ASI vince a Parigi

SUCCESSO DELL’ASD PEDALE NORMANNO ALLA RANDONEE PARIGI BREST PARIGI 2019
 
Si sono spenti i riflettori, da poche ore, sulla 19esima edizione della Paris-Brest-Paris, l’Olimpiade delle randonee, svoltasi dal 18 al 21 agosto, ma le emozioni, le tensioni, il freddo, il vento, la pioggia, la stanchezza e i momenti di convivialità che i circa 7000 randonneur provenienti da ben 153 paesi  diversi hanno provato, saranno per loro indimenticabili. Ogni 4 anni dal 1891 si corre questa gara ciclistica non-stop da quando il direttore di un giornale sportivo lanciò l’idea di cavalcare la bici da Parigi a Brest, toccare l’oceano nel punto più occidentale della Francia e tornare alla Ville Lumière, il tutto in meno di novanta ore per dare pepe alla gara.
 
Il tracciato si svolge dalla periferia di Parigi (Ramboilleut) fino a Brest, estremo ovest della Francia, si parte dall’Ile de France si tocca la Normandia a Mortagne au Perche e per il resto si è in Bretagna. Per un totale di 1230 km tra andata e ritorno, con un dislivello di circa 12000 mt.
 
La partecipazione è a numero chiuso e come ogni 4 anni è determinata se nell’anno prima è stato conseguito almeno un brevetto dove ad una distanza più lunga corrispondono maggiori possibilità di essere ammesso, ma questa è solo la pre-qualificazione perché poi nel corso dell’anno in cui si corre la PBP bisogna aver conseguito un brevetto per ciascuna delle distanze 200, 300, 400 e 600 km.
 
Ogni partecipante ha l’obbligo di dichiarare in quante ore intende portare a termine la gara. I limiti sono tre: 90, 84 e 80 ore.
Quelle tensioni, quelle emozioni, quelle condizioni meteo avverse le ricorderanno anche i tre  nazionali randonneur tesserati con l'ìAsd Pedale Normanno di Aversa affiliata al Comitato Provinciale ASI di Caserta: Raffaele Pandolfi , Luigi del Mastro e  Giosuè Picone che insieme con gli altri 18 nazionali randonneur corregionali, tra cui 2 donne, si sono qualificati alla competizione. 
 
I tre portacolori ASI Campania  si sono uniti ai 430 italiani qualificati, ma sono stati separati dalle partenze scaglionate ed hanno seguito ognuno il proprio passo. Giosuè Picone , con una grande performance  è riuscito a compiere il percorso in 63 ore e 3 minuti con una differenza di circa 17 ore dal limite delle 80 dichiarate. Buona prestazione di  Raffaele Pandolfi  e Luigi del Mastro che hanno concluso la loro  impresa imprimendo un ritmo costante alla loro azione sia all’andata che al ritorno della gara dosando le proprie energie soprattutto per contrastare le condizioni metereologiche avverse trovate lungo tutto il percorso. Entrambi si sono concessi  il lusso di poche ore di sonno presentandosi alle porte di Parigi 4 ore prima delle 90 ore  dichiarate e limite massimo previsto.
 
“Sono state tante le emozioni", dice l'atleta Giusuè Picone, "che trovo difficoltà ad elencarle. Si vivono  come un sogno, le strade  gremite di gente che ti incoraggia, ti applaude,  Tante le occasioni per conoscersi, fare fotografie con la gente del luogo e con i partecipanti . Mai provata un’emozione del genere. Emozioni che sono da stimolo per continuare. Quando  arrivi sul ponte a Brest ti rendi conto di essere a metà dell’impresa. Si, perché sento di aver compiuto un’impresa”.
 
“Concordo con Giosuè", dichiara Pandolfi. "Qualsiasi persona incontrassimo ci incoraggiava , il 'bon courage' era ed  è l’ hastag della manifestazione . E' stata comunque una vera impresa, anche perché alla difficoltà del percorso si sono aggiunte le condizioni meteo che sono state tremende e che  hanno accompagnato tutta la gara. Cambi climatici molto repentini con vento contrario,  freddo durante la notte fino a 2 gradi con umidità impressionante , considerato che era Agosto . A tratti sembrava di essere in inverno. Non sono mai calate le forze, nemmeno quelle mentali, malgrado la  stanchezza e il sonno. Abbiamo mantenuto la calma, alimentazione e il giusto riposo ad ogni controllo previsto e immediatamente pronti ad affrontare il tratto successivo”. 
 

