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23.03.2022

Istituzionale

Con lo Sport in Costituzione una dignità attesa da oltre 70 anni, dalla quale partire per una rivoