Sector scarica Lorenzo: quando il successo (e lo sponsor) non paga

Gli sponsor sempre in cerca di campioni? Sì, in linea di massima è così, ma se gli stessi campioni “deludono” il pubblico lo sponsor può anche prendersi la responsabilità di scaricarli e tanti cari saluti al campione.

Basti vedere quello che è successo al neo (e discussissimo)  campione del mondo del MotoGp, Jorge Lorenzo, che si è visto dare il benservito da Sector, uno dei suoi principali sponsor.
L’azienda italiana, dopo i “fattacci” di Sepang e il duello Rossi-Marquez, con quest’ultimo spalleggiato proprio da Lorenzo, ha annunciato nei giorni scorsi che terminerà il rapporto di collaborazione con il pilota maiorchino.
 
Allo storico brand italiano di orologi non è proprio piaciuto il comportamento di Lorenzo. Prima dell'ultima gara, andata in scena ieri e che ha visto trionfare Jorge Lorenzo, Sector ha rilasciato un comunicato nel quale ha ufficializzato la fine dell'accordo di sponsorizzazione.
 
"Sector No Limits, primo brand italiano di orologi sportivi, da sempre espressione dei valori di sportività, sfida, sana competizione ed integrità, non si identifica con gli accadimenti verificatisi nelle ultime settimane nell'ambito del campionato mondiale MotoGp. Il brand, riconosciuto come sinonimo di performance indimenticabili, comunica che il rapporto di collaborazione con il pilota spagnolo Jorge Lorenzo, terminerà a conclusione della stagione in corso del Motomondiale. Lo spirito sportivo unito alla passione senza limiti, rappresentano il DNA e l'anima di Sector No Limits, rimanendo valori irrinunciabili ed imprescindibili".
Lorenzo si è appena laureato campione del mondo, ma non sempre il successo (e lo sponsor) paga…
 
 

Campionato Italiano ASI Minimoto: domina il Team Mini Speed Pescara

Ottima, per non dire superlativa, la prova del Team Mini Speed Pescara nella finalissima del campionato italiano ASI di minimoto, svoltosi sul circuito Pomposa di Ferrara.

Sono stati infatti due i titoli nazionali portati a casa dalla squadra adriatica. Il primo, nella categoria Junior Race grazie ad Alessandro Sciarretta, il secondo nella Open 50 con il successo e il dominio di Valentino Di Berardino.
I due piloti, dopo le ottime gare ottenute nelle prove cronometrate, sono riusciti nell’impresa di centrare due primi posti nella classifica finale, determinata dai punteggi sommati nelle due prove previste dal regolamento.
Nella Junior Race, dunque, Sciarretta si è piazzato sul gradino più alto del podio, precedendo il compagno di scuderia Alessandro Paolini. Nella Open 50, invece, primo appunto Di Berardino, secondo Alessandro Lavinio e terzo Lorenzo Lavinio.

Il Team Mini Speed Pescara è diventato ormai una realtà importante per il  mondo delle minimoto ed ha centrato l’ennesimo risultato prestigioso dei suoi 24 anni di storia, oltretutto in sella a minimoto i cui motori (NT-Motor) sono stati realizzati e messi a punto dallo stesso team pescarese.

 

Diventa anche tu protagonista dell’header del sito ASI! Roberto Cortese l’ha fatto

Il sito di ASI Associazioni Sportive e Sociali Italiane tra poco diventerà ancora più interattivo e stimolante! In che modo? In molti. Un esempio per lasciarvi immaginare: l'Albo Nazionale ASI assumerà una veste diversa da quella classica, standard, presente anche sui portali di altre organizzazioni sportive. Sarà qualcosa di assolutamente originale, vivo ed utile alla diffusione di una cultura sportiva matura. Sarà il luogo in cui ciascun tesserato ASI potrà essere assoluto protagonista!

Impaziente? Anche noi! Nel frattempo, però, potresti essere il nostro prossimo Roberto Cortese. Sua la bellissima foto pubblicata nello slide dell'homepage in cui ASI ha riscontrato alcuni elementi che la contraddistinguono: la forza e la passione per lo sport! Grazie Roberto!

 

 

Happy to be featured on ASI's homepage with my pics! Fiero di essere in apertura del sito di ASI Nazionale!

