San Severo: che spettacolo per la Notte Bianca dello Sport!

Serata indimenticabile quella vissuta a San Severo, una indimenticabile Notte Bianca dello Sport con la disciplina formativo educativa del T’ienShu
Tra le tante Associazioni Sportive che hanno aderito per diventare protagoniste di questa stupenda serata dedicata allo sport, una è stata la Scuola Centrale T’ienshu CSeATS gestita dal Maestro Michele Montedoro e coadiuvato dall’istruttore Raffaele Montedoro e l'Istruttrice di formazione teorica Angela Perrone.
Gli allievi si sono esibiti inizialmente in tecniche di caduta libera e successivamente in tecniche di difesa su attacco da strada, tecniche di squilibrio-proiezione, tecniche di sbloccaggio con conseguente controllo dell’avversario, tecniche di schivate e deviazioni per una difesa base e infine dimostrazioni di forme singole chiamate TAO.
Grazie a questo evento è stato possibile far conoscere a tutti il T’IENSHU, disciplina f fondata dal Maestro Fernando Tronnolone negli anni 60/70 e basata prettamente sulla valorizzazione dell’uomo e non della tecnica e sulla difesa della propria persona.
La Scuola Centrale T’IENSHU, in occasione della serata, ha trattato due tematiche sociali di cui è promotrice: la violenza sulle donne e il bullismo.

Per il tema della violenza sulle donne sono state eseguite delle sequenze dimostrative per comprendere come una donna possa difendersi da una tentata violenza, da uno scippo, o da una qualsiasi aggressione generica. Una questione, questa, da affrontare sempre con accuratezza perché va a toccare aspetti psicologici profondi. L'allenamento e l’insegnamento di tecniche di difesa semplici ed efficaci, vengono accompagnate da basi teoriche formative che insegnino anche una serie di strategie e atteggiamenti adatti a tenere sotto controllo le situazioni peggiori mediante una metodologia definita PAD.
La scuola centrale di San Severo mette sempre a disposizione corsi di PAD “Programma Autodifesa Donna” per mettere a disposizione della donna tutti i mezzi possibili per permetterle di difendersi da situazioni pericolose.
Per quanto riguarda invece il bullismo, ormai diffuso nella nostrà società e in particolare nelle scuole, i piccoli allievi della Scuola Centrale T’ienShu hanno eseguito tecniche di difesa per poter affrontare (e contrastare) il bullo. Chiaro, naturalmente, il  messaggio che nessuno ppssa tollerare questi atti di aggressività verso un proprio simile.Trattasi infatti di una forma di prepotenza ricorrente e continuativa verso soggetti particolarmente fragili dove la vittima, oltre a vivere un drammatico senso di impotenza, subisce anche un'emarginazione da parte del gruppo dei coetanei.
La serata infine si è conclusa con i ringraziamenti all’amministrazione comunale per aver organizzato questa manifestazione che valorizza le associazioni sportive locali, nonché un ringraziamento sentito per il supporto del direttore
Tecnico Nazionale ASI Umberto Candela, il Comitato Provinciale ASI Foggia nella persona del Consigliere Nazionale Walter Russo. al fondatore del T'ienshu Caposcuola Maestro Fernando Tronnolone, al presidente della Scuola Centrale Carmine Montedoro, al Maestro Michele Montedoro, che ha ricevuto la nomina di referente nazionale ASI nella discipina del T'ienshu.

3° Trofeo ASI Softair: trionfa la Pantera SAC

Si è appena conclusa, sul campo della Asd Nettunia AirSoft di Nettuno, affiliata ASI, la gara di SoftAir “Shooting star”, valida anche come 3° Trofeo ASI SoftAir. L’evento si è svolto grazie al sostegno di ASI, del Comitato provinciale ASI Roma,  in collaborazione con l’ASD Maverick e l’ASD Rainbow.
Tredici le squadre partecipanti, provenienti da Marche, Toscana, Campania e Lazio, sia affiliate al nostro ente, che ad altri enti di Promozione Sportiva. Il tutto si è svolto in maniera egregia dai team e soprattutto senza alcun intoppo

Le squadre, composte da 8 operatori, hanno affrontato prima un percorso boschivo, attaccando 6 obiettivi difesi dai giocatori del Nettunia Air Soft e dei Rainbow e raggiungendo 3 waypoint in cui recuperavano alcune informazioni necessarie ai fini della competizione. Successivamente proseguivano attaccando una struttura urbana difesa sempre da giocatori del Nettunia Air Soft e dei Maverick.
I team partecipanti simulavano una squadra delle Forze Speciali in missione in Siria alla ricerca dei resti di un satellite abbattuto. Il loro intervento si è reso necessario perché il satellite aveva ripreso fotograficamente i movimenti e le basi dell’ISIS in medio oriente ed era quindi necessario recuperare i dati al suo interno.
Il presidente dell’Asd “Nettunia Air Soft” e il responsabile provinciale del settore ASI  SoftAir di Roma, Simone Amati, hanno ricevuto il plauso di Roberto Cipolletti e Marco Carotti, rispettivamente Presidente e Dirigente provinciale del Comitato provinciale ASI Roma, rimasti entusiasti di come si è svolto l’evento e soddisfatti per l’organizzazione e partecipazione.

