Tre volte mondiale nel Tiro a Volo, specialità Double Trap. E poi Argento olimpico a Pechino, Campione Europeo e, più volte, italiano, Collare d'Oro al Merito Sportivo. Francesco D'aniello, un fuoriclasse della sua disciplina, si è legato ad ASI che sta facendo del Tiro al Volo uno dei suoi punti di forza e di espansione. Il legame con un campione del calibro di D'Aniello si aggiunge all'affiliazione dei campi di Tiro di Roma-Lunghezza e di Nettuno, dopo quello di Lonato del Garda, sede del campionato iridato e del Campionato Europeo da poco terminato. Una grande "doppietta": si tratta della prima volta che una struttura ospita sia il torneo planetario che continentale. Il tutto, proprio nell’anno che precede le Olimpiadi di Tokyo 2020.
D'Aniello, nato a Nettuno, in provincia di Roma, il 21 marzo del 1969, fino all'età di 30 anni era un normale agente di polizia del commissariato Viminale, a Roma.
Ha scoperto per caso il tiro a volo, durante una gara organizzata dal suo circolo. Si è subito appassionato a questo sport praticandolo da amatore, fino a quando è stato notato da Pierluigi Pescosolido, il responsabile del settore tiro a volo delle Fiamme oro, che, resosi conto delle sue potenzialità, lo fece trasferire al Gruppo sportivo della Polizia di Stato. Una bella storia, quella di D'aniello arrivato a difendere i colori azzurri tra Mondiali e Giochi Olimpici. "Le mie prime fucilate, da puro neofita autodidatta, nella disciplina del Tiro a Volo, risalgono al 1999 ed il mio primo fucile è stato un Beretta DT10, mentre oggi invece, mi alleno e gareggio, con un Beretta DT11 XTrap. La mia filosofia di vita è credere fermamente che…. “Non è mai troppo tardi'…". Queste le parole di D'Aniello che cita un grande maestro della buona scuola italiana, Alberto Manzi che, proprio con la sua trasmissione 'Non è mai troppo tardi', contribuì ad alfabetizzare un milione e mezzo di italiani con le lezioni a distanza tramite l'unico canale esistente della RAI e conseguenti esami da privatisti. Il successo di questa trasmissione fu tale che, successivamente, venne riprodotta all'estero in ben 72 Paesi.
Non è dunque troppo tardi per nuove e importanti sorprese, insieme ad ASI che saranno presto svelate. Sorprese da medaglia d'Oro.
[ Fabio Argentini ]
(Una veduta del campo da tiro di Roma)
(Il Direttore Generale ASI, Diego Maria Maulu, insieme con Francesco D'Aniello)
86 nazioni partecipanti, più di 600 atleti, il grande lavoro della Federazione e del Comitato Organizzatore. E, sei ori, sei argenti e tre bronzi. Si è chiuso con una pioggia di medaglie per l’Italia il mondiale lonatese, andato in scena a pochi chilometri dalle sponde del lago di Garda – in un centro sportivo affiliato ASI così come il Comitato Organizzatore – nella città tanto amata dal filantropo Ugo Da Como nonché culla, tra i tanti, di Vittorio Barzoni e Luigi Cerebotani. I piazzamenti fatti registrare dall’armata azzurra hanno consentito alla nostra nazione di chiudere in testa nel medagliere, davanti agli Stati Uniti e alla Repubblica Ceca.
Tra le medaglie d’oro spicca quella conquistata nello skeet mixed team dalla coppia composta dai campioni olimpici in carica Gabriele Rossetti e Diana Bacosi che, nel “gold medal match”, hanno rimontato e vinto contro il duo statunitense Christian Elliot e Kimberly Rhode, quest’ultima sei volte medaglia olimpica (tre nello skeet, tre nel double trap ndr). Un oro bissato dalla Bacosi nella gara individuale, dopo avere dominato la finale contro la cinese Meng Wei e la svedese Victoria Larsson. Altro primato di grande spessore, a lungo inseguito e realizzato per la prima volta in carriera, è stato quello fatto siglare nel double trap da Antonino Barillà che, con il punteggio di 141/150, ha domato lo slovacco Andrzej Olejnik. Oro mondiale a squadre anche per il trio del trap azzurro Mauro De Filippis, Valerio Grazini e Giovanni Pellielo, ottenuto frantumando il precedente record del mondo, ora elevato a un incredibile 367/375. Nel forziere azzurro anche l’oro a squadre degli Junior sia nella fossa olimpica, trascinati da Lorenzo Ferrari schierato in pedana insieme a Matteo Marongiu ed Edoardo Antonioli, sia nello skeet con il team formato da Andrea Lapucci, Andrea Galardini e Cristian Ghilli.
