Notizie
03.08.2020
Istituzionale
Diventare campioni… Tutto in un libro
Campioni non si nasce, si diventa! Il dott. Stefano Testi, psicologo cognitivo-comportamentale dello sport, è convinto che si diventi, e ne spiega le motivazioni all’interno del suo libro – intitolato appunto Campioni si diventa patrocinato dal Settore Arti Olistiche, il cui Responsabile Nazionale è Ermanno Rossitti e il Direttore Tecnico Ida Cagno, e pubblicato da Amrita Edizioni – in cui in maniera chiara ed esauriente illustra quali sono i meccanismi psicologici per affrontare una disciplina sportiva nel migliore dei modi.
(Stefano Testi, l'autore del volume "Campioni si diventa")
Non solo: l’autore è anche convinto che determinati vissuti personali si riflettano sulla performance dell'atleta, a qualsiasi livello di preparazione, e che questo valga sia durante l’allenamento che in gara. Durante il percorso proposto dal dott. Testi, quindi, si affrontano anche argomenti extra sportivi che influiscono sulla prestazione fisica.
Nel libro vengono riportate sia la teoria di questo approccio che le storie di alcuni casi specifici direttamente seguiti dall'autore: troviamo le esperienze sia di atleti uomini che ad atlete donne, e dinamiche, difficoltà ed esigenze proprie di diversi sport, sia individuali che di squadra, come la pallacanestro, lo sci, il tiro a segno ed il baseball.
Ma la competizione sportiva non è che lo specchio di situazioni che viviamo ogni giorno in contesti anche distantissimi dallo sport: “L’atteggiamento competitivo è innato e umano: tutti noi abbiamo dentro questa attitudine, che può essere più o meno sviluppata”, dice Testi. E continua: “È giusto che vi sia uno stimolo a fare meglio, ma il confronto dovrebbe essere sempre verso se stessi e non verso l’altro. Sono convinto che si diventi campioni, infatti, quando si sfruttano le proprie possibilità, indipendentemente dal confronto con quelle degli altri, e gli obiettivi, dunque, devono essere realistici e proporzionati alle proprie capacità”.
Campioni si diventa, quindi! Su questo punto l’autore non ha dubbi e ci racconta il perché: “Non sono molti gli atleti che sono arrivati a livelli molto alti, dotati di un grande talento sin dalla nascita.
Abbiamo però molti esempi di sportivi, forse meno dotati, che hanno saputo accrescere il loro talento, arrivando a traguardi che mai si sarebbero potuti aspettare. Sono esempi di persone che hanno saputo sfruttare al meglio le loro abilità, sia fisiche che mentali".
Sia fisiche che mentali. Sì, perché una verità sempre più accettata nel settore è che il corpo non sia l'unica componente da tenere sott'occhio nell'atleta; oggi sappiamo che la componente mentale ha un'enorme quanto delicata influenza sulle prestazioni. E prenderci cura della nostra mente non significa solo, se siamo degli sportivi, migliorare le nostre prestazioni, ma anche e soprattutto imparare a gestire lo stress, la paura del fallimento, l'ansia da prestazione, la costanza nell'impegnarci e la capacità di non mollare in vista di un obiettivo. Tutte cose con cui abbiamo a che fare anche se non abbiamo mai calcato una pista o indossato scarpe da ginnastica.
Nel libro vengono riportate sia la teoria di questo approccio che le storie di alcuni casi specifici direttamente seguiti dall'autore: troviamo le esperienze sia di atleti uomini che ad atlete donne, e dinamiche, difficoltà ed esigenze proprie di diversi sport, sia individuali che di squadra, come la pallacanestro, lo sci, il tiro a segno ed il baseball.
Ma la competizione sportiva non è che lo specchio di situazioni che viviamo ogni giorno in contesti anche distantissimi dallo sport: “L’atteggiamento competitivo è innato e umano: tutti noi abbiamo dentro questa attitudine, che può essere più o meno sviluppata”, dice Testi. E continua: “È giusto che vi sia uno stimolo a fare meglio, ma il confronto dovrebbe essere sempre verso se stessi e non verso l’altro. Sono convinto che si diventi campioni, infatti, quando si sfruttano le proprie possibilità, indipendentemente dal confronto con quelle degli altri, e gli obiettivi, dunque, devono essere realistici e proporzionati alle proprie capacità”.
Campioni si diventa, quindi! Su questo punto l’autore non ha dubbi e ci racconta il perché: “Non sono molti gli atleti che sono arrivati a livelli molto alti, dotati di un grande talento sin dalla nascita.
Abbiamo però molti esempi di sportivi, forse meno dotati, che hanno saputo accrescere il loro talento, arrivando a traguardi che mai si sarebbero potuti aspettare. Sono esempi di persone che hanno saputo sfruttare al meglio le loro abilità, sia fisiche che mentali".
Sia fisiche che mentali. Sì, perché una verità sempre più accettata nel settore è che il corpo non sia l'unica componente da tenere sott'occhio nell'atleta; oggi sappiamo che la componente mentale ha un'enorme quanto delicata influenza sulle prestazioni. E prenderci cura della nostra mente non significa solo, se siamo degli sportivi, migliorare le nostre prestazioni, ma anche e soprattutto imparare a gestire lo stress, la paura del fallimento, l'ansia da prestazione, la costanza nell'impegnarci e la capacità di non mollare in vista di un obiettivo. Tutte cose con cui abbiamo a che fare anche se non abbiamo mai calcato una pista o indossato scarpe da ginnastica.
Campioni si diventa, di Stefano Testi, acquistabile su amrita-edizioni.com.
In Evidenza
06.12.2024
Istituzionale
ASI festeggia con la sua gente
Celebrazioni a Roma per i trent’anni del nostro Ente all’Auditorium della Conciliazione.
Il finale della grande festa di ASI… come a rievocare l’inizio....
30.09.2024
Terzo Settore
RomaVision. Sonoalaska è la regina della musica della Capitale
Con una doppia serata andata in scena in un Teatro di Tor Bella Monaca gremito, lo scorso fine settimana si è concluso il “Romavision”, prima...