Memorial Duran: un grande successo dai tanti significati

Una serata in cui i pugili hanno sfidato anche il grande caldo. Una serata per festeggiare il ritorno dello sport in città e dare un pugno al Covid che ha fermato il Paese e, con esso, lo sport con gli sport di contatto chiaramente penalizzati. 

Ha vinto il match clou Emanuele Venturelli peso massimo leggero. Nella foto in apertura si vede il gancio destro con cui ha atterrato lo sfidante Capone. Mancavano pochi secondi alla fine del round ed il coraggioso pugile si è rialzato ed è stato sconfitto ai punti.

Ma questa vittoria va ben oltre il risultato sportivo… Quattro pugili professionisti e una quindicina di dilettanti, alcuni dei quali pronti a tentare il passaggio al professionismo: si è tornati a combattere. Al Motovelodromo ‘Fausto Coppi’, adatto, per la sua ampiezza al mantenimento delle distanze previste che è avvenuto anche grazie al contingentamento degli ingressi. 
Ma, per festeggiare il ritorno dello sport in città, ci sono state anche esibizioni musicali e di freestylers, con il team capitanato da Massimo Bianconcini, già campione del Mondo. La band musicale è, invece, quella di Ivano Zanotti, storico batterista di Ligabue. 

(L'attesa prima dei match…)

Il premio, targato ASI e giunto alla sua diciannovesima edizione, è dedicato alla memoria di Carlo Duran, campione italiano ed europeo morto in un incidente stradale il 2 gennaio 1991, a 55 anni. Il Comune di Ferrara gli ha intitolato una via per i meriti sportivi acquisiti. E il memorial, voluto dai suoi figli, ha fatto la storia in questi anni. 

[  Fabio Argentini  ]

 

 

Il racconto di Gualtiero Becchetti,
giornalista e scrittore…

Non poteva davvero andare meglio il XIX Memorial Carlos Duran, manifestazione n°1 della boxe italiana dopo l'infinito "purgatorio" pandemico

 

