Presentato il team che affronterà il deserto attraverso 12 tappe attraverso il Marocco, la Mauritania e il Senegal… La corsa è l'Africa Eco Race. Uno dei rally raid più duri al Mondo. Piste, rocce, dune, sabbia, difficoltà di ogni genere, guida in condizioni proibitive e navigazione difficile senza riferimenti e tappe concluse anche a tarda notte. Una corsa che richiede doti fisiche e mentali non indifferenti.
Il team 4×4 Rossi, affiliato ASI, sarà ai nastri di partenza con il pilota aretino Stefano Rossi. La partecipazione del team è stata presentata il 30 novembre presso la Casa dell’Energia ad Arezzo alla presenza del Direttore Generale di ASI Diego Maria Maulu e Roberto Martini Responsabile del Settore 4×4 dell’Ente insieme con Luisella Vitali.
"Si tratta di una corsa difficile. Siamo per questo ancor più felici di essere a fianco del 4×4 Rossi in questa avventura estrema che mette alla prova la tempra dei corridori a cui va il nostro saluto e i più sinceri 'in bocca al lupo'", ha detto il nostro Direttore Generale Diego Maria Maulu.
(In rappresentanza di ASI, il Direttore Generale Diego Maria Maulu e Roberto Martini, Responsabile del Settore 4×4 dell’Ente)
La gara partirà da Montecarlo, il 5 gennaio, trasferimento a Savona dove la nave scioglierà gli ormeggi e raggiungerà Tangeri il 7 gennaio all'alba. Da lì si comincerà a fare sul serio perché i concorrenti cominceranno a percorrere i circa 4000 chilometri di prove attraverso i magnifici paesaggi africani per raggiungere il 19 gennaio 2020, il Lago Rosa in Senegal tra le dune vicino a Dakar.
Riscoprendo le ambientazioni proprio della Parigi-Dakar che nacque per caso e per passione.
Il programma della Corsa
4 gennaio 2020
Partenza notturna da Montecarlo
5 gennaio 2020
Trasferimento a Savona ed imbarco per Tangeri
7 gennaio 2020
Arrivo a Tangeri e inizio gara
5 tappe in Marocco
1 giorno di fermo a Dakhla
6 tappe in Mauritania
1 tappa in Senegal
12 tappe attraverso il Marocco, la Mauritania e il Senegal… Africa Eco Race. Uno dei rally raid più duri al Mondo. Piste, rocce, dune, sabbia, difficoltà di ogni genere, guida in condizioni proibitive e navigazione difficile senza riferimenti e tappe concluse anche a tarda notte. Una corsa che richiede doti fisiche e mentali non indifferenti.
La gara partirà da Montecarlo, il 5 gennaio, trasferimento a Savona dove la nave scioglierà gli ormeggi e raggiungerà Tangeri il 7 gennaio all'alba. Da lì si comincerà a fare sul serio perché i concorrenti cominceranno a percorrere i circa 4000 chilometri di prove attraverso i magnifici paesaggi africani per raggiungere il 19 gennaio 2020, il Lago Rosa in Senegal tra le dune vicino a Dakar.
Riscoprendo le ambientazioni proprio della Parigi-Dakar che nacque per caso e per passione. Quando il pilota francese Thierry Sabine, durante la sua partecipazione al raid Abidjan-Nizza nel 1977, si perse durante una tappa nel bel mezzo del deserto del Ténéré. Le dune, lo spazio infinito e solitario di una distesa di sabbia erano il luogo ideale per una gara e lì scaturì l’idea. Il resto è cronaca. Il 26 dicembre del 1978, da Parigi, diventò realtà il sogno di Sabine: prese il via la prima edizione della Parigi-Dakar, dieci tappe dalla capitale francese a quella del Senegal, in Africa occidentale. Sulla linea di partenza si schierarono 80 macchine, 90 motociclette e 12 camion. All’epoca corsero in una sola classifica per tutti e il podio finale dominato dalle moto, con Cyril Neveu su Yamaha come primo, storico, vincitore.
Alla partenza della Eco Race, invece, ci sarà anche Stefano Rossi, della 4×4 Rossi affiliata ASI. Aretino, è un amante di Rally Fuoristrada, sport che pratica da 25 anni sia come pilota che come navigatore in eventi nazionali ed internazionali.