Il primo, in ordine temporale, a rivestirsi d’argento è stato invece il campione di fossa olimpica Mauro De Filippis, al termine della contesa contro l’inglese Matthew John Coward Holley. Nel trap misto junior sono stati Gaia Ragazzini e Matteo Marongiu a piazzarsi alle spalle dei giovani cechi Zina Hrdlickova e Fabio Beccari, quest’ultimo nativo di Comacchio. Argento iridato, stavolta nello skeet, anche per Tammaro Cassandro, arresosi solo di fronte alla furia inarrestabile del ceco Tomas Nydrle, che ha completato la finale a punteggio pieno. Stessa sorte per lo junior Andrea Lapucci, anche lui battuto da un atleta ceco, il giovanissimo Daniel Korcak. A livello collettivo va, poi, sottolineata la prova maiuscola delle azzurrine del trap Gaia Ragazzini, Sofia Littamè e Greta Luppi, oltre che quella delle signore dello skeet Diana Bacosi, Chiara Cainero e Simona Scocchetti, quest’ultime al lato del gradino più alto del podio per un solo piattello, di fronte al nuovo record del mondo (356/375) siglato dalle statunitensi.
Infine, a strappare meritatamente il bronzo, è stato Andrea Vescovi nel double trap, di misura davanti all’atleta dell’Oman Hussein Al Shuhoumi e al campionissimo russo Vasily Mosin. Sul terzo gradino del podio si è posizionata anche la squadra femminile di trap, il trio delle meraviglie Jessica Rossi, Silvana Stanco e Lucia Palmitessa, che non sono riuscite a replicare l’epopea di Minsk celebrata poco più di una settimana prima. Altro tridente da sogno che si è dovuto accontentare, si fa per dire, del bronzo è stato quello dello skeet maschile, composto da Tammaro Cassandro, Gabriele Rossetti e Riccardo Filippelli.
Tra i vari successi, nel gran premio internazionale di double trap gli azzurri hanno collezionato tre medaglie d’oro, con Claudia De Luca (Lady), Marco Carli (Junior) e quello della squadra maschile (Antonino Barillà, Andrea Vescovi ed Alessandro Chianese); due d’argento con Sofia Maglio (Lady) e Jacopo Duprè Foresta (Junior) e una di bronzo con Nicolò Liceti (Junior).
«Ha vinto lo sport italiano, ha vinto la nostra Federazione, hanno vinto i nostri atleti, ma hanno vinto i partecipanti di tutte le nazioni – ha riassunto al termine della competizione planetaria Luciano Rossi, presidente della FITAV – Abbiamo avuto coraggio, abbiamo creduto in questa manifestazione, ci siamo presi la responsabilità di ospitarla. Questo Mondiale è il simbolo dell’Italia che sa accettare le sfide e che, senza timore e con grande forza di volontà, sa vincerle».
[ Fabio Argentini ]
Nella foto, la premiazione di Oro skeet. Diana Biancosi è con il coach Andrea Benelli
86 nazioni partecipanti, più di 600 atleti, il grande lavoro del Comitato Organizzatore, affiliato ASI: è partito il Campionato Mondiale di Tiro al Volo.
Barbaro: "Organizzazione, vanto per il mondo dello sport".
Quattro anni dopo, Lonato è di nuovo capitale mondiale del Tiro a Volo. Lo scorso dicembre, l’Assemblea Generale della ISSF (International Shooting Sport Federation), riunita a Monaco di Baviera, ha assegnato all’Italia l’organizzazione del campionato iridato in corso a Concaverde di Lonato del Garda che ha ottenuto 140 voti, contro i 109 di Larnaca (Cipro) e i 14 di Granada (Spagna). Si tratta di una storica doppietta, alla luce dell'assegnazione all'Italia anche del Campionato Europeo che si terrà a settembre sempre a Lonato. Si tratta della prima volta che una struttura ospita sia il torneo planetario che continentale. Il tutto, proprio nell’anno che precede le Olimpiadi di Tokyo 2020.
Ed è proprio su questo punto che si sofferma con orgoglio Luciano Rossi, Presidente della FITAV, Federazione Italiana Tiro a Volo: “Ospitare l’ultimo mondiale del quadriennio olimpico, che culminerà con i Giochi di Tokio 2020, è per noi motivo di grande soddisfazione e una grande responsabilità. Abbiamo la fortuna di avere tra noi, in questi giorni, Ennio Mattarelli che proprio a Tokyo, alle Olimpiadi del 1964, vinse la medaglia d’oro nella fossa olimpica. Tutta la Federazione Italiana Tiro a Volo, unitamente al Comitato Organizzatore, ha fatto del suo meglio per rendere questa esperienza indimenticabile. L’Italia è stata subito pronta ad accettare la sfida con i suoi atleti, le sue aziende, la sua storia e la sua cultura. La nostra Federazione è orgogliosa di poter organizzare quest’evento a Lonato, un impianto che è considerato una delle capitali del Tiro a volo, oltre che di sperimentare nuovamente l’ospitalità di una delle aree turisticamente più ambite del nostro Paese e di beneficiare del contatto diretto con i più famosi marchi dell’industria del settore. Un grosso benvenuto va quindi agli stranieri. 86 le nazioni iscritte: un altro record tutto italiano che, fuor di dubbio, abbiamo dimostrato di sapere meritare”.