In una Ferrara arroventata di un giovedì di fine Luglio sembrava infatti impresa davvero quasi impossibile quella di Massimiliano Duran e della Pugilistica Padana di riempire il prato del Velodromo cittadino e invece c'é riuscito. Il "triplice" programma di free style motociclistico, pugilato e musica ha coinvolto il pubblico per quasi sei ore, dal primo all'ultimo minuto, senza lesinare entusiasmo ed emozioni. Dopo l'apertura dell'evento, con le spericolate esibizioni di Massimo Bianconcini e il suo team che hanno entusiasmato il pubblico con immagini mozzafiato, é stata la volta della boxe. Una volta ancora le promesse di "Momo" Duran di garantire match equlibratissimi e addirittura con i pugili ferraresi sfavoriti si sono dimostrate vere. Tra i pesi gallo professionisti Amed Obaid (Boxe Ferrara) e il marchigiano Mattia Occhinero é finita in parità per cui il pugile di Roberto Croce é riuscito a conseguire una parziale rivincita sul rivale che l'aveva in precedenza battuto, al termine di quattro riprese condotte a gran ritmo e con frequenti cambiamenti di situazioni. Il giovane superwelter padanino Giacomo Mistroni ha poi battuto per rsc alla terza ripresa il mai domo Lorenzo Frangiamone (Regis Bologna), mettendo in mostra colpi pesanti e notevole determinazione, tanto da meritarsi alla fine la Coppa "Massimo Calabresi" quale migliore dilettante della serata.
Nei mediomassimi professionisti il fiorentino Leonardo Balli ha quindi sconfitto il ferrarese Domenico Bentivogli in sei round accesissimi, talvolta persino troppo, tanto da essere entrambi ammoniti ufficialmente e contemporaneamente dall'arbitro Quartarone alla 5^ ripresa per reciproche scorrettezze. L'imbattuto Balli ha vuto il merito di risultare più attivo nella conduzione del match, sfruttando le pause del pugile di casa, ma comuque s'é davvero dovuto sudare il verdetto. Nei superwelter, successo al fotofinish di Zambon (Boxe Cavarzere) sul serbo della Padana Ramadan Suljic, invero meno brillante del solito. Il veneto é stato probabilmente premiato per la maggiore aggressività. Bellissimo poi il confronto tra i professionisti pesi piuma Mattia De Bianchi, imbattuto talento di Reggio Emilia, e il beniamino di casa Mattia Musacchi. Un match spettacolare, intenso, con repentini mutamenti di fronte. Da una parte il vertiginoso ritmo dell'arrembante De Bianchi e dall'altra lo stile e l'eleganza di Musacchi hanno sollevato ripetuti applausi a scena aperta. Più colpi meno precisi da parte del reggiano, meno colpi più precisi da parte del ferrarese e al termine verdetto di strettissima misura per l'ospite, ormai maturo per un incontro tricolore e solo applausi purtroppo per Musacchi, protagonista comunque di una delle migliori prestazioni della carriera. Davvero un incontro di alto livello per i ring nostrani e chissà che in futuro i due ragazzi non si trovino ancora di fronte. E' stata poi la volta dei superwelter dilettanti Beniamino Vacca (Pug.Padana) e James Polveri (Gordini Boxe). Si é trattato di una rivincita "all'arma bianca" durante la quale il pugile estense (in precedenza vincitore), ha pagato duramente un peccato di eccessiva sicurezza nella seconda ripresa dopo essersi aggiudicato la prima, quando é incappato in un colpaccio del romagnolo trovandosi quasi sull'orlo del ko con due conteggi e buon per lui che é suonato il gong a toglierlo dalla bufera. Nella terza Vacca, ricorrendo al suo gran cuore, ha cercato il successo prima del limite ma non ce l'ha fatta perché Polveri é un atleta solido e coraggioso. Il ravennate ha così vinto il combattimento con qualche rimostranza da parte di Momo Duran. Infine, la "guerra" tra i massimi professionisti Emanuele Venturelli e Stefano Capone. Dopo un inizio caratterizzato dal jab sinistro del pugile di casa, il "soldato" Capone ha preso l'iniziativa attaccando incessamente, seppure senza conseguire risultati eclatanti. Venturelli é sembrato in una serata poco brillante e ha lasciato troppo spazio al rivale, non sfruttando il proprio superiore allungo. Il combattimento, senza soste e con un Capone che non si fermava mai, stava prendendo una piega complicata per Venturelli quando, a metà del quinto round, centrava in pieno il rivale che cadeva pesantemente al tappeto. Sembrava finita, ma ricorrendo all'orgoglio e al proprio vigore atletico in militare campano-triestino riusciva a concludere la ripresa e nell'ultima non passava ulteriori seri guai. Verdetto e Trofeo ASI "Carlos Duran", consegnato dar responsabile provinciale Romano Becchetti, ad Emanuele Venturelli e calorosi applausi per entrambi i protagonisti di un match all'ultimo respiro che ha tenuto davvero gli spettaori incollati alle sedie.
Poi, l'annunciatore Marco Marchino ha di nuovo invitato gli spettatori ad assistere alla seconda parte del free style che, nel buio della notte e illminato solo dai fari, é risultato persino più meravigliosamente folle e spettacolare che in precedenza sollevando le ovazioni del folto pubblico ferrarese per la prima volta testimone di un simile evento. Infine, hanno chiuso la lunga e grande festa dedicata a Carlos Duran Ivano Zanotti e la sua band che, alternando diversi generi musicali, ha posto il "the end" al Memorial come meglio non si poteva, ad onorare ritorno per la prima volta del pugilato alla luce in Italia dopo il lungo tunnel del corona virus. Sarà difficile dimenticare questa giornata…

