Gli arbitri ASI varcano la soglia del Fulvio Bernardini

Continuano ad arrivare, direttamente e indirettamente, riconoscimenti all'egregio lavoro svolto dal Coordinamento Arbitrale del Comitato Provinciale ASI Roma. In un momento storico, sociale ed economico che, purtroppo, non permette un salto qualitativo a livello di innovazione, l’A.s.d. Arbitri Sport italiani, mossa dalla passione dei suoi associati, ha voluto scommettere sul futuro e sui  giovani aderenti al proprio sodalizio, tramite una formazione costante e un occhio alle nuove tendenze. 
Questa attenzione ha portato anche squadre professionistiche di alto livello ad affidarsi all'ASD ASI Arbitri Sport Italiani. 
Lo scorso 13 ottobre gli arbitri ASI hanno infatti varcato le soglie del Fulvio Berbardini, storico campo di allenamento dell'AS Roma, per dirigere con una quaterna arbitrale, l'incontro tra Roma Legends ( alla seconda amichevole in due giorni ) ed i Boston Braves. 
Per la cronaca i direttori di gara hanno ricevuto i complimenti degli organizzatori "sfoggiando"  al Bernardini, come in tutte le manifestazioni organizzate sotto l'egida di ASI, auricolari di ultima generazione e tabelloni luminosi. 
Una soddisfazione per il movimento diretto da Americo Scatena che punta con passione a coltivare i direttore di gara del futuro.
 

Anche la Serie A in aiuto dei migranti

"Il calcio può fare molto" ha dichiarato Antonio Conte a margine della vittoria dell'Italia sulla Bulgaria. Il riferimento era alla tragedia che milioni di migranti sta vivendo in tutta Europa.

BUNDESLIGA PRESENTE – Come riportato daRepubblica, pochi giorni fa in Bundesliga l'hashtag #RefugeesWelcome si era trasformato in fenomeno sociale con Bayern Monaco e Borussia Dortmund che avevano annunciato il proprio supporto tramite alcune iniziative volte a fronteggiare l'emergenza dei migranti. Un'iniziativa sposata subito dal Real Madrid che aveva replicato il giorno successivo con una donazione da 1 milione di euro.

FOOTBALL CARES – Un'inizativa che anche la Roma ha scelto di riproporre. I giallorossi, tramite la creazione di "Football Cares", daranno vita da martedì al progetto che ha l'ambizione di "riunire la comunità calcistica internazionale per la raccolta di fondi utili a fronteggiare l'escalation della crisi dei rifugiati".
 
COME FUNZIONA? – James Pallotta apre gli orizzonti all'intero panorama calcistico internazionale.  Il numero uno di Boston, nella giornata di martedì, provvederà alla prima donazione e all'illustrazione del programma che si baserà sul lancio di un sito di aste che permetterà a molti club (e rispettivi tifosi) di effettuare donazioni economiche  –  secondo la logica del crowdfunding – in favore di organizzazioni quali Unhcr, Save the Children, International Rescue Committee e Croce rossa. Da registrare anche l'adesione della Fiorentina, che lo annuncia sul proprio sito, e della Lega Serie B.

Fonte: Calciomercato.com
 

Non solo giallo e rosso, in serie B arriva il cartellino verde (per i buoni)

Riportiamo l'articolo uscito sul sito della testata La Stampa, scritto da Alberto Aburrà, in cui viene resa nota la decisione dela Lega di Serie B di lanciare da quest'anno il cartellino verde per premiare i comportamenti virtuosi dei calciatori.
Noi di ASI – che da dieci anni abbiamo introdotto questo elemento nella conduzione arbitrale dei nostri Campionati di calcio – non possiamo che essere felici della decisione presa dal Presidente Andrea Abodi. Dimostra che le le buone idee nate in ambito dilettantistico possono poi essere adottate anche nel settore dei professionisti, se valide.

