15.04.2019
Istituzionale
Terzo Settore
ASI costituisce una nuova Sezione “Green” dedicata all’Efficientamento Energetico e alle Fonti di Energia Rinnovabile
Premessa: perché una sezione “Green”? Il tema del rispetto dell’Ambiente, e della riduzione dell’impatto ambientale delle attività antropiche, diventa sempre più centrale per la sopravvivenza stessa del pianeta Terra.
ASI ogni giorno è impegnata a promuovere e diffondere lo sport e i valori ad esso collegati, nonché a contribuire alla diffusione della pratica sportiva (e del suo insegnamento) come elemento imprescindibile di benessere e civiltà.
ASI nel tempo ha anche allargato il suo raggio di azione ed oggi opera con professionalità anche in ambito culturale, in quello della promozione sociale, nel settore del turismo e dell’ambiente.
L’approccio al settore “green”, ben si coniuga in generale, nel contesto ambientale, declinandolo in modo più specifico e mirato. La conduzione di una vita sana, in cui lo sport è un elemento chiave che, per essere praticato e arrecare benessere, deve inserirsi in un ambiente idoneo e armonioso per chi lo pratica, anche perché la qualità dell’alimentazione stessa, risente positivamente o negativamente degli impatti ambientali.
Ne abbiamo parlato con l'ing. Tommaso Spinosa, responsabile del settore ASI su Efficientamento Energetico e Fonti di Energia Rinnovabile.
"Un aspetto assai rilevante per raggiungere questo importante obiettivo – spiega Spinosa – è quello di gestire razionalmente l’energia, la cui produzione determina i maggiori impatti ambientali a livello globale planetario, in termini di CO2 immessa in atmosfera (che causa l’effetto serra con effetti sempre più “devastanti” a livello globale), nonché ulteriori impatti e inquinanti solidi, liquidi e gassosi, legati alla produzione di energia su piccola e larga scala".
Questo aspetto riguarda noi tutti, sia personalmente, sia le strutture organizzative in cui operiamo, comprese quelle sportive. "Evitare gli sprechi e usare razionalmente l’energia, ricorrendo quindi a ”tecnologie” di efficientamento energetico, oltre a ridurre gli impatti ambientali, migliorando la qualità dell’ambiente in cui viviamo, consente di ottenere notevoli risparmi".
Quali sono esempi di tecnologie da adottare per l’efficientamento energetico? "Ad esempio l’utilizzo dei LED per l’illuminazione al posto di tecnologie più tradizionali, il ricorso al rifasamento per evitare sprechi dovuti alla presenza di Energia reattiva nel funzionamento degli impianti, il ricorso alla micro-cogenerazione, caldaie ad alta efficienza e basso impatto ambientale, sistemi di isolamento termico con materiali di ultima generazione, pompe di calore ad alta efficienza, sistemi domotici per il controllo e il tele-controllo in automatico, di accensione e spegnimento di luci, e di tutti i dispositivi sopra citati, grazie all’adozione di sensori e pannelli di comando 'ad hoc'".
Anche il comportamento “quotidiano” oculato e attento, è sicuramente propedeutico alla riduzione degli sprechi. "Si ottengono vantaggi assai simili, ricorrendo, una volta ridotti gli sprechi, alla produzione di Energia da fonti 'rinnovabili', già disponibili in natura senza ricorrere alla combustione dei cosiddetti combustibili fossili, che portano a un aumento indiscriminato dei gas 'serra': energia solare, energia eolica, energia idroelettrica, sono le fonti rinnovabili per eccellenza.
Anche su piccola scala, ricorrere all’uso di impianti fotovoltaici e solari termici, ad esempio, consente di auto-prodursi energia, ottenendo notevoli risparmi e rispettando l'ambiente al tempo stesso.
Vista comunque la numerosità delle tecnologie disponibili, e la specificità dei consumi energetici di ogni singola struttura, per operare in modo efficace, è necessario come è facilmente intuibile, far precedere gli interventi da una 'diagnosi energetica', detta anche 'audit energetico', per costruire il “profilo energetico” della Struttura/Organizzazione su cui effettuare l’intervento.
