ASI Ju Jitsu: ecco il viaggio in Giappone del Maestro Bellumore

Un viaggio in Giappone che vale come un legame forte, un'amicizia nel nome dello sport e dell'incontro tra i popoli. È la scommessa vinta dal Maestro Angelo Bellumore, Responsabile nazionale del Coordinamento di disciplina ASI Ju Jitsu che insieme al Soke Claudio Artusi ha organizzato e vissuto un tour turistico nella terra del Sol Levante, per scoprire la nobiltà dello spirito agonistico che in quella terra anima e caratterizza ogni specialità di tali discipline sportive.

Un risultato notevole considerando che Bellumore guida il settore da meno di due anni, tempo nel quale ha comunque coinvolto personalità del mondo sportivo e politico per convogliare energie verso l'arte del ju jitsu nei suoi vari stili. Un'arte in grado di raggiungere anche obiettivi socio politici, nell'incontro tra istituzioni e realtà territoriali diverse. In questo senso andava anche il viaggio in Giappone, la programmazione di incontri a carattere sportivo può aprire la strada a futuri rapporti di tipo economico e commerciale tra due realtà tanto lontane e diverse, attraverso intensi scambi culturali. Il tutto cercando di coinvolgere i giovani soprattutto, verso una disciplina sportiva capace di formare la personalità, l'armonico sviluppo fisico ma anche il legame tra i popoli e gli scambi socio culturali. Particolarmente significative le possibilità che si aprono al sistema produttivo ed economico fermano, attività produttive verso le quali il popolo giapponese ha dimostrato un particolare interesse. È un popolo abituato ad unire l'utile al dilettevole, che tende sempre a risultati concreti, che ammira la nostra cultura, l'arte, i borghi caratteristici e le bellezze naturali di cui la nostra regione è particolarmente ricca.
Proprio per intensificare questo tipo di rapporti sono in programma gemellaggi importanti tra alcune città giapponesi e quelle del territorio fermano, per costruire duraturi rapporti di amicizia che siano anche occasione di importanti legami economici, nella reciproca conoscenze, unità di intenti e solidarietà.
Bellumore sottolinea che nulla sarebbe stato possibile e niente si potrà fare senza l'apporto dell'ASI Che ad ogni livello ha consentito di operare sotto la propria egida, con l'incoraggiamento del direttore tecnico nazionale Umberto Candela che, partendo dalla sua pluriennale esperienza, ha intuiti i risvolti positivi dell'iniziativa. Un ringraziamento va anche a Fabio Caiazzo, dirigente nazionale e membro della Giunta che, insieme all'indispensabile apporto di Claudio Barbaro e Diego Maulu, presidente e vice presidente dell'A.S.I,, ha contribuito al buon esito dell'iniziativa.
Del viaggio è stato redatto un resoconto che consentirà di valutare le esperienze vissute e le possibilità future, costruendo davvero amicizia e rapporti intensi da qui all'altro lato del mondo.
Il tour del Giappone vissuto come ai tempi dei samurai è stato organizzato da Bellumore con Artusi che è il rappresentante italiano del mondo Ryu Heiho. Un viaggio meraviglioso e molto impegnativo che ha visto la presenza di 34 allievi italiani, 4 scozzesi e due amici marzialisti lituani. Tutto il percorso si è svolto nella più completa armonia e collaborazione, con momenti di allenamento dl To-Jutsu, la spada, Yari-Jutsu, la lancia, e Hosshu, jujutsu. Non sono mancati i momenti di relax tipico giapponese, con bagni ofuro e onsen, nella caratteristica pensione familiare. La prima settimana, da 16 al 23 agosto, è stata dedicata alla visita di Kyoto con i suoi monumenti e templi secolari, con gli allenamenti al Gymnasium al mondo Ryu Heiho Kenjutsu, dentro un clima torrido e umido che rendeva faticoso l'allenamento, nella soddisfazione di imparare da un soke che vuole tramandare l'arte di famiglia solo ad allievi degni di stima. Nessun aspetto della città di Kyoto è stato trascurato, dai tempi alle strade più antiche, le locande come Ikekaia, nota per lo scontro con duelli del reparto speciale di polizia Shinsengumi. Meravigliosa l'esperienza vissuta al mondo di Ryu nel dojo privato del soke che ha fatto effettuare le prove di taglio, con katane antiche di 500 anni, un momento di vera suggestione.
C'è stato il passaggio ad Osaka, con le visite alle case antiche in legno, al mercatino delle pulci, ad una fabbrica di incenso antica di 300 anni. Durante la visita al comune di Hashimoto c'è stato l'incontro con il sindaco Doi Yumiko che, insieme con il consigliere Sugimoto Toshihiko ha apprezzato l'A.S.I§. per l'azione di diffusione delle arti marziali tra i giovani. Al tempio di Koyasan, il tempio buddhista più famoso del mondo, sede mondiale della setta Shingon di Kobo Dashi, i partecipanti hanno avuto la possibilità di tornare indietro nel tempo, come veri samurai.
Incontri istituzionali anche a Kashiware, con il vice sindaco Naokazu Takemoto e Fuke Masahiro che si sono complimentati con Bellumore e Artusi per aver coinvolto tanti giovani amanti della cultura giapponesi. Tante ancora le emozioni del viaggio, con la visita alle isole Shikoku e la partecipazione alla famosa Awa Odori Danaza, la danza locale tipica. E poi, il castello Takamatsu, i parchi, i templi buddisti ma anche la fabbrica dei ventagli Uchiwa. C'è stato anche il passaggio al piccolo villaggio di Kotohira con i suoi 1600 scalini.
Uno scambio di doni ha caratterizzato anche l'incontro con il sindaco della città di Matsuyama dove non è mancata nemmeno la corsa con i rishiò.
Il viaggio ha visto ancora momenti emozionanti, la visita al museo di Ryoma Sakamoto, famoso come il nostro Garibaldi e poi il castello Himeji, il più bello del Giappone.
Oltre al Mondo Ryu Heiho to-Jutsu, si è anche studiato e conosciuto gli stili Taisja Ryu Ken-Jutsu con lo shihan Takehiro Yanamoto e lo Yakumaru Jigen ryu Kenjutsu con lo shihan Toshiyuki Itani. Alla fine del Samurai times trip, il Soke Yokoyama ha dichiarato la sua intenzione di registrare in Italia lo stile Mondo Ryu Heiho to-Jutsu, e Jujutsu solo ed esclusivamente attraverso l'ente di promozione sportiva A.S.I. Il risultato più significativo in assoluto, grande l'emozione dei maestri Bellumore e Artusi che hanno concluso così il loro viaggio, ripartendo da Osaka con un arrivederci a presto, magari proprio in Italia. Sayonara Giappone.
 