Non solo giallo e rosso, in serie B arriva il cartellino verde (per i buoni)
«In campo dobbiamo essere più cattivi». Quante volte lo avete sentito ripetere da tecnici e giocatori? Troppe. Ma il ritornello è destinato a cambiare perché anche essere «più buoni» d’ora poi avrà la sua convenienza. Da quest’anno infattila Lega di serie B ha deciso di lanciare il cartellino verde, uno strumento per premiare la correttezza sportiva e i comportamenti virtuosi dei calciatori.  
«La novità – fanno sapere dalla Lega cadetta – partirà alla terza o quarta giornata di campionato». Ed è facile immaginare che se il test andrà bene potrebbe essere esteso ad altre categorie, esattamente come avvenuto per lo spray che marca la distanza della barriera o con la tecnologia per il “gol-non gol” sulla linea di porta.  
Per prendersi un verde non serviranno miracoli, sarà sufficiente buttare fuori la palla per soccorrere un compagno a terra, aiutare l’arbitro a decretare un rigore o, al massimo, assumersi la responsabilità di un episodio dubbio. Il cartellino sarà una sorta di premio, o come si dice a scuola, una nota di merito. Un modo per valorizzare chi contribuirà a rendere la partita un gioco e non una battaglia dagli istinti primordiali.  
In alcune serie giovanili il cartellino verde è già stato sperimentato con successo nella scorsa stagione e ora è pronto per fare il salto. I taschini degli arbitri andranno riorganizzati, ma il funzionamento dovrebbe essere simile ai più famosi gialli e rossi. Se tutto andrà bene (ci sono ancora da superare alcuni ostacoli del regolamento) il verde verrà mostrato in faccia al responsabile e il suo nome annotato sul taccuino. L’elenco dei virtuosi darà luogo a una classifica e, a fine stagione il migliore, come se non bastasse il titolo di buono tra i buoni, sarà anche premiato. Il battesimo dovrebbe avvenire tra il 18 e il 22 settembre. Buoni, virtuosi e pacifisti sono avvisati. Chi sarà il primo? 

E’ o non è giustizia sportiva?

Centinaia di tifosi si sono radunati in piazza Castello, nel pieno centro di Sassari, per protestare contro la sentenza che ha retrocesso Torres in serie D nell'ambito della vicenda calcioscommesse. La società è stata accusata di aver  truccato il risultato della partita col Pisa di Coppa Italia in cui aveva schierato la squadra giovanile.

Bandiere rossoblu e cori per gli ultras della Curva Nord che hanno esposto lo striscione con su scritto «Sassari non intende mollare vuole una giustizia imparziale».

Alla manifestazione dell’orgoglio torresino è intervenuto il sindaco di Sassari Nicola Sanna, che ha scritto ai vertici del Coni, Figc e LegaPro e avuto un colloquio telefonico con il presidente nazionale del Coni Giovanni Malagò. «La Torres e Sassari non possono essere umiliati  così-  ha detto Sanna  – non c’è equilibrio tra il primo e il secondo grado di giudizio». Malagò ha assicurato che il collegio del Coni cui la società si è appellata «si svolgerà con attenzione per non lasciare nulla di indagato».

In piazza anche il presidente del Consiglio regionale, ex sindaco di Sassari, Gianfranco Ganau. «Non mi piace giudicare le sentenze ma scaricare su sedicenni responsabilità di una cosa così schifosa è inaccettabile per chiunque usi un po' di intelligenza  – ha detto riferendosi alle accuse della Procura che hanno indicato come colpevoli i ragazzi della Berretti. Siamo tutti qui per fare il possibile sperando che il terzo grado riporti giustizia e che la Torres torni alla sua tranquillità, mantenendo ciò che si è conquistata sul campo».

Appelli all’unità, ad una giustizia imparziale ed equa sono arrivati poi da tifosi di tutte le età, dalla curva Nord, dall’Associazione Memoria storica torresina e dalla Fondazione Torres.

video dell'evento qui https://youtu.be/_8KTfcE9bUE 

Feyenoord, nessun colpevole

Roma, (askanews) – Nessun colpevole tra i tifosi del Feyenoord per i danni alla fontana della Barcaccia a piazza di Spagna. Il governo olandese aveva promesso giustizia, dopo gli episodi di devastazione e gli scontri a Roma del 19 febbraio scorso alla vigilia della partita di Europa League con i giallorossi, la magistratura invece ha deciso di non condannare nessuno.Secondo i magistrati, infatti, nonostante la visione di video e materiale filmato, polizia e autorità giudiziaria non sono riuscite a individuare singole responsabilità. Non ci sarebbero immagini utili alla ricostruzione precisa di quanto accaduto. Da qui, la decisione di non condannare nessuno dei tifosi.Tuttavia, 44 supporters vengono processati a Rotterdam per violenza contro la polizia.