Ha vinto per 3 anni il titolo Italiano di Classe e 4 titoli Campione Italiano Assoluto e l’ultimo nel 2017 come Campione Italiano Cross Country Rally come navigatore. 4 vittorie in T.2 nel Mondiale Fia Cross Country Rally nell’Italian Baja, Baja Poland in Polonia, Baja Portalegre in Portogallo e Baja Aragon in Spagna, ha partecipato alla Dakar 2017 come navigatore. Il 2019 è iniziato con la “Africa Eco Race”, portata a termine con grande successo per la seconda volta.
La partecipazione del team sarà presentata il 30 novembre presso la Casa dell’Energia ad Arezzo alla presenza del Sen. Tiziana Nisini, del Sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, del Direttore Generale di ASI, Diego Maria Maulu. Presenti in rappresentanza di ASI anche Luisella Vitali e Roberto Martini Responsabile del Settore 4×4 dell’Ente. Moderatrice dell’evento sarà la Giornalista Elisabetta Caracciolo.
Il programma della Corsa
4 gennaio 2020
Partenza notturna da Montecarlo
5 gennaio 2020
Trasferimento a Savona ed imbarco per Tangeri
7 gennaio 2020
Arrivo a Tangeri e inizio gara
5 tappe in Marocco
1 giorno di fermo a Dakhla
6 tappe in Mauritania
1 tappa in Senegal
INTERVISTA A CORRADO LOPRESTO
E’ considerato il più famoso collezionista di auto d'epoca italiano nel mondo. Le sue vetture, tutte pezzi unici ed esemplari particolari carichi di storia e rigorosamente italiani, sono protagoniste ai concorsi di eleganza di tutto il mondo e famosa è la passione di Lopresto per i restauri, eseguiti con una eccezionale attenzione ai dettagli e alla conservazione delle condizioni di origine delle vetture.
E’ sposato con Elena, “da quando avevo comprato la prima Balilla”, ha due figlie, Marta e Dora, un figlio, Duccio e tre cani, Tina, Tasso e Isotta: “La mia famiglia, un punto fermo. Senza di loro tutto sarebbe inutile”, sottolinea.
(Corrado Lopresto, tra i collezionisti di auto storiche più importanti al Mondo, secondo il magazine The Key)
Fin dal suo debutto come collezionista, Corrado Lopresto ha cercato e raccolto automobili diverse da tutte le altre, caratterizzate dalla loro unicità e dalla loro storia poco conosciuta. Tutte accomunate dall'essere nate in Italia, essere prototipi o telai "numero uno", ovvero la testa di serie della produzione, la prima uscita.
Negli anni in cui queste macchine – spesso dimenticate – non interessavano a nessuno Lopresto le ha valorizzate e portate alla fama che spesso non avevano avuto nemmeno in passato. Proposte scartate dai costruttori, prototipi, ma anche importantissime pietre miliari del design e dell'industria automobilistica italiana, come la Lancia Florida, la Giulietta SZ Coda Tronca, la prima Isotta Fraschini costruita e la più antica Lancia esistente al mondo. Tutte le auto della collezione hanno così una storia da raccontare, e sono tutte esemplari unici, fuoriserie o auto in qualche modo particolari.
Cominciamo dal più antico mezzo che ha in collezione? “Una Isotta Fraschini tipo 1902, ma datata 1901, proprio perché il primo esemplare costruito in fabbrica e non ancora in commercio. L’ho trovata in America. Era stata regalata da Mussolini a Henry Ford che, storia nota, voleva cominciare a produrre macchine in Italia e aveva già acquistato terreni vicino Livorno. Ci pensò Agnelli a fermare tutto…
La Isotta Fraschini ha simboleggiato il predominio italiano negli Anni ’20 nel Mondo. E’ stata, per anni, considerato un marchio del lusso, amata da principi, magnati di industria, attori e playboy”.
(Isotta Fraschini, un simbolo nel Mondo)
Quali sono stati i periodi d’oro dell’auto italiana? “Fino alla fine degli agli Anni ’30 grazie alle grandi motorizzazioni come Isotta Fraschini, Lancia, Ansaldo e Alfa Romeo e Maserati tra le sportive,: quanto di più prestigioso ci potesse essere al Mondo. Competevamo con le marche francesi, che facevano dell’eleganza il proprio punto di forza, e quelle americane caratterizzate da una meccanica straordinaria e carrozzerie molto vistose seppur meno raffinate di quelle europee. Anche in Inghilterra c’era un’ottima tradizione.
Altro periodo d’oro per l’Italia, è legato al primo dopoguerra quando la nostra carrozzeria ha fatto da capostipite di uno stile seguito in tutto il Mondo. Pininfarina, Bertone, Zagato, Touring… dettavamo legge”.