Inaugurata la piscina ASI di Bova Marina

Finalmente ci siamo. La piscina comunale coperta di Bova Marina, affidata ad ASI, è stata inaugurata la scorsa settimana. Un impianto natatorio unico nel suo genere che, se valorizzato a dovere, potrà sicuramente rappresentare un punto importante di sviluppo per l’economia e per lo sport della cittadina calabrese.

A gestire l’impianto, come ribadito più volte, sarà il Comitato Regionale ASI Calabria. Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti il sindaco di Bova Marina, Vincenzo Crupi che ha definito la piscina “un gioiello per la città dalla quale potranno uscire futuri campioni”, Giuseppe Melissi e Tino Scopelliti, rispettivamente presidente del Comitato Regionale ASI Calabria  e delegato Nazionale ASI. Hanno partecipato anche Pierpaolo Zavettieri, consigliere provinciale, Maurizio Condipodero, presidente del Coni Calabria e Alfredo Porcaro, presidente del Comitato regionale della FIN.
La cerimonia si è conclusa con la nuotata inaugurale dell’ex agonista e adesso istruttore Pietro Trapa e poi è stato dato spazio a festeggiamenti, spettacoli e musica dal vivo, con l’esibizione del cabarettista reggino Pasquale Capri.
Intanto, sono partite le campagne di tesseramento degli atleti per la scuola di nuoto: bambini dai 3 ai 6 anni, dai 6 ai 16 e per gli adulti, pallanuotisti, amatori ed anche per i diversamente abili. Non solo, la piscina di Bova Marina sarà anche utilizzata per tutti coloro che dovranno svolgere riabilitazione in acqua post infortunio e per la ginnastica per gestanti.
 

A Roma domani le premiazioni dei Campioni Italiani 2015 di Sup Surfing e Sup Race

Domani, sabato, 26 Settembre alle ore 10, a Roma presso la Sede di ASI Nazionale (Via Capo Peloro 30), si terrà la premiazione dei Campioni Italiani 2015 nelle discipline sportive Sup Surfing e Sup Race del Campionato Nazionale ASI/FISS appena concluso
Alla cerimonia con rinfresco parteciperanno atleti, dirigenti di ASI, del CONI, Sponsors FISS e media di settore.

Stadio Flaminio: tra abbandono, degrado e bugie

C’era una volta il Flaminio. Lo stadio, progettato dall’architetto Pier Luigi Nervi e inaugurato nel 1959 per le Olimpiadi del ’60 (sulle ceneri dello stadio “La Rondinella”), rappresentava un punto fermo e un motivo di vanto per lo sport romano. Costruito a due passi dal quartiere Parioli, tra via Flaminia e via delle Belle Arti, l’impianto è adesso abbandonato al suo destino e rischia di rimanere in disuso ancora a lungo.

All’esterno cancelli arrugginiti, erbacce alte, spazzatura e addirittura siringhe. All’interno muri mangiati dall’umidità, inferiate cadenti e silenzio desolante. Che la situazione non fosse delle migliori non è certamente una novità visto che sono ormai due anni che il Flaminio viene puntualmente snobbato da Comune, Coni e Figc. Un disinteresse che sta portando l’impianto alla distruzione. Ma che il destino del tempio della Nazionale di rugby e di Lazio e Roma nella stagione 89-90 fosse così triste, probabilmente non se lo aspettava nessuno.
E pensare che il sindaco Marino, soltanto un anno fa (nel maggio del 2014) annunciava in un’intervista al programma Rai “Dribbling” che si sarebbe preso carico della questione Flaminio e avrebbe provveduto a farlo sistemare. “In questo momento stiamo scrivendo un bando rivolto agli imprenditori privati nel settore dello sport e sono convinto che ci sarà chi accetterà di avere in affidamento un’opera così prestigiosa per restituirla alla sua antica bellezza e far sì che possa essere utilizzata  anche da bambini e ragazzi che non hanno disponibilità economica per fare sport come scherma, nuoto, rugby o calcio. Mi impegno in prima persona”.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti.  L’attuale stato del vecchio e glorioso stadio Flaminio fa impressione. Lì dentro, dove una volta si giocava a rugby e a calcio e le tribune erano gremite di spettatori, il pallone nemmeno rimbalza più
 

ASI Nazionale festeggia a Torino lo sport!

Il 12 e 13 settembre Torino ha celebrato l'inizio dell'anno sportivo da vera Capitale dello Sport 2015, con una festa dello sport che ha coinvolto i principali Enti di Promozione Sportiva attivi sul territorio per i quali il comune ha messo a disposizione le più belle piazze cittadine.

In piazza San Carlo, "il salotto di Torino", un pubblico vastissimo ha potuto trovare presso lo stand del Comitato ASI Torino e ASI Piemonte informazioni, coinvolgimento, spettacolo e una carica di entusiasmo nella promozione di uno stile di vita sano e sportivo.

A dare prova della qualità targata ASI erano presenti le associazioni sportive dilettantistiche: l'asd MATTIDALEGUARE (Calcio) a cui ASI Nazionale ha messo a disposizione un campo di calcio 3X3; l'associazione LIGORIO ACADEMY (con le esibizioni di tutte le Sue attività  di arti marziali, compreso la disciplina del Bu-Jutsu); l'asd DOJO ROCCIA (si sono esibiti tutti i suoi maestri delle loro discipline Jiu-Jitsu); l'asd NO WAY ACADEMY (arti marziali russe); l'asd GRECA TEAM (con le sue attività di: Bjj Mma-Boxe); l'asd IL TEMPIO DEL TAI CHI (esibizione del Maestro Alessandro D’Oria); l'asd LE GAWASEE (con danze etniche) e l'asd AZIZA che si è esibita sul palco grande in piazza Castello, con grande affluenza di pubblico.

I cittadini intervenuti hanno potuto sperimentare molte delle discipline praticate da ASI ed assistere a dimostrazioni spettacolari ed emozionanti.
La Festa dello Sport 2015 è stata anche l'occasione per premiare pubblicamente la tesserata ASI Lucrezia Masciocco – in arte Lulu – che nellla disciplina della danza orientale, distintasi per costanza e risultato meritando pienamente il riconoscimento insignitole dal Sindaco e dall'Assessore allo Sport del Comune di Torino.

Ancora una volta ASI si è dimostrata all'altezza di grandi eventi grazie sia all'autentica passione sportiva delle sue associazioni affiliate che hanno accettato di mettere in gioco i loro tecnici e i migliori atleti, sia alla carismatica guida del presidente regionale Sante Zaza.