Il Memorial Duran metterà KO la pandemia

I giornali emiliani raccontano con entusiasmo di un evento importante per la Boxe. Un vanto per la Regione e per la città di Ferrara che lo ospita. I titoli "Il Memorial Duran metterà KO la pandemia" o "Lo sforzo di tutti per ricominciare", hanno il sapore della ripartenza. Addetti ai lavori e appassionati sono alla finestra. 30 luglio, è questa la data fissata per un appuntamento storico del calendario sotto l'egida dell'ASI. C'è fiducia, nonostante siano state proprio di questi giorni le polemiche su NO del CTS alla ripresa degli sport da contatto con tanto di comunicato stampa, raccolto dalla stampa nazionale, del nostro Presidente Claudio Barbaro.

Dietro il Memorial Duran, c'è la grande storia della boxe a Ferrara che ha fatto la propria comparsa ufficiale nel 1926, nell’ambito della Federazione Pugilistica Italiana da poco fondata (1924). Da allora a oggi é sempre stato attiva senza soluzione di continuità persino durante il periodo bellico, tanto che, nel 1942 al Teatro Verdi, fu disputato il campionato d’Europa tra il locale sfidante Arnaldo Tagliatti e il campione Gino Bondavalli.
La più antica delle società oggi operanti è ASI. La Pugilistica Ferrara. 12 campioni d’Italia, tre campioni d’Europa e due campioni del Mondo: le stelle, Carlo Duran, Alessandro Duran e Massimiliano Duran.
La Pugilistica è nata nel 1956 ed oggi ha la sua sede storica nel palazzetto, il Palapalestre, che si trova accanto alla cerchia delle mura in via Tumiati all'angolo con via Porta Catene ed è circondato da un'ampia area verde. 
La struttura ha un piano terra dove si trova l’area principale di circa 626 m² con un'altezza minima di 6,7 m, pavimentato con pannelli in legno di rovere. Vi sono spogliatoi per gli atleti, per gli arbitri e servizi per il pubblico.
Al primo piano si trovano due palestre per allenamenti con i rispettivi servizi. Al secondo piano vi sono altre due palestre adatte agli allenamenti di scherma, sempre con i servizi.
L’impianto, limitrofo alle mura degli Estensi di Ferrara, è stato realizzato per Roma 1960 di fronte al Motovelodromo dove corse Fausto Coppi, cui è intitolato, a un campo scuola con la pista di atletica e a un centro tennis. Una vera città dello sport sovrastata dalle mura degli Estensi, dove corrono i podisti: 10km, per tutto il perimetro di Ferrara, un percorso stupendo che ha visto protagonista gente come Laura Fogli, Massimo Magnani, Orlando Pizzolato. 

Della Pugilistica, e del Premio Carlo Duran, ne abbiamo parlato con Romano Becchetti, Presidente Provinciale ASI e alla guida, insieme ai fratelli Duran, di questa storica struttura. “Siamo pronti a ripartire secondo le indicazioni della Regione e del Governo e alla luce delle linee guida. Il 30 luglio abbiamo in programma un grande evento. Lo sport sta per rivedere la luce”

Becchetti, ci racconti la cosiddetta Fase 2 per il Pugilato?
“Abbiamo cominciato a far allenare i ragazzi al parco che circonda la palestra. Nel rispetto del distanziamento sociale. All’inizio gli allenamenti li abbiamo svolti all’esterno, a turno, gli atleti  salivano a fare sacco in sala. Ma il pugilato è contatto, allenamento, guanti: per prepararsi a un match i ragazzi devono potersi incontrare su un ring”. 

Il tutto ancora soggetto alle linee guida
“Certamente. Il Protocollo Operativo per la ripresa degli allenamenti in emergenza Covid-19 presenta indicazioni sanitarie, operative ed organizzative declinate in base alle specifiche esigenze del pugilato. 
Negli spogliatoi si indica il valore di almeno 2 metri di spazio libero tra una persona e l’altro. Limitare la presenza negli spogliatoi sempre dello stesso tecnico o collaboratore, limitando il numero di accessi di altri soggetti. Sanificazione degli ambienti e tutte quelle norme che, in assenza di contatto, sono state ritenute valide per ogni normale palestra”. 

