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21.06.2022

Terzo Settore

Barriere architettoniche e disabilità intellettive. Domani convegno al Salone d’Onore del CONI

Nessuna normativa di riferimento sulle barriere architettoniche per le disabilità intellettive. Un argomento importantissimo che sarà affrontato domani, 22 giugno, a partire dalle ore 15, presso il Salone d’Onore del CONI. Tanti e qualificati gli ospiti: per arrivare a una soluzione che interessa un milione di persone…

“Seicentomila persone tra Spettro dell’autismo e Sindrome di Asperger, quattrocentomila tra persone down e con iposensibilità o ipersensibilità. Il problema delle barriere architettoniche per i disabili intellettivi riguarda una fascia importante della popolazione. Eppure, dal punto di vista legislativo, ancora nessun intervento in materia”, spiega l’architetto Fabio Bugli, Presidente del Comitato Scientifico della SCAIS (Società Consulenza e Assistenza Impiantistica Sportiva), Benemerita del CONI.
L’obiettivo è quello di inserire nella progettazione architettonica, elementi che possano aiutare le persone disabili a livello intellettivo come già avviene per i disabili fisici e sensoriali: segnaletica, pittogrammi, illuminazione, scelta dei colori. Colori accesi, ad esempio, danno fastidio e generano ansia, servono colori freddi. “Ci poniamo un obiettivo etico e morale molto alto: permettere a una persona con autismo una vita quanto più possibile indipendente”, sostiene Bugli.

L’esperienza ad oggi maturata per una inclusione completa nel mondo anche dello sport per i portatori di diversa abilità, sia fisica che sensoriale che intellettiva, ha evidenziato come attualmente sia necessario affrontare ed approfondire innumerevoli aspetti che interessano, sia a livello progettuale che di esecuzione, scelte e tecnologie architettoniche che debbono considerare aspetti a livello professionale non sempre conosciuti in maniera esauriente data la complessità degli stessi.
La SCAIS ritiene che proporre un approfondimento di questi aspetti, con un conseguente miglioramento della vita e della socialità di quanti quotidianamente sono chiamati ad affrontare nel mondo delle disabilità ulteriori difficoltà rispetto a quanti costituiscono la popolazione normodotata, sia una necessità morale ed etica per quanti sono chiamati a progettare e costruire strutture e spazi che siano effettivamente inclusivi e che contribuiscano, come priorità e finalità, a permettere un miglioramento della vita di ognuno.
Gli impianti sportivi costituiscono il necessario supporto per lo svolgimento delle attività sportive, formative e ricreative e rappresentano un grande dispositivo di coesione sociale. Occorre quindi ripensare la loro offerta, rispondendo a una domanda in continua evoluzione e riqualificando le strutture esistenti per rendere gli impianti sportivi accessibili a tutti.

“Esiste la possibilità di progettare ambienti architettonici più confortevoli, favorevoli ed addirittura migliorativi dello stile di vita per chi ha una disabilità intellettiva?”, spiega ancora Bugli. “Norme, Codici e linee guida hanno migliorato lo standard vitale ed abitativo dei disabili fisici e, da qualche anno, dei disabili sensoriali. I sette principi dell’Universal Design possono costituire per molti un punto di arrivo, ma per un disabile intellettivo sono solo il punto di partenza. Ricerche recenti mostrano che la chiave per progettare per l’autismo sembra ruotare attorno alla questione dell’ambiente sensoriale e della sua relazione con il comportamento autistico. Il passaggio ulteriore, su cui si basa questo Convegno, è la Teoria del design sensoriale, che stabilisce che alterare favorevolmente l’ambiente sensoriale può favorire comportamenti autistici positivi e costruttivi.
L’ambiente che noi architetti disegniamo è qualcosa che può essere manipolato a beneficio dell’utente autistico, e di conseguenza il comportamento autistico può essere influenzato favorevolmente alterando l’ambiente sensoriale creato dai luoghi e dai materiali, aprendo la strada ad una nuova teoria applicativa del design e dell’architettura a favore dei disabili intellettivi”.

Il convegno sarà moderato dall’Ing. Dario Bugli, Presidente SCAIS.


Per chi volesse partecipare evento, argomento innovativo per quanto riguarda il nostro Paese, sarà possibile registrarsi presso il sito www.scais.it
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