Il Mondo si inchina a Tania Cagnotto

La vittoria storica di Tania Cagnotto ai Mondiali di Kazan, in Russia, nel trampolino da un metro, di sicuro (e purtroppo) avrà meno risonanza mediatica rispetto ad un successo ottenuto nel calcio. Ma per chi vive di sport rappresenta un traguardo fantastico, immenso, stratosferico.

L’Italia, per la sfortuna delle altre discipline, è un paese prettamente di calciofili e questo va spesso a discapito degli sport considerati “minori”.
Ma non si può non inchinarsi, non applaudire  e non essere orgogliosi di una delle atlete tricolori più forti di sempre come Tania Cagnotto. Una finale mozzafiato quella della tuffatrice di Bolzano ai Mondiali in Russia,. Una prestazione eccellente, 5 tuffi che rispecchiano la perfezione.
L’Italia torna a vincere un oro ai campionato iridati di nuoto a distanza di 40 anni dall’ultima vittoria firmata da Klaus Dibiasi. Si tratta inoltre del primo successo di sempre per il nostro paese nella categoria femminile. Annichilite le due cinesi favorite alla vigilia, Shi Tingmao e He Zi, che alla fine si sono dovute accontentare di un secondo e di un terzo posto.
La Cagnotto ha stupito tutti, ancora una volta e fatto urlare di gioia i commentatori tv e tutti i tifosi italiani. “È un sogno che si realizza“, ha commentata la tuffatrice. “Devo tutto a mio padre. Oddio cosa ho combinato, devo ancora realizzare. Grazie di cuore a tutti”.
Il Mondiale di Tania, però, non è ancora concluso. Si esibirà nel trampolino da tre metri sincro misto con Maicol Verzotto e nella gara individuale del trampolino da tre metri. Non sono escluse altre sorprese.
D’altronde la classe dell’atleta azzurra non è acqua, è oro…
 

A San Sperate il 5° Motoraduno Black Bulls Bikers

Si è concluso, a San Sperate (CA), il 5° Motoraduno Black Bulls Bikers. La manifestazione, organizzata dall’omonima associazione, si è tenuta per la prima volta in notturna e ha visto la partecipazione numerosa di tanti spettatori che, dalle 20 fino a tarda notte, hanno cominciato a gremire la zona artigianale di San Sperate.

Oltre alla novità dell’orario, da segnalare il successo della gara dei motorini monomarcia, che ha visto sfidarsi sulla pista pezzi storici come i vecchi “Sì” e “Bravo” della Piaggio e dare vita ad un’esibizione molto divertente e colorata.
Per la prima volta hanno partecipato anche le minimoto, settore dell’ASI Cagliari molto importante e propedeutico alle discipline motoristiche di cui il nostro ente organizza un campionato invidiabile.

Da segnalare anche le esibizioni di Trial con i giovanissimi fratelli Zedda coadiuvati dal padre Paolo Zedda, campione regionale in questa disciplina.
A corredo della manifestazione, tanti stand dove gli appassionati hanno potuto ammirare pezzi d’epoca unici che hanno fatto la storia dell’automotociclismo e uno spazio dedicato alle singole Asd che hanno partecipato in varie forme alla manifestazione, occasione quindi per farsi conoscere e trovare nuovi aderenti.
A chiudere la manifestazione il famoso stuntman Michele Serra “El Mike”, che con la sua Kawasaki ha tolto il fiato agli spettatori esibendosi in numerose e spericolate acrobazie.

 

ASI in Tv per promuovere il Triathlon

Ogni martedì alle ore 21.30 sui canali digitali n. 61, 95 e 96 va in onda il programma Triathlon in TV.
Nella terza puntata della trasmissione sono stati presenti in studio il Responsabile Nazionale ASI Triathlon Vladi Vardiero, assieme ad altri due tesserati ASI.
La presenza nella trasmissione televisiva è parte del progetto portato avanti dall'Ente di promozione di questo sport, suggellato da ASI attraverso la firma di un protocollo di intesa con la Federazione Italiana Triathlon (FITRI). ASI è il primo Ente di Promozione Sportiva ad averlo fortemente voluto e siglato.

Per rivedere la puntata di Triathlon in TV guarda QUI 
 

A Villasimius e Dolianova il progetto ASI per i bambini "Attivissimo Me"

Anche quest’anno il Comitato Provinciale ASI Cagliari ha organizzato nelle scuole elementari di Villasimius e Dolianova "Attivissimo Me", progetto scuola 2015.