Cosa si sente nell’aria
“A mio avviso c’è ancora timore. Ma anche tanta voglia di ripresa, di sport, di lasciare alle spalle un momento difficile e anche doloroso. 
La città sta ancora sonnecchiando, la gente ancora ha paura. Ma credo che, presto, riusciremo a tornare alla normalità”

Nel mirino il primo grande evento
“Quattro pugili professionisti e una quindicina di dilettanti alcuni dei quali pronti a tentare il passaggio al professionismo. Combatterà anche Emanuele Venturelli peso massimo leggero. Si ritornerà a gareggiare. Al Motovelodromo ‘Fausto Coppi’, adatto, per la sua ampiezza al mantenimento delle distanze previste che avverrà anche grazie al contingentamento degli ingressi (sono previste solo 1000 presenze). 
Appuntamento al 30 luglio, dunque. L’evento in questione sarà duplice: si svolgerà il Memorial Duran che si sarebbe dovuto consumare a marzo in più giornate. Ma, per festeggiare il ritorno dello sport in città, ci saranno esibizioni musicali e di freestylers, con il team capitanato da Massimo Bianconcini, già campione del Mondo. La band musicale è, invece, quella di Ivano Zanotti, storico batterista di Ligabue”. 

(Emanuele Venturelli, all'ingresso con accanto Massimiliano Duran, sarà fra i protagonisti del XIX Memorial Carlo Duran che si terrà il 30 luglio al Motovelodromo Fausto Coppi di Ferrara)

Il Memorial Duran verso il ventesimo anno
“Esatto. Quella che si consumerà a luglio, sarà la 19a edizione. Il premio è dedicato alla memoria di Carlo Duran, campione italiano ed europeo morto in un incidente stradale il 2 gennaio 1991 a 55 anni. Il Comune di Ferrara gli ha intitolato una via per i meriti sportivi acquisiti. E il memorial, voluto dai suoi figli, ha fatto la storia”. 

Fondamentale la ripartenza. Anche per l’utilità educativa della boxe 
“E’ universalmente nota, riconosciuta e suffragata dai giudizi di autorevoli psicologi, sociologi e pedagoghi, nonché dalla testimonianza di intellettuali ed artisti famosi.
Codificato da severe e chiare regole, il pugilato contribuisce al recupero di molti ragazzi “difficili”, aumentando l’autostima di quelli più fragili e insicuri e disciplinando l’aggressività di quelli invece più propensi alla conflittualità e al disordine.
Oltre a rendere meno problematico l’approccio con chi è di età, sesso e provenienza diversi (si allenano tutti insieme senza alcuna separazione di luogo e di tempo tra gli uni e gli altri), il Pugilato pretende dedizione costante e abitudine a regole di vita sana e sempre sotto autonomo controllo, per cui ciascuno dei praticanti, agonista o semplice amatore che sia, si rispecchia nella condivisione dei sacrifici comuni con gli altri e ciò agevola il processo di identificazione e tipificazione con tutta la comunità della palestra.

I compagni di palestra di altra lingua, etnia e religione sono considerati per ciò che sono in quanto esseri umani e atleti, senza alcuna discriminazione, tanto che boxe é probabilmente da sempre lo sport più votato all’integrazione.
Il fascino che esso esercita sulla gente anche estranea è evidenziato dal fatto che nelle scuole, presso varie associazioni culturali, nelle carceri e nelle comunità di recupero laiche e religiose sia richiesto molto spesso per trattare e dibattere tematiche e sportive, ma soprattutto esistenziali”. 