Il “suo” modo di collezionare nasce da profondi studi “Frequentando e consultando continuamente archivi abbiamo scoperto tanti esemplari. Molti anche sconosciuti. Il tema della mia collezione è il prototipo pezzo unico o primo telaio. Questo lavoro è stato premiato con l’Oscar dell’automobile che la rivista Octane di Londra mette in palio ogni anno. La motivazione era legata all’esaltazione degli artigiani e stilisti sconosciuti”.
Il podio delle auto più importanti nella sua collezione? “Isotta Fraschini 8a FS carrozzata da Castagna del 1930. Poi l’Alfa Romeo 6c 1750 Gran Sport Zagato/Aprile e terzo posto per l’Alfa Romeo 6c 2005 carrozzeria Touring con la quale ho vinto il primo concorso di eleganza a cui ho partecipato a Villa d’Este nel 2001, vincendo all’esordio la Coppa d’Oro”.
E la più elegante? “La Lancia Florida 4 porte. Dal 2001 ha vinto 260 premi in concorsi di eleganza sparsi nel globo, come le quattro Coppe d’Oro a Villa d’Este”.
Già all'età di 18 anni, cimentandosi personalmente nel suo primo restauro, Corrado Lopresto ha scoperto l'arte del restauro filologico, imparando sul campo grazie all'aiuto dei fratelli Giordano, anziani restauratori di Reggio Calabria.
Questa attenzione lo ha portato, nel 2016, all’UNESCO insignito per un premio per aver restaurato con tecniche che si avvicinano a quelle dei dipinti d’epoca. Ha portato la macchina a Parigi, al palazzo dell’organizzazione ONU per la cultura, dove è stata richiesta una spiegazione sul tipo di approccio al recupero dell’auto, conservativo (“anche con qualche ruga la macchina può essere bellissima pur senza un restauro invasivo”) che viene – spiega – anche da una sensibilità legata a una sensibilità artistica tipica di noi italiani
Restauri operati con grande attenzione alla conservazione delle condizioni di origine delle vetture. Cosa può dirci? “Tutte le auto che entrano a far parte della Collezione sono sottoposte ad un approfondito lavoro di ricerca, possibile grazie al ricco archivio di documenti raccolti negli anni, all'aiuto dei maggiori esperti del settore e alla ricerca sul campo.
Grazie a questi studi è possibile ricostruire nel dettaglio la storia di ogni singola auto. Solo in questo modo si può procedere ad un restauro accurato, che riporti l'automobile alle condizioni d'origine rispettandone al massimo la storia.
L'unicità delle auto della collezione rende necessari studi dedicati, non potendo rifarsi ad un modello di serie, ed il restauro è sempre il compromesso tra la restituzione dell'aspetto che l'auto aveva in origine e la conservazione di tutto ciò che è arrivato fino a noi, magari con modifiche "storiche" che possono essere preservate. Attraverso processi in alcuni casi assolutamente nuovi, alcune auto della Collezione sono state restaurate con un approccio totalmente conservativo, senza la sostituzione di nessun particolare.
Una storia da raccontare è quella dell’Alfa Romeo Giulietta Sz “Coda Tronca” del 1961. La sua particolare aerodinamica, studiata dai designer Elio Zagato e Ercole Spada, ha consentito all’Alfa di tornare a vincere nelle gare, dopo il dominio delle Lotus. L’ho trovata in un garage a Philadelphia, negli Usa. Al Concorso di Villa d’Este nel 2016 ha vinto il premio Fiva, con il patrocinio UNESCO. Ho fatto eseguire il lavoro di restauro conservativo solo su metà vettura, per apprezzare il recupero dell’auto senza riverniciatura. Una macchina restaurata per metà… mai successo”.
(Alfa Romeo Giulietta Sz “Coda Tronca” del 1961 in mostra al concorso di Villa d'Este. Il restauro solo su metà vettura)
Corrado Lopresto, 60 anni, è diventato il più famoso collezionista italiano di auto d’epoca nel mondo, grazie anche alle suggestioni magiche dell’infanzia, trascorsa a Bagnara Calabra.
Come è iniziata questa passione? “Mi ricordo di quando bambino passavo le giornate tra vecchi fienili, immersi nella campagna meridionale, dove gli zii, benestanti, custodivano vecchi modelli di autovetture che non usavano più…
Con i cugini giocavamo nei fienili. Saltavamo dentro quelle macchine, facevamo finta di essere Nuvolari e di guidarle. Papà era, invece, imprenditore ferroviario. Fuori casa, in campagna c’erano dei binari con sopra dei carrelli: e diventavamo, saltandoci su, anche dei piccoli ferrovieri”.