Questa la classifica finale delle squadre partecipanti:

1.      Pantera SAC (Caserta), 1080 pt
2.      Pirates SBT (San Benedetto del Tronto), 910 pt
3.      XI Brigata (Fabriano), 870 pt

4.      FD44 (Caserta), 840 pt
5.      Chimera (Anguillara Sabazia), 770 pt
6.      Legione fantasma SAT (Nocera Inferiore), 740 pt
7.      SBS Team (Roma), 600 pt
8.      Spartan (Genzano), 560 pt
9.      Legio II parthica (Pomezia), 560 pt
10.   Mavericks (Latina), 340
11.   Divisione Phoenix (Roma), 320 pt
12.   Gurkha corps (Rieti), 240 pt
13.   War game group (Prato), 150 pt

 

L’arbitro ASI Ramondino: "Una foto che esprime il concetto ASI di sport"

“Questa è una delle tante dimostrazioni che non scherziamo come ASI. Le Scuole Calcio hanno un importantissimo valore sportivo per noi. Sono la vera realtà e il nostro futuro Lo stesso discorso anche per le donne. Crediamo in questa realtà e facciamo di tutto per crescere”.
Questo il commento di ASI Palermo che accompagna una foto davvero emozionante. Non si tratta di un arbitro professionista, ma di Salvatore Ramondino arbitro ASI…
 

Tutto pronto per la prestigiosa Venice Cup di Caorle

In attesa di festeggiare il prossimo anno il traguardo delle ventiquattro edizioni, il karate italiano è pronto a tuffarsi nella Venice Cup di Caorle, in programma da venerdì 23 ottobre a domenica 25.
L’obiettivo è quello di superare i numeri da record registrati lo scorso anno con i 1927 atleti, i 228 club e le 24 nazioni presenti.
Gli organizzatori dell’evento, tra i quali figura naturalmente ASI e sarà presente anche il presidente Claudio Barbaro, nella presentazione svoltasi a Martellago, hanno già fatto sapere che le basi per bissare il successo ci sono tutte. Sarà possibile, inoltre, seguire la manifestazione del palazzetto “Vicentini” e al “Palaexpomar” in diretta sul sito www.venicecupkarate.com. Si sfideranno atleti provenienti da tutti e 5 i continenti. Le iscrizioni sono già moltissimi, ma, essendo ancora aperte, sono destinate ad aumentare ancora.
Una cosa è certa: l’inserimento della competizione nel calendario internazionale, nonché nel programma delle attività federali della Fijlkam e nell’elenco delle gare valide per selezionare i componenti delle squadre giovanili nazionali.

La Venice Cup di Caorle, dunque, per una disciplina che sogna le Olimpiasi, diventa una tappa fondamentale per molti atleti che vi parteciperanno.
Per tre giorni ci saranno prove a squadre e individuali, sia maschili che femminili che combatteranno nelle categorie kata e kumite. Ci saranno inoltre sia giovani (almeno di 12 anni) e i master (ovvero sopra i 55 anni). Gli ingredienti per lo spettacolo ci sono tutti, non resta che aspettare l’inizio di questa manifestazione prestigiosa
 

Oxana Corso: dal Bravin ai Campionati Mondiali di Doha

"Vedere un’atleta che dopo aver gareggiato al Bravin possa disputare i Mondiali non può far altro che riempire d’orgoglio me e tutta l'ASI in generale. È una soddisfazione incredibile”.
Sono state queste le parole di elogio del presidente ASI Nazionale, Claudio Barbaro, una volta appresa la notizia della convocazione di Oxana Corso ai Campionati Mondiali Paralimpici di atletica leggera di Doha. Non solo, la giovane atleta (20) anni ha avuto anche l'onore di portare il tricolore al "Katara Amphitheatre" durante la cerimonia di apertura che ha inaugurato la dieci giorni iridata.

Oxana, 20enne romana ma nata a San Pietroburgo, ha già un palmarès internazionale di tutto rispetto. Nel 2005 esplode sette anni dopo con le due vittorie agli Europei di Stadskanaal, in Olanda, nei 100 e 200 metri della categoria T35 riservata agli atleti con cerebrolesioni. 

A Doha la velocista azzurra, simbolo di forza e determinazione per molti giovani, vede molto chiaramente quale è la prima ambizione della squadra italiana a questo Campionato: “Vogliamo ispirare una nazione, sostenere una nuova cultura, far capire che il mondo paralimpico si sta allargando e che l’Italia deve farsi trovare pronta. Vogliamo fare breccia nel cuore degli italiani e conquistare tutti. Essere alfiere azzurro mi rende orgogliosa e, al di là di come potranno andare le mie gare, rappresentare il mio paese è l’emozione più grande.” 
 
Oxana Corso ha partecipato al 47^ Trofeo Bravin in una gara promozionale riservata gli atleti paralimpici è allenata da Massimo Di Marcello direttore tecnico dell’Asi Atletica Roma. “Il Bravin per ASI e per tutto il mondo dell’atletica leggera italiana rappresenta il fiore all’occhiello di questo sport", ha commentato infine Claudio Barbaro.