Il 5 giugno è stata la volta di Villasimius, presso la struttura dell’ASD Nuova Sigal Villasimius (affiliata ASI), dove i bambini della scuola elementare al completo (170 partecipanti) hanno partecipato alle attività ludico-sportive per tutta la mattinata. Naturalmente ben seguiti dal corpo docente e dagli istruttori ASI, hanno avuto modo di provare le varie discipline proposte: atletica, calcio, tennis, basket. È il 5° anno che la manifestazione si ripete e il successo dell’iniziativa è ormai un dato di fatto; l’allegria e la continuità, con cui gli stessi bambini partecipano durante l’anno successivo alle attività di ASI, ne sono la testimonianza.

Il 9 giugno è stata la volta di Dolianova. Anche in questa occasione grande è stata la partecipazione di tutte le classi per la terza edizione della manifestazione.
I piccoli atleti hanno potuto provare nella forma gioco-sport il Taekwondo, l’atletica, il tennis, il calcio e il basket
nello stadio comunale del Parteolla, guidati dagli istruttori dell’ASD Taekwondo Sardegna, del Centro Fitness Dolianova e del Tennis Club locali.
A tutti i bambini (175) sono state regalate magliettine e capellini di ASI per colorare la manifestazione e lasciare un ricordo della giornata.
 

Lo sport sfata tabù e discriminazione. Uomini nel nuoto sincro, l’Italia fa la storia: un Mondiale trionfale da parità dei sessi

Lo sport è sempre vissuto sui divieti ai “sessi”. Molte discipline, per decenni, sono state chiude alle donne considerate incapaci di praticare quel gesto tecnico, spesso considerato troppo forzuto, mascolino, poco aggraziato e non adatto al cosiddetto gentil sesso.

Basti pensare al lancio del martello, ai 3000m siepi e soprattutto alla boxe. Nobile arte che “guai, mai e poi mai” andava praticava da delle “femmine”. Cazzotti, pugni, botte e magari del sangue non si consideravano cose da signorine. Poi i tempi fortunatamente cambiano, le menti rinsaviscono e giustamente anche la boxe in rosa è approdata alle Olimpiadi.

La discriminazione, però, non è sempre e solo da un lato come spesso si pensa erroneamente. Non sono solo le donne ad avere avuto molti ostacoli nell’avere la libertà e il diritto di praticare orgogliosamente lo sport che si erano scelti e per cui erano portate.

Certo la discriminazione rivolta verso gli uomini ha sempre creato meno scalpore e la sensibilità riguardo alle loro “battaglie”, non solo in ambito sportivo, è stata inferiore. Perché i maschi non potevano orgogliosamente praticare ginnastica ritmica e nuoto sincronizzato? Due autentici tabù anacronistici nel 2015 e che andavano assolutamente sfatati.

Ci ha pensato la FINA, Federazione Internazionale del Nuoto, istituendo il doppio misto di nuoto sincronizzato ai Mondiali in corso di svolgimento a Kazan (Russia). Qualcosa di storico che ha abbattuto un muro centenario e che ha aperto uno sport squisitamente femminile anche al sesso forte.

In barba agli insulti di qualche incivile che taccerà questi uomini di omosessualità (quasi fosse un peccato). Alla faccia di chi non vorrebbe degli uomini atteggiarsi a danze e balletti (che poi significa sminuire questo sport, visto che è tutto tranne che questo). Memori di quanto succedeva con ballerini e danzatori.

Ad ogni modo l’Italia si è dimostrata subito reattiva alla novità e ieri pomeriggio si è fatta grande. Il nostro Paese, per una volta al passo con i tempi, ha conquistato una meravigliosa medaglia di bronzo iridata grazie al coraggio di un favoloso Giorgio Minisini che a soli 19 anni può vantarsi di avere già acciuffato una sfilza di record: porta al nostro Paese la seconda medaglia mondiale della sua storia nel nuoto sincronizzato, è il primo uomo a salire su un podio iridato in questa specialità (insieme allo statunitense May e al russo Maltsev).

Certo con lui una meravigliosa Manila Flamini, complice e protagonista assoluta di un cambiamento epocale. Perché quanto accaduto ieri in acqua a Kazan è davvero l’emblema dellatanto agognata parità dei sessi. Quantomeno a livello sportivo. Nella speranza che anche la FIG (Federazione Internazionale di Ginnastica) si dia una svegliata sulla ritmica.

Ah, e cosa non da poco, questa gara sarà probabilmente olimpica già a partire da Tokyo 2020! Piace tanto alle tv e questo fa davvero riflettere. Un secolo per abbattere un muro, qualche anno per entrare in Paradiso.

Fonte: oasport.it