Quale è stata la prima macchina di gioventù? “Comprata, 40 anni fa, una Fiat 1100. Ci andavo in giro a 18 anni”.
Come ha iniziato a collezionare macchine? “Molti prototipi dell’Alfa Romeo erano rinchiusi in magazzini del Portello, dove l’azienda aveva sede prima del trasferimento ad Arese. Io acquistai quelle auto, destinate alla demolizione, a prezzi irrisori”.
Cosa c’è nel futuro del settore? “Uno spostamento dell’idea meccanica proteso all’elettrico e alle nuove tecnologie. Ma proprio per questo saranno ancor più valorizzati quei profumi, quei pellami, quelle carrozzerie che identificheranno un’epoca avventurosa e romantica”.
E cosa c’è nel suo di futuro? “Ora ho messo, ad esempio, alcune delle mie auto a disposizione per una serie Tv. Magari, nel domani potrò dedicare alle mie passioni più tempo possibile”.
Altre passioni oltre l’auto? “La nautica, il mare che ho frequentato sul cassero di barche d’epoca. E poi lo sport. In particolare il Karate che ho praticato con ottimi risultati diventando una delle prime cinture nere della Calabria. Ma la vera passione è e resterà sempre la mia famiglia”.
Il museo dei mezzi d'epoca targato ASI
Grande attenzione da parte di ASI ai veicolo storici
Un settore denominato "Veicolo ed eventi storici" è presente nell'Ente dal 2014. Il Responsabile è Walter Cerrato. "Veicolo storico è per noi tutto ciò che è semovente con una attività di motore a due, tre, quattro o più ruote.
Dal 2014 siamo presenti con macchine e moto esposte ad 'Automotoretrò', il salone oggi più importante d'Italia, al Lingotto di Torino.
Attraverso il Comitato ASI Piemonte abbiamo avuto per tanti anni anche una premiazione di piloti attivi nell'Ente. E varie anche le gare di scuderia, regolarità e una di queste è in procinto di essere svolta: tra qualche settimana, la Poggio-Berceto.
Abbiamo creato addirittura un museo in cui sono esposte le vetture e le moto d'epoca a San Colombano a Genova che, come attività, svolge anche raduni. Duemila metri quadri tra mezzi, ricambi, storia e memorabilia".
Cerrato è anche socio, sin dai primi anni, dell'Automotoclub Storico Italiano e da vent'anni anche Presidente anche dell'associazione (affiliata ASI) Automotoclub Storico Sportivo Italiano. Come ASI la nostra filosofia è che veicolo storico debba essere protetto e rimessato ma anche mostrato sul suo terreno naturale, la strada".
ASI ha compiuto 25 anni e alle Asiadi, la kermesse di tre giorni per i festeggiamenti, era presente l'associazione Miglio Corse, presieduta da Paolo Di Pinto: "Abbiamo portato, tra le altre, anche una Lancia Delta integrale Gruppo A, vettura che ha partecipato e partecipa a rally storici validi per il campionato europeo, una Morgan degli Anni '50, vettura con il telaio in legno, icona di quegli anni e una nostra FIAT 500. E' per noi stato un onore essere testimoni di un evento storico".
Quest’anno il Settore Fuoristrada 4×4 ASI sarà presente alla 19a edizione di 4X4 Fest, unico Salone Nazione dell’auto a Trazione Integrale che si svolgerà Carrarafiere dal 11 al 13 ottobre 2019.
Tutti i tesserati ASI avranno la possibilità di usufruire della tariffa agevolata di 7€ presentando la relativa tessera dell’anno in corso di validità direttamente alle biglietterie.
Il Settore Fuoristrada 4×4 ASI-CONI, nasce dalla convinta consapevolezza da parte del nostro Ente, della necessità di rafforzare in modo concreto il mondo del fuoristrada, sviluppando ai massimi livelli passione, professionalità, divertimento, sicurezza e tutela legale (quali assicurazioni rivolte ad eventi, organizzati da associazioni affiliate), con saldi e regolamentati principi in materia sportiva e associativa, garantendo i dovuti riconoscimenti sportivi e professionali, sul tutto il territorio nazionale.