 

 
Un argentino che ha fatto storia nel nostro Paese
Juan Carlos Durán, noto anche come Carlo Duran, nasce in Argentina, a Santa Fe, 13 giugno 1936. Naturalizzato italiano è stato  campione italiano (1966-1967) ed europeo (1967-1969 e 1970-1971) dei pesi medi e campione europeo dei pesi superwelter (1972-1973). Anche i suoi figli Alessandro e Massimiliano hanno avuto successo nel pugilato dando vita alla realtà della boxe ferrarese, una delle scuole più importanti in Italia. 

E' il 17 novembre 1967, sul ring di Torino, che Duran conquista il titolo europeo dei Pesi medi, lasciato vacante dal neo-campione del mondo Nino Benvenuti, battendo per Kot alla dodicesima ripresa lo spagnolo Luis Folledo. Ottenuta l'affermazione internazionale, Duran difende vittoriosamente il titolo a Birmingham contro Wally Swift, vincendo per squalifica alla decima ripresa
A 33 anni, quando molti danno Duran per finito, l'italo-argentino, il 4 dicembre 1970, strappa ai punti a Bogs il titolo europeo sul ring di Roma.

Ferrara è la sua città d'adozione dove inizia l'attività di maestro di boxe. Juan Carlos Duran muore in un incidente stradale il 2 gennaio 1991 a 55 anni. Il comune di Ferrara gli ha intitolato una via per i meriti sportivi acquisiti. I figli Massimiliano e Alessandro, Romano Becchetti e i ragazzi che fanno boxe presso la 'sua' palestra, portano avanti la tradizione. 
 

 
[  Fabio Argentini  ]

 

Progetto contro il bullismo nella boxe: il pugile Nalbone incontra il maestro McGirt

È tornato nei giorni scorsi dagli Stati Uniti d’America Fabrizio Nalbone.
L’ex pugile universitario, tesserato ASI, attualmente impegnato nella sua battaglia contro il bullismo, ha rivisitato i luoghi protagonisti della sua crescita professionale, coronando il sogno di ritrovare il suo maestro Buddy McGirt che, all’epoca, lo aveva traghettato verso il numero uno dei procuratori statunitensi del pugilato professionistico: Don King, ex manager di Muhammad Ali, Mike Tyson, George Foreman e Larry Holmes. E i due pugili lavoreranno insieme al progetto anti-bullismo nella boxe.

Dieci anni e circa 8000 chilometri non hanno scalfito minimamente il forte legame esistente tra il tecnico italiano ed il suo allenatore americano, al punto che i due hanno concordato un vero e proprio gemellaggio che consentirà a Nalbone di aprire un importante canale per i pugili italiani idonei a confrontarsi con i campioni statunitensi. Nalbone ha inoltre avuto la possibilità di incontrare i campioni Cem Kilic e James McGirt, figlio del maestro, durante gli allenamenti ai quali ha assistito. Il primo era in fase preparatoria per il combattimento che ha affrontato in Atlantic City contro il campione Steven Nelson.

A Massimiliano Duran, il Collare d’Oro

E' la massima onorificenza dello sport italiano.

Istituito nel 1995, il “Collare d’Oro al Merito Sportivo” viene concesso agli atleti vincitori di titoli Mondiali ed Olimpici nell'anno in corso. Da alcuni anni la Giunta del CONI ha deciso di consegnare questa onorificenze anche agli atleti che hanno conseguito questi titoli prima del 1995, ricordando così le loro straordinarie carriere sportive.
E' così all'appuntamento nella palestra monumentale del Palazzo H (all'interno dell’Università degli Studi del Foro Italico), c'è stato anche il campionissimo del Pugilato ferrarese Massimiliano Duran, iridato dei pesi massimi leggeri il 27 luglio 1990 sul ring di Capo d'Orlando e capace di confermarsi pochi mesi dopo, l'8 dicembre 1990, proprio a Ferrara, in un match che riempì all'inverosimile il Palasport. Storico tesserato ASI, è fra le eccellenze dello sport italiano.
La cerimonia è stata trasmessa in diretta RAI. 
Anni fa il fratello, Alessandro, ha ricevuto il medesimo premio alla presenza del Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. 