Infine Del Mastro ci racconta di essere stato letteralmente rapito  dalla presenza di tanta gente e di intere famiglie fuori le proprie case di giorno e di notte pronte ad offrirti caffè e biscotti in maniera del tutto gratuita, pronte ad incoraggiarti e sostenerti .
La considerazione comune dei nostri tre atleti è che la Paris Brest Paris va vissuta momento per momento in tutta la sua bellezza e nelle sue differenze. Non c'è differenza di lingua che impedisce ai 3 randonneurs  di darsi una mano o di aiutarsi durante la competizione, perché stanno vivendo qualcosa di unico che li porterà a nuovi obiettivi nel mondo Randonnee. Prossimo appuntamento la 1001 miglia italiana nel 2020.

 

Assegnati i titoli del Campionato Nazionale ASI di Ciclismo

Duecentotrentacinque cicloamatori al via per l'assegnazione dei titoli del Campionato Nazionale ASI di Ciclismo. E' avvenuto a Rea nell'ambito del sesto trofeo Bmb, memorial intitolato a Walter Rapetti, ex poliziotto della stradale prematuramente scomparso. 

La manifestazione è stata organizzata dalla Croce Verde Pavese Cycling ed era valida come quinta tappa del Giro dell'Oltrepo. 
Nella categoria Over 60 vince Roberto Gennari. Tra le donne si è imposta Domenica Cremonesi. 
Nella seconda corsa, fascia 45-59 anni, conquista la prima piazza il pavese Giorgio Rapaccioli. 
Nell'ultima frazione (19-44 anni) arrivo in parata per il viterbese Bruno Sanetti e il vigevanese Andrea Miotto. 
Questi i campioni nazionali ASI con il Team Elia e Croce Verde a dividersi la posta tra le associazioni. 

Gentleman 2: Danilo Capoccia  
Supergentleman B: Franco Tibollo  
Veterani 1: Carlos Valarezo  
Categoria 19-39: Claudio Gandini  
Veterani 2: Simone Brancalion 
Gentleman 1: Cinzio Cavallotti  
Categoria 19-39, seconda serie: Davide Orecchia  
Supergentleman A: Enrico Ballerini
 

Il cicloturismo targato ASI

Il cicloturismo è una forma di turismo praticato in bicicletta. Da soli o in tour organizzati che anche forniscono supporto logistico e trasporto bagagli. Il cicloturismo rappresenta attualmente un segmento in forte crescita all’interno del crescente turismo ecosostenibile sia dal punto di vista della domanda che dell’offerta: le mete principali risultano essere le aree prevalentemente rurali, custodi di tradizioni antiche e preziose che racchiudono millenni di storia e cultura; i parchi e i siti naturalistici, serbatoi di un patrimonio ambientale ricco di biodiversità spesso sconosciuto.

Ne parliamo Gino Iaculli, Responsabile Nazionale ASI del Settore Cicloturismo e organizzatore di un evento cicloturistico denominato "La Valentiniana-Innamorati della Bicicletta".

Cos’è il Cicloturismo “Ad oggi, il cicloturismo rappresenta in Italia quasi il 12% del PIL. Un'attività turistica destagionalizzata, che si pratica per il 70% dell’anno, ed eco-ecosostenibile, sulla quale credere e investire e che, nel 2017, ha generato un fatturato di circa 2mld di euro dando un contributo straordinario al settore turistico considerando la grande bellezza espressa dalle nostre città, dai nostri borghi e dal nostro paesaggio”.
 
I numeri del fenomeno “Secondo i dati Legambiente l'insieme degli spostamenti a pedali genera in Italia un fatturato superiore ai 6 miliardi di euro, inteso come somma della produzione di biciclette e di accessori (l'Italia è il maggior produttore di biciclette in Europa, con una quota di mercato di circa il 18%), delle vacanze su due ruote e dell'insieme delle ricadute positive generate dall'utilizzo della bicicletta in sostituzione di mezzi a motore.
Se è il cicloturismo a fare la parte del leone con un'incidenza pari a circa 2 miliardi, l'economia della bicicletta può portare altri benefici, con ricadute sul benessere e la salute, per un risparmio sanitario quantificabile in circa 1 miliardo di euro.
E poi ci sono i risparmi di carburante (oltre 127 milioni di euro) e la riduzione dei costi ambientali e sociali delle emissioni di gas serra (circa 500 milioni di euro). Ecco perché sempre più privati cercano nell'economia delle due ruote un nuovo sbocco economico per le proprie attività”.

