01.12.2019
Istituzionale
La cerimonia dei Cavalieri. Per guardare alla nobiltà dello sport
Tra i premiati anche il Vicepresidente ASI, Emilio Minunzio.
Si è riunito, all'hotel Mercure di Genova, l'Ordine Nazionale dei Cavalieri dello Sport per la cerimonia di investitura con una rosa di Cavalieri e Gran Cavalieri scelta tra centinaia di possibili candidati. A spiegare lo spirito della manifestazione, giunta al suo decennale e realizzata con l'ASI, con il patrocinio del CONI Regionale, della Regione Liguria, del Comune di Genova il Presidente dell'ordine Silvestro Demontis che ha personalmente motivato ogni singola nomina spiegando anche che "Non si tratta di fasce da indossare qualche volta in occasioni ufficiali – ha tenuto a precisare – semmai è uno sprone a continuare sulla valorizzazione del sociale, dell'insegnamento ai giovani, della semina nella società e dello stimolo per gli altri. Vengono di fatto premiate personalità del mondo dello sport, per meriti strettamente sportivi oppure educativi, tecnici, giornalistici. Guardiamo cioè anche a tutte quelle professioni su cui, a volte, non cadono i riflettori".
In questa edizione è stato premiato il campione di Boxe Nino Benvenuti. Con lui, Luciano Di Pinto, Vladimiro Mezzetti, Stefania Gesso, Rosario Iacono, Massimo Marsili, Lorenzo Milano, Guido Ragazzoni, Franco Ricciardi, Luca Alberini, Marco benvenuto, Dimitri Calcagnile, Michele Circelli, Francesco Crisanti, Vittorio Fassone, Alfredo Mulè, Giovanni Pizzorno, Matteo Sacco, Alfredo Cherubino, Bartolomeo Fontana, Don Emmanuel Jea dennis Lemiere e Roberto Breda. Gran Cavalieri sono stati insigniti Pietro Civiletti, Pier Luigi Pajello, Paolo Zerbino e Massimo Masala. Tra i premiati anche il Vicepresidente di ASI, Emilio Minunzio.
Atmosfere dal sapore medievale, cariche di significati araldici per un premio nato nel 2009.
Il premio in questione si chiama “Cavalieri dello Sport”: conferisce onorificenze a quelle figure che gravitano attorno alla figura dell’atleta, più genericamente che fanno parte del mondo sportivo. L’ordine viene assegnato, non solo per i valori tecnici agonistici conseguiti, ma anche per quei valori espressi dai soggetti del mondo dello sport che molte volte operano nell’ombra: dirigenti, insegnanti, tecnici, allenatori, ecc.
I “Cavalieri dello Sport” nascono come Ordine nel 2009, ma lo spirito che ne muove le azioni è antico nel suo essere, come spiega il presidente del comitato provinciale di Genova, Silvestro Demontis: “Come avveniva per i cavalieri del nostro passato, anche nello sport dei tempi moderni, esistono uomini che s’impegnano a favore degli altri, che dedicano il proprio tempo, spesso gratuitamente, alla cultura dello sport, alle realtà associative e iniziative di beneficienza. E pochi riconoscono il valore di quanti soprattutto agiscono dietro le quinte. L’atleta vince la medaglia, gli altri no. In una tavola rotonda tra dirigenti (non possiamo che chiamarla così…), proposi un riconoscimento per tutti questi personaggi e nacque l’Ordine”.
Nel corso degli anni più di 300 cavalieri hanno ricevuto questa onorificenza, tra i più illustri il nostro presidente Claudio Barbaro, il dirigente Giuseppe Marotta, gli ex calciatori Attilio Lombardo, Enrico Chiesa, Marco Lanna, il Presidente Edoardo Garrone e tanti altri… Tra i tanti riconoscimenti nel corso degli anni, anche l’Alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica.
Fascia, medaglia e pergamena. L’araldica dell’Ordine: Il medaglione che il cerimoniere metterà al collo del nominato con la grafica studiata dal maestro Glauco Pogi, scultore, scrittore e psicologo d’arte oltre che studioso proprio di araldica, correlato da nastro tricolore. Poi, l’attestato della nomina e la fascia verde simbolo dell’Ordine. Il motto costitutivo è "Pernix corpus, mens libera" (corpo agile e mente libera).
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