Posted by Roberto Cortese on Sabato 19 settembre 2015

Lo sport da vocabolario

Vi immaginate un dizionario della lingua italiana in cui alcune parole vengono spiegate da un atleta mettendole in relazione ad esperienze e caratteristiche dello  sport da lui praticato? Fantascienza? No signori! Come riporta Repubblica.it Valentino Rossi nel vocabolario Zingarelli 2016 ha dato il suo contributo nella definizione della parola 'velocità'. E' il solo? No, la nota casa editrice ha raccolto altre parole d'autore (in tutto cento) da personaggi del mondo della cultura, del costume, dell’attualità e dello sport. Sono piccole narrazioni o ricordi personali, punti di vista particolari sul significato di un vocabolo, inseriti nella scheda lessicografica della voce di riferimento.

Non riuscite ad immaginare? Eccovi la definizione dettata dal pilota della Yamaha: 

“Velocità. Comporta movimento. Del riflesso, del pensiero, dell’attenzione, del gesto. Genera vantaggi, libidini, un pizzico di rischio, un piacere esclusivo. Il piacere di guadagnare qualcosa per raggiungere qualcosa. Un traguardo, un compimento. Velocità come eliminazione dei tempi morti, del tempo perduto, della noia, talvolta. Velocità come sistema di vivere, di vincere, di stare al mondo, essendo il mondo in piena accelerazione. E’ una aspirazione e, spesso, una scelta, oppure una attitudine che amplifica sensazioni, reazioni, gusto. La velocità costringe a una cura adatta, a una capacità specifica, altrimenti comporta un errore, una caduta, un rimpianto. Ci vuole testa e fisico, per la velocità. Quella padronanza che permette di apprezzare la lentezza, quando essere veloci non serve affatto”.

Una decisione quella di Zingarelli 2016 che testimonia ancora di più come lo sport nel suo complesso – a prescindere dalle tradizionali (ma non del tutto funzionali) categorie professionisti e dilettanti – stia diventando fatto culturale diffuso,

Rossi, duello da 110 e lode. Marquez cade, Dovizioso 2°

Vale vince a Termas de Rio Hondo dopo un urto con Marc che costringe lo spagnolo al ritiro. Nessuna investigazione. Crutchlow chiude il podio

Il re resta sul trono, il primato in classifica. E ancora più saldo. L'assalto di Marquez al primo posto nel mondiale di Rossi, non solo sfuma, ma diventa un boomerang incredibile. Dopo una battaglia durissima Valentino trionfa a Termas de Rio Hondo al culmine di una rimonta spettacolo e di un corpo a corpo con Marquez che lascerà dei segni. Per la gara, per il campionato e forse per il loro rapporto. Al penultimo giro, con le gomme ormai ridotte a delle tele, Marquez resiste al sorpasso del pesarese: i due si toccano e lo spagnolo ne fa le spese. Caduta, ritiro e 'x' pesante in classifica per Marc, che scivola a -30 da Valentino. Successo numero 110 della carriera del pesarese. Con lode. Un'altra perla, per la verità. Da mozzare il fiato. In rimonta, con una scelta strategica controcorrente che lo ha premiato nel finale. Lungimiranza da campionissimi. Non una notizia quando c'è Rossi di mezzo. Sul podio, secondo, uno splendido Dovizioso, che ancora una volta ha ottenuto il massimo dalla sua Ducati: 2° non lontano da Valentino con una gomma più morbida e dopo un week end difficile. Terzo Crutchlow, che sul filo di lana batte Iannone per l'ultimo gradino del podio. 5° un Lorenzo a 10" dal compagno e in crisi totale, poi Smith e la Suzuki di Aleix Espargaro, 11° Petrucci, 20° e terzultimo Melandri, a 12" dal compagno Bautista.
Rossi è splendido attore protagonista di un film già visto: nelle prove è in difficoltà, parte indietro, poi trova il bandolo della matassa nell’assetto della sua Yamaha e riesce a recuperare in corsa, aiutato da una felice scelta di gomme. Da 8° in griglia – la stessa posizione da cui era partito nei suoi ultimi due trionfi, in Qatar e Phillip Island – Valentino risale con il temperamento irriducibile che ne ha sempre contraddistinto la carriera. Si libera degli avversari fino a mettere nel mirino il rivale numero 1: Marquez. Lì il suo forcing diventa feroce, forte di una gomma che gli dà più chance alla distanza. A tre giri il duello è diretto, uno in scia all'altro, a due dalla fine il fattaccio: Rossi forza e passa, Marquez resiste (troppo?) e i due si toccano. Game over per lo spagnolo e un volo in classifica per Valentino: è a +6 su Dovizioso, +20 su Iannone, + 29 su Lorenzo e +30 su Marquez. Cifre pesanti. Anche solo dopo tre gare.

Fonte: Gazzetta dello Sport
http://www.gazzetta.it/Moto/moto-GP/19-04-2015/motogp-argentina-rossi-110513066690.shtml?refresh_rum