Far parte del Settore Fuoristrada 4X4 di ASI, comparto dedicato a questo mondo, significa dare una solida opportunità di riconoscimento alle ASD che praticano offroad, che per altro hanno l’obbligo di iscrizione al registro CONI attraverso un EPS per poter godere dei benefici fiscali, per i loro immensi sforzi nel creare attrazioni ed eventi motoristici, in tutti i campi, sia che riguardino gare in 4×4 che prevedono titoli ufficiali sportivi nazionali, che eventi all’aria aperta, volti a valorizzare i territori ed i prodotti locali dove vengono svolti, coinvolgendo sempre più appassionati.
Il Settore, unisce Sport, Ambiente e Cultura, professionalità di formazione e rappresenta quindi a tutti gli effetti una sicurezza e certezza sia sportiva amatoriale che professionale, su tutto il territorio.
Lo scopo è quello di tutelare e garantire riconoscimenti certi e futuri di una passione gestiti con rigore e qualità, non volta ad un business commerciale di nicchia, ma solo al puro e certo divertimento per tutti, con la garanzia di un Ente di Promozione Sportiva riconosciuto.
L’idea della nascita di questo Settore Fuoristrada 4×4 ufficiale, e quindi di questa nuova realtà fondata su concretezza, professionalità, qualità, convenienza economica e riconoscimenti che ogni associazione ASD merita. Questa nuova opportunità ha destato subito l’entusiasmo di un gruppo di club con differenti esperienze nel mondo fuoristradistico, e che stanno attualmente collaborando tra loro, per far crescere sempre più questa grande nuova famiglia.
Il 4X4 Fest. Una manifestazione giunta alla 19a edizione
11-13 ottobre 2019 – A CarrararaFiere fervono i preparativi della diciannovesima edizione di 4x4Fest, l’unico appuntamento italiano con la passione integrale che consente di testare, su tracciati di vario tipo, le proposte più innovative offerte dalle case di auto, moto, quad e accessori. La possibilità di condurre i mezzi in pista, in spiaggia e nei bacini marmiferi è consentita dalla posizione strategica della manifestazione che si snoda tra il mare della costa tirrenica e le cave di marmo bianco più famose al mondo, protagoniste della nostra storia artistica nazionale e non solo. Appuntamento imperdibile per aziende costruttrici e produttori di accessori, operatori del settore integrale e tour operator, accanto a team corse ed appassionati alla ricerca di novità, emozioni ed equipaggiamenti che da tutta Italia e dall’estero si danno appuntamento, anno dopo anno, alla kermesse di Marina di Carrara organizzata da I.M.M. CarraraFiere.
In fase di definizione il calendario di intrattenimenti, tra esibizioni e spettacoli ad alta tensione per la gioia del pubblico di appassionati di ogni età. Tra le novità degne di nota c'è il rinnovamento della pista esterna che, sulla scia di quanto realizzato nelle precedenti edizioni, prevede l’ingresso ai test drive dal Centro Direzionale per una migliore fruizione e visibilità degli spettacoli a calendario. Oltre all’alternarsi di test drive, esibizioni dei piloti del CIVF, camion della Dakar, competizioni di mezzi spettacolari e di quad, un ostacolo destinato al trial verrà posizionato nell’area di massima visibilità prospicente i padiglioni, offrendo la possibilità alle aziende di accessori ed ai preparatori di usufruire di spot esclusivi di mezz’ora circa, durante le tre giornate di manifestazione.
21 luglio 2019. A Sbiellopark una calda giornata, ricca di emozioni in pista con i piccoli piloti allievi del Team Sbiellati categoria primi passi – junior e motard. Dai 5 a 11 anni cominciano qui a livello amatoriale ma le regole per entrare in pista non cambiano. Al paddock tutti perfetti, ordinati attenti nel rispettare il programma di giornata. Dopo il Briefing con lo staff, con il direttore di gara e con i piccoli piloti parte la terza prova della stagione 2019. Tutti eccezionali e sorprendenti anche i primi passi che hanno tutti portato a termine i loro 12 giri di esibizione. Trepidazione per la categoria Junior (pulcini) caratterizzata da una fulminante partenza di Francesco Favata' in gara 2 che per metà gara tiene dietro la Cecilia Scottini che passa al primo posto riuscendo a infilarsi durante un doppiaggio in curva. Gara divertente anche tra i 5 motard che vede sul podio 3 quote rosa. Grazie al sostegno di tutto il magico Staff Sbiellopark, ad Ale moto, a ASI comitato di Torino, a tutti i genitori, a Croce Bianca Magenta, al Comune di Mesero e agli sponsor Estate 2.0, La carrozzauto, Quadrifoglio srl, Go Track barrier, RikyJay radio.
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