 
Il Cicloturismo in ASI "Il Cicloturismo è oggi in grandissimo sviluppo. L'ASI, con la sua capacità aggregativa e organizzativa ha dato vita a un settore specifico dalla fine dell'estate scorsa, credendo molto a una attività sportiva che già oggi è proiettata ad essere una delle direttrici di sviluppo socio-economica per il Paese"
  
La Valentiniana, un evento ASI grandemente partecipato “Arrivo a dedicarmi al Cicloturismo per aver organizzato una manifestazione che, arrivata alla quinta edizione, ho inteso proporre come un modo diverso di interpretare lo sport della bicicletta.
Il percorso è m
eraviglioso e corrisponde al bacino idrografico della Cascata delle Marmore (la più alta d’Europa). La Valentiniana si snoda lungo quella che è definita la 'Via di Roma' lungo il percorso che San Francesco faceva per andare a Roma corrispondente ai luoghi dove ha maggiormente vissuto la propria vita spirituale dando vita ai quattro principali santuari dal Santo di Assisi”.
 
Quale è il suo format? È un evento aperto a tutti, non competitivo, una festa da vivere per due giorni. Quattro percorsi di 60/90 chilometri, da percorrere con qualunque tipo di bicicletta (da corsa, gravel, mountain bike, d’epoca, e-bike, handbike) per godere della bellezza dei luoghi, con il massimo della sicurezza. Ci sono ristori dove apporre sulla carta di viaggio i timbri di passaggio e il pasta party finale. I percorsi corti prevedono l’arrivo in battello. E, nell’edizione 2019, è stata prevista anche la Cronoscalata di Greccio, un intermezzo agonistico di 4,5 km, per un ulteriore coinvolgimento di coloro che vorranno mettersi alla prova”.
 

Le ciclovie più battute in Italia

Ciclabile delle Dolomiti
Ciclopista del Sole
Ciclovia Mantova-Peschiera
Pista ciclabile della Riviera Ligure
Ciclabile delle Città Murate
Corridoio Verde Adriatico
Piste ciclabili del Trentino
Ciclovia dell'Arno
Piste ciclabili dell'Alto Adige
Rete ciclopedonale della provincia di Brescia
Rete ciclopedonale della provincia di Mantova
Percorsi cicloturistici della provincia di Ferrara
Ciclovie della Toscana
Ciclovia della Val Brembana (BG)
Ciclovia della Val Seriana (BG)
Bicipolitana comunale di Pesaro
Ciclovia Alpe Adria
Ciclovia Francigena
Ciclabile della Via di Roma 

 

Ricerca e statistiche
Gli italiani e il turismo Ecosostenibile 

Anche quest’anno, organizzato presso il Palazzo dell’Informazione–Adnkronos dalla Fondazione UniVerde, insieme a Adnkronos Prometeo e Touring Club Italiano, è stato presentato l’8° Rapporto “Gli italiani, il Turismo Ecosostenibile e l’Ecoturismo” realizzato dalla Fondazione UniVerde, in collaborazione con IPR Marketing, i cui dati sono stati divulgati il 28 settembre 2018 al convegno “Il futuro del turismo è ecosostenibile“.
I dati del Rapporto confermano ancora una volta, con percentuali in crescita rispetto alla media delle ultime rilevazioni, come il turismo rappresenti, per il 48% degli italiani, un arricchimento culturale, per il 44% una conoscenza o esplorazione e relax per il 41%.
Ad attrarre sono principalmente: arte, storia, cultura, eventi (68%), natura e paesaggi (61%). Secondo i rilevamenti, nei prossimi dieci anni, la sensibilità per il turismo ecosostenibile e l’ecoturismo crescerà per il 63% degli italiani.
Il cicloturismo rappresenta  il 31%  dell’attività  turistica ecosostenibile,  di  cui  circa il  61%  è costituito da stranieri e il restante 39% da italiani.
Ad oggi, il cicloturismo rappresenta in Italia quasi il 12% del PIL. Un'attività turistica destagionalizzata, che si pratica per il 70% dell’anno, ed eco-ecosostenibile, sulla quale, appunto, credere e investire e che, nel 2017, ha generato, come detto, un fatturato di circa 2mld di euro dando un contributo straordinario al settore turistico considerando la grande bellezza espressa dalle nostre città, dai nostri borghi e dal nostro paesaggio.

