15.03.2022
Una donna. Vincente. È la “Rossa volante”
Aveva diciotto mesi, Francesca stava giocando nel cortile di casa, quando un’autocisterna che trasportava gasolio la investe schiacciandola e facendole perdere l’uso delle gambe. Sola e senza genitori dovette trasferirsi a Roma in un istituto specializzato in fisioterapia. Il passaggio dai tutori alla carrozzina fu il ritorno alla vita. Non si sentiva più dentro un tempo fosco, oppressa da sovrastrutture ingestibili che le rendevano impossibile pensare, muoversi o tantomeno divertirsi. Seduta sulla carrozzina, riconquistò libertà di azione e pensiero, si riappropriò del futuro. A 6 anni sognava di diventare un’atleta. In questo libro racconta in che modo il sogno si è trasformato in realtà. Oggi, a 51 anni, Francesca Porcellato, soprannominata a ragione la «Rossa volante», è la campionessa paralimpica italiana che ha vinto di più in più discipline, dall’atletica leggera allo sci di fondo al ciclismo con la handbike, conquistando quattordici medaglie in undici edizioni dei Giochi tra estivi e invernali. Ma Francesca Porcellato è molto più dei suoi numeri infiniti. È lo sport, nella sua essenza più profonda. Tante le discipline praticate per una campionessa divenuta famosa per la sua versatilità: si è cimentata su distanze che variano dai 100 m alla Maratona (vincendo, tra l’altro, quelle diNew Yoirk, Londra, Boston e Parigi. Ha partecipato a nove edizioni dei Giochi Paralimpici da Seoul a Pechino vincendo quattordici medaglie. A Pechino, peraltro, la Porcellato è stata anche la portabandiera. Dopo i Giochi di Atene si è dedicata anche allo Sci di Fondo, partecipando ai Giochi Paralimpici invernali di Torino 2006 e Vancouver 2010. Ha infine ha partecipato anche ai Giochi di Soci 2014. Dopo le esperienze in atletica e sci di fondo, si è concentrata sulla carriera Paraciclistica, gareggiando su handbike nella categoria H3. Nel 2015 ai Campionati del Mondo di Nottwil (prima partecipazione iridata) si è aggiudicata due medaglie d’oro, nella cronometro e nella gara in linea H3; nella stessa stagione ha vinto un oro e due argenti in eventi di Coppa del Mondo. Ai Giochi di Rio de Janeiro ha conquistato 2 medaglie di bronzo mentre ai successivi Giochi di Tokyo 2020 si è aggiudicata una medaglia di argento. “Sono nata in un tempo in cui la disabilità era volontariamente oscurata e oggi, qualche decennio dopo, vestita d’azzurro, firmo autografi”, ha spiegato.
[ Imparare a cadere. Angelo Battagli. 208 pagine. Euro 11,40. Editore, Progetto Cultura ]
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