 

 

"E' per me motivo di grande orgoglio ricevere il maggior riconoscimento, nello sport italiano, da parte del CONI. È un premio ai sacrifici e anche ai successi ottenuti in carriera. Sono arrivato a conquistare il Titolo Italiano, l'Europeo e il Mondiale, portando in giro il nome di Ferrara, dell'ASI e dell'Italia. Questo riconoscimento mi dà la spinta necessaria per proseguire nella mia avventura nel mondo della boxe come tecnico. Farò di tutto, in questa seconda parte della mia vita, per cercare di portare qualche mio pugile a conquistare qualcosa di importante"…

Massimiliano Duran

La vittoriosa difesa mondiale di Massimiliano Duran contro Wamba di fronte al gran pubblico del Palasport di Ferrara. [archivio Gualtiero Becchetti]


L'allungo di Duran 

 

Ferrara città della Boxe

Il PalaPalestre, l’impianto di Via Tumiati a Ferrara, esaurito in ogni ordine di posti. Per il  “Trofeo Conad”.
Tra le sedici corde, si sono esibiti dei “guerrieri”. La gente lo ha capito e ne ha apprezzato lo sforzo, l’anima che tutti hanno messo nelle battaglie, dal ragazzetto debuttante fino ai Professionisti.

(Emanuele Venturelli fa il suo ingresso sul ring. Vicino a lui il Maestro Massimiliano Duran)

(Il superleggero, Daniele Zagatti, premiato con il Trofeo Conad al miglior pugile della serata) 

E’ stata battaglia aspra, spigolosa per Daniele Zagatti e per Emanuele Venturelli, i due boxeurs Professionisti della Padana Vigor Ferrara. I loro avversari – il milanese Francesco Schiattone e il siculo-viareggino Fabio Piazza – erano venuti a Ferrara per vincere. E l’hanno fatto capire con le loro coraggiose prestazioni. Non hanno lasciato nulla di intentato. Sono stati valorosi. Hanno meritato gli applausi della gente. E se alla fine, Schiattone e Piazza non hanno potuto festeggiare un successo, il merito è esclusivamente di Zagatti e di Venturelli. Momo Duran li ha messi entrambi di fronte ad un severo impegno, chiedendo a loro di alzare l’asticella. E loro lo hanno fatto. Con tecnica, ritmo e cuore.
Ma chi ha veramente vinto è l'organizzazione dei fratelli Duran e di Romano Becchetti. La boxe a Ferrara è una realtà consolidata. Con anche ASI protagonista. 

 

RISULTATI
DILETTANTI
Kg 69: Giacomo Mistroni (Padana Vigor Ferrara) e Bruno Caiazzo (Boxe Budrio) incontro pari.
Kg 69: Al’ Valdevit (Padana Vigor Ferrara) batte Federico Dall’Olmo (Boxe Budrio) ai punti.
Kg 54, femminile: Sophia Mazzoni (Ferrara Boxe) batte Giada Talassi (Padana Vigor Ferrara) ai punti.
Kg 75: Beniamino Vacca (Padana Vigor Ferrara) batte Simone Bencivenga (Boxe Regis Bologna) ai punti.
Kg 69: Riccardo Stellin (Padana Vigor Ferrara) batte Mikail Silvestrin (Boxe Cavarzere) per sospensione cautelare.

PROFESSIONISTI
Pesi superleggeri: Daniele Zagatti (Ferrara, kg 63.600) batte Francesco Schiattrone (Milano, kg 63.900) ai punti in 6 round.
Pesi massimi leggeri: Emanuele Venturelli (Loiano, kg. 91.900) batte Fabio Piazza (Viareggio, kg. 98.600) ai punti in 6 round.
Hanno arbitrato e giudicato, con grande attenzione, Roda, Scorzoni, Mordini e Acri. Bravi.