Sintetizzando quindi, alla luce del tema più amplio dell’Energy Management, l’Efficientamento Energetico assume una connotazione specifica con altri 3 temi: la riduzione dei costi energetici, il rispetto dell’ambiente e la diminuzione di CO2, la produzione da fonti rinnovabili".
L’ottica di un approccio “green”, rientra indubbiamente tra le nuove competenze del Manager sportivo… "L’energy management, si incrocia pervasivamente con tematiche quali la gestione degli impianti tecnologici già esistenti (elettrici per illuminazione e microclima), termici (riscaldamento, acqua calda uso sanitario, ecc.): i centri sportivi sono in molti casi “energivori”, soprattutto in funzione del tipo di attività svolta: sono in gioco grosse potenze elettriche e termiche già a partire dall’illuminazione, soprattutto se presente attività agonistica, piscine riscaldate e non, palestre la cui gestione microclimatica assorbe molta energia, SPA/centri benessere, attività ludico ricreative, bar e ristorazione".
Più alti sono i consumi in gioco e i relativi costi, maggiore sarà il beneficio ottenibile in termini di risparmio dall’utente finale. Quale è l'approccio da seguire per ottenere risultati tangibili? "Quelli che deve effettuare un Centro Sportivo per ridurre costi e gli impatti ambientali conseguenti all’ottimizzazione sono concettualmente 4:
- Fotografare e comprendere le dinamiche del proprio profilo energetico (come, quanto e quando consumo), con un’attività di auditing/check up energetico, anche detta 'diagnosi energetica' effettuata da un consulente tecnico esperto
- Comprare al meglio l’energia (energy bill accounting and management), anche in funzione di quanto emerso al punto 1, e stipulare al meglio e/o gestire i propri contratti di approvvigionamento energetico, controllando e verificando i consumi storici. Dall’esecuzione di questa fase, emergono spesso anche comportamenti non proprio ortodossi dei gestori energetici, per cui è necessaria, oltre ad un’assistenza tecnica per il proprio cliente, un’assistenza legale.
- Eliminare gli sprechi riducendo drasticamente i consumi, rendendo efficienti gli impianti e operando azioni di efficientamento energetico.
- Auto-produrre l’energia da fonti rinnovabili o con sistemi ad alta efficienta, per minimizzare la dipendenza dagli operatori energetici presenti sul mercato.
Queste azioni coordinate e integrate tra loro, hanno l’effetto di produrre un circolo virtuoso duraturo di riduzione di costi, sprechi e impatti ambientali diretti e indiretti, oltre a rendere green l’immagine del centro sportivo, con tutte le benefiche ricadute, social e non solo, del caso".
Come fa il gestore di un impianto ad essere garantito sul raggiungimento di determinati obiettivi di risparmio energetico? "Rivolgendosi a un professionista esperto nel settore energetico indipendente (auditor energetico o anche esperto in gestione dell'energia) e non legato a fornitori di prodotti o impianti (al solo titolo d'esempio, produttori di led, di impianti fotovoltaici, operatori energetici, etc)".
Come sta operando ASI? "ASI, per i propri affiliati (Centri sportivi, palestre, SPA, etc), intende dare impulso alle attività sopra citate e creare uno 'sportello' green ad hoc.
In tal modo ASI potrà proporre servizi da erogare in convenzione agli associati, tramite lo sportello sopra citato, quali ad esempio 'check–up'/audit di diagnosi energetica, sugli impianti /strutture sportive, per la profilazione energetica, che consentano di rilevare criticità in termini di sicurezza impiantistica, analisi dei consumi e bollette di energia elettrica e gas e di altri vettori energetici, consumi idrici inclusi, efficientamento energetico, con rilascio finale di 'report' di check – up/audit (che illustrerà le principali problematiche riscontrate), e che conterrà spunti / suggerimenti sulle azioni da intraprendere per ridurre consumi e ottenere notevoli risparmi, abbattendo le emissioni climalteranti (ovviamente ivi compreso l'uso di tecnologie di efficientamento energetico e 'F.E.R')".
nel suo intervento durante ASI Top Tour a Roma
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