anziani e le realtà legate alle persone disabili. 

Per la sola Pallavolo la Federazione ha fatto sapere che, a “fronte di una percentuale che oscilla tra il 70% e l’80% dell’intera attività federale svolta all’interno delle palestre scolastiche, l’ipotizzata diffusione di tali decisioni comprometterebbe ogni iniziativa tesa alla ripresa delle attività e, conseguentemente, impedirebbe la pratica della pallavolo a livello nazionale”

Il caso di Fiumicino
Un dispositivo, predisposto dal Sindaco di Fiumicino Esterino Montino, vieta di affidare le palestre e gli impianti sportivi comunali a soggetti terzi in orario extracurriculare. Tale divieto varrà per tutta la durata dell’emergenza sanitaria decretata dal Governo, e comunque per l’anno scolastico che sta per partire. Sarà, invece, possibile, svolgere tutte le attività programmate dalla scuola, sportive, educative o ludiche, purché destinate esclusivamente agli studenti del plesso scolastico cui appartengono.
 
Si registrano, a conferma di ciò, le comunicazioni in arrivo a molte associazioni da parte degli Istituti, non in grado di garantire, allo stato attuale, la prosecuzione dei rapporti di convenzione. 
Associazioni che, con tutte queste incognite, avranno a loro volta difficoltà ad aprire le iscrizioni per il prossimo anno. 
 
"Questa scelta appare oltremodo scellerata", ha spiegato il Senatore William De Vecchis in una nota congiunta con il nostro Presidente Barbaro. "E’ improponibile interrompere tutte le attività sportive sul territorio legate alla scuola. Anche alla luce di quelle linee guida governative che permettono la pratica sportiva in sicurezza. 

Un intero mondo rimane appeso. "Un danno anche per la cittadinanza: associazioni che utilizzano storicamente questi spazi – proseguono – non potranno permettersi di affittare sale private (se disponibili…), a costi calmierati, con la conseguenza di non poter offrire lo stesso servizio a prezzi popolari. 
 
Allarme anche per le attività agonistiche: Fiumicino vanta, al solo titolo d’esempio, una società di Pallavolo in Serie B (la Isola Sacra Volley): una società che disputa la Serie B maschile, la Serie C femminile e ha un ampio settore giovanile. 270 atleti complessivamente che si allenano in diverse strutture, tutte scolastiche. A tal proposito, per il solo volley, la Federazione ha addirittura fatto sapere che, a fronte di una percentuale che oscilla tra il 70% e l’80% dell’intera attività federale svolta all’interno delle palestre scolastiche, l’ipotizzata diffusione di tali decisioni comprometterebbe ogni iniziativa tesa alla ripresa delle attività e, conseguentemente, impedirebbe la pratica della pallavolo così come noi la conosciamo.
 
Questa decisione aggrava una generale crisi di impiantistica sul territorio: il Palazzetto dello Sport, ad esempio, è ancora inagibile. 
 
Non vengono, peraltro, proposte soluzioni alternative sottovalutando, nell’economia delle scelte complessive, il ruolo strategico dello sport per il quale la scuola è da sempre un partner privilegiato tanto che, proprio nelle palestre scolastiche, sono state gettate le basi di un movimento che, per alcune discipline, non ha uguali nel nostro Paese".

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