ASI e Cicloturismo: parola al direttore tecnico Emiliano Cantagallo

Emiliano Cantagallo (nella foto al centro, insieme al direttore generale ASI Diego Maulu e al responsabile del settore ASI Cicloturimo Gino Iaculli), è appena entrato a far parte della famiglia ASI con l’incarico di direttore tecnico settore ASI Cicloturismo. Insieme a Gino Iaculli, responsabile del medesimo settore, si stanno gettando le basi per un binomio, ASI-Cicloturismo, senza dubbio vincente.

Tante le aspettative su questa discplina -in Italia forse ancora indietro rispetto agli altri paesi europei- che rappresenta il futuro dello sport della bicicletta, ma anche una direttrice di nuovo sviluppo per il nostro meraviglioso Paese.

Emiliano, in poche parole, come definisce il cicloturismo?
Semplice: tutto ciò che gira, a 360 gradi, intorno alla bici ed al suo mercato nel mondo. Qualche esempio? Turismo, ciclisti, alberghi, territori, impatto sul territorio stesso. E tanto altro. Tutti incentivi per praticare questo sport in maniera più “professionale”. Fermo restando che, la bici, come dice anche Gino (Iaculli n.d.r.) è uno stile di vita.

Quali sono i suoi obiettivi adesso, chiaramente funzionali anche ad ASI?
Beh, innanzi tutto sono onorato di far parte di questo prestigioso Ente di promozione sportiva che più di tutti ha creduto e investito su questa disciplina. E’ ancora presto per dire cosa sarà e non sarà fatto. Sono stato nominato direttore tecnico soltanto due giorni fa. Posso dire di voler creare qualcosa di importante per questo movimento e che darò tutto me stesso affinché ciò avvenga. 

Può dirci qualcosa di più a riguardo?
Non voglio svelare nulla. Chiaro è che stiamo lavorando ad un evento importante. Un evento targato ASI naturalmente, un corso, se così possiamo chiamarlo, lungo ed itinerante. Magari anche con un esame finale. Ma non fatemi dire altro, non voglio rovinarvi la sorpresa. 

Lei possiede un albergo, l’unico albergo per i ciclisti. E’ vero?
Certamente. La mia passione per la bicicletta supera ogni confine. Si chiama “Pendenze Pericolose”. Si tratta di un borgo, appunto, solo per ciclisti con bici da strada ed i rispettivi accompagnatori, dotato di qualsiasi tipo di confort. Si trova in Carnia nell'alto Friuli, una terra resa famosa dai continui passaggi del Giro d'Italia e dalle sue salite, alcune tra le più impegnative del pianeta, altre tra le più suggestive e godibili. 

In Italia, però, siamo ancora indietro nel cicloturismo
Molto indietro, sì. In Europa è una disciplina molto praticata, anche se devo dire che nel nostro paese è in espansione rispetto a qualche anno fa. Il cicloturismo ha tutte le carte in regola per diventare un’attività che può crescere e dare nuove opportunità anche nel nostro Paese.
L’importante è trovare persone valide, capaci, che sappiano valorizzare tutto questo contesto bellissimo.

E in che modo si fa?
Si valorizzano le strutture, si cerca di privilegiare gli ospiti dotati di bicicletta, fornendo loro servizi all’avanguardia, idonei per gli alloggi. Il “bike friendly” si chiama.
In tutta Europa sono stati fatti passi da gigante, adesso, con ASI, tocca a noi!.

ASI Teramo: Jarno Stanchieri convocato al campionato Mondiale UCI Master di Ciclismo

Il presidente del comitato Provinciale ASI Teramo, Enzo Petrella ha il piacere di comunicare a tutto l'Ente che l'atleta Arno Stanchieri della Asd ASI Amici della Bici, regolarmente affiliato e tesserato con ASI, vincitore del titolo di Campionato Italiano Federazione Ciclistica, nella categoria master 4, è stato convocato come atleta italiano alla partecipazione al Campionato Mondiale UCI Master di Ciclismo.  Evento che si terrà a Varese dal 30/8 al 2/9/2028.
A lui un in bocca al lupo e un ringraziamento da parte di ASI e da tutti i componenti del mio comitato ASI Teramo.