"L'organizzazione minuziosa di questo Campionato del Mondo è un vanto per il movimento del Tiro a Volo italiano e per lo sport più in generale. Alla Federazione e al Comitato Organizzatore vanno i più sinceri complimenti da parte del nostro Ente", ha detto il Presidente di ASI Claudio Barbaro che ha anche sottolineato: "Siamo orgogliosi che il Comitato Organizzatore sia nostro affiliato e del grande lavoro che tutte le componenti stanno svolgendo".
"Quella del Tiro al Volo è una federazione virtuosa e il suo medagliere sta lì a dimostrarlo come l'attenzione che rivolge all'attività di base", ha spiegato Emilio Minunzio, Vicepresidente di ASI – presente alla cerimonia di inaugurazione – che si è complimentato con il Presidente Rossi per l'organizzazione dell'evento.
La kermesse mondiale è iniziata il 2 luglio e terminerà mercoledì 10 luglio tutti i tiratori di skeet, di ogni genere ed età, saranno impegnati in pedana, a caccia delle medaglie individuali e di coppia. "Siamo onorati della dimostrazione di fiducia da parte della nostra Federazione e delle tante nazioni che hanno appoggiato la nostra candidatura – ha dichiarato Ivan Carella Presidente del Comitato Organizzatore e anche della struttura ospitante anch'essa affiliata ASI. “Abbiamo organizzato il primo mondiale nel 2005 e il secondo nel 2015. Mi aspettavo il terzo nel 2025, invece l’attesa è stata più breve. Questo non può che renderci orgogliosi. Sappiamo la responsabilità che abbiamo, siamo consci delle grandi aspettative ma, con l’aiuto di tutti, siamo nuovamente pronti a fare centro".
Il programma
Martedì 2 luglio. Gara Trap Men, Women, Junior Men, Junior Women (75 piattelli). Mercoledì 3 luglio. Gara Trap Men, Women, Junior Men, Junior Women (50 piattelli). Ore 14.30 finale Trap Junior Women. Ore 15.30 finale Trap Junior Men. Ore 16.30 finale Trap Women. Ore 17.30 finale Trap Men.
Giovedì 4 luglio. Allenamenti Ufficiali Skeet. Allenamenti Ufficiali Double Trap. Gara Mixed Team Trap Junior e Senior. Ore 18.00 finale Mixed Team Trap Senior. Ore 19.00 finale Mixed Team Trap Junior. Venerdì 5 luglio. Gara Double Trap Men, Women, Junior Men, Junior Women (150 piattelli). Gara Skeet Men, Junior Women (75 piattelli). Premiazioni Double Trap. Sabato 6 luglio. Gara Skeet Men, Junior Women (50 piattelli). Ore 16.00 finale Skeet Junior Women. Ore 17.00 finale Skeet Men. Domenica 7 luglio. Gara Mixed Team Skeet Junior e Senior. Ore 17.30 finale Mixed Team Skeet Senior. Ore 18.30 finale Mixed Team Skeet Junior. Lunedì 8 luglio. Allenamenti Ufficiali Skeet. Martedì 9 luglio. Gara Skeet Women, Junior Men (75 piattelli). Mercoledì 10 luglio. Gara Skeet Women, Junior Men (50 piattelli). 17.30 finale Skeet Junior Men. 18.30 finale Skeet Women. Cerimonia di Chiusura. Giovedì 11 luglio. Partenza delle delegazioni.
La sanmarinese Alessandra Perilli
Clayton, la mascotte
Al Mondiale di tiro volo di Lonato ha fatto la sua comparsa Clayton, l’ultimo nato nella bomboniera del Garda, nei cui lineamenti rivivono i tratti del logo e i colori del Trap Concaverde. Sbocciato da un’idea di Ivan Carella e dall’estro di Elisa Sangalli, Clayton sarà la mascotte portafortuna dei tanti campioni che si cimenteranno sulle linee di tiro lonatesi.
Il suo nome deriva dall’inglese “clay”, piattello o uccello d’argilla (“clay-bird”), e rinvia alle origini del tiro a volo, sport raffinato e al contempo genuino, seguito dal suffisso "ton", per rendere l’idea sia del cartone animato (“toon”) sia della convivialità, della condivisione, del clima di grande amicizia che si respira tra gli atleti del bel tiro (ton, in francese, significa “il tuo”) dove, in numerose occasioni, tiratori “alle prime armi” gareggiano fianco a fianco con atleti plurimedagliati, ricevendo da questi incitamenti e consigli.
Foto di apertura. Luciano Rossi, Presidente della FITAV, insieme con Emilio Minunzio, Vicepresidente di ASI, presente all'evento.
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