08.10.2019
Istituzionale
La cultura attraverso il divertimento
Il suo curriculum è un piccolo slalom tra progetti ambientali e di cultura, eventi di eco-sostenibilità, orienteering nei Parchi, promozione di itinerari storico-naturalistici, realizzazione di laboratori, seminari, formazione, pubblicazione di libri, creazione di manifestazioni ed eventi, progetti educativi e pedagogici, dedicando risorse e impegno anche nel sociale.
Stiamo parlando di Raffaella Tiribocchi, giovane e dinamico Responsabile del Settore ASI “Cultura e innovazione”, neo costituitosi nell’ambito delle aree extrasportive dell’Ente.
“Si tratta di un ambito strategico”, spiega. “L’ASI è una realtà consolidata, con tantissimi associati e sviluppata su tutto il territorio nazionale grazie ai suoi Comitati. Il nostro prossimo compito è quello di rappresentare un collettore, recepire i progetti della periferia, creare una rete virtuosa, cercare, ove possibile, finanziamenti. E’ nostra volontà dare ulteriore impulso al sociale, alla cultura, all’innovazione, tutti temi che, da anni, sono considerati fondamentali da ASI, esigenza che abbiamo il compito di intercettare unitamente alle altre anime dell'Ente”.
(Raffaella Tiribocchi, Responsabile del Settore ASI “Cultura e innovazione”)
Raffaella, come potresti presentarsi alla base del mondo ASI?
“Amo l’arte, la grafica, la musica che ho studiato in conservatorio. Suono il pianoforte. Mi ritrovo quando sono a contatto con la natura: ho fatto equitazione e, tra le tante cose, sono stata anche guida archeo-trekking per dieci anni. Mi piace mettere in connessione la gente con la natura. Ho due figli e ogni tanto cambio pelle, dando continui stimoli alla mia vita. Questo, forse, è proprio uno di questi momenti. Faccio Yoga e ho avuto tutti gli animali possibili”.
Quanto lo sport, secondo te, è anche cultura?
“Lo è tantissimo. Aiuta a conoscere sé stessi, rispettare il proprio avversario, superare steccati culturali ed anche i propri limiti. Grazie allo sport si fa il pieno di valori positivi. Lo sport è anche intensamente connesso con l’ambiente”.
Sei entrata in un contenitore che racchiude tutto questo…
“Faccio mio un passaggio del documento sull’identità culturale di ASI che ho letto sul libro scritto per il Venticinquennale: ‘L’ASI, tramite lo sviluppo e la crescita delle sue articolazioni, (Sport, Tempo libero, Ambiente e Cultura) costituisce e sempre più deve rappresentare un punto di riferimento dell’attuale mutamento dei costumi. Importante dare un filo conduttore ai nostri eventi: come risposta pronta e concreta all’evoluzione della società per evitare che, in quest’ultima, si creino fasce di disimpegno’. Un punto di partenza importante…”.
La prima iniziativa del nuovo settore è intitolata “Safari d’arte”, un progetto innovativo per la promozione e fruizione del patrimonio artistico delle città e dei piccoli comuni.
Raffaella, di cosa si tratta?
“Vogliamo definirla una caccia al tesoro a tappe? Dove ogni fermata rappresenta un punto di interesse culturale e chi partecipa deve trovare degli indizi che lo porteranno alla tappa successiva. Il progetto nato da un’idea di viaggio esperienziale, sviluppa un percorso idoneo a valorizzare e far conoscere il ricchissimo patrimonio storico-artistico del territorio italiano, abbinando cultura e moderni strumenti tecnologici.
I percorsi, infatti, saranno fruibili tramite la piattaforma “App Safari d’arte” disponibile per Apple e Android.
Un progetto di questo tipo stimola capacità di orienteering, è divertente, permettere di accrescere la capacità di attenzione e quindi di apprendimento a tutto beneficio della cultura. Appare evidente che, unendo gli aspetti educativi a quelli ludici, si facilita la comprensione e l’interiorizzazione delle nozioni veicolate. Basato sui principi del “learning by doing” e dell’apprendimento in gruppo, l’Edutainment è una metodologia che non solo favorisce l’educazione dei giovani, ma si applica efficacemente anche agli adulti.
La mission di fondo è rendere l’arte più accessibile, romanzandola, arricchendo il racconto di aneddotica. Legata anche a personaggi conosciuti. Ci piace l’idea di raccontare un palazzo storico attraverso chi lo ha vissuto. Dante e Firenze, Michelangelo e Verdi a Milano, nella sua Scala, Giulio Romano a Mantova”.
Vi sono già percorsi disponibili?
“Siamo per ora presenti il 19 città. A Roma ci sono 8 percorsi, due a Firenze, Milano, Napoli, Mantova, Narni, Reggio Calabria, Cosenza, Tropea. E non solo città: le nostre avventure culturali si consumano anche in luoghi di un lontano passato come Ercolano e Ostia Antica.
Si entra, si gioca, si impara e ci si perde in un tempo che non c’è più”.
Progetto che volete ampliare con ASI?
“E’ possibile realizzare una collaborazione con le associazioni sul territorio che potrebbero utilizzare esperti del patrimonio locale per la gestione e lo sviluppo dei tour. Oltre alla realizzazione del percorso, in questo progetto, rientra anche la formazione degli operatori destinati ad accompagnare i partecipanti nello svolgimento del Safari d’arte, sia scolaresche che gruppi turistici.
Il progetto sviluppato potrà essere promosso dal Comune ed essere fruito dai turisti, cittadini e scolaresche apportando benefici e possibilità di lavoro per la gestione dei tour ai comitati periferici o alle associazioni affiliate che potranno, dopo una formazione specifica, far operare giovani locali”.
E coniugare questo progetto anche allo sport?
“Stiamo pensando di ampliare questo format anche a una gara podistica. Ci stiamo lavorando…”
Tra le tante avventure del passato… Una cui sei particolarmente affezionata?
“Un progetto durato quattro anni. Abbiamo raccolto quattromila testi in inglese per i bambini della comunità di a Koche in Malawi, in collaborazione con le scuole inglesi e americane del Comune di Roma. Abbiamo dato vita a una biblioteca, fatto il giro di asili e scuole elementari per corsi sulla creatività e il ricordo di tutto questo è ancora nel mio cuore”.
Coordinatore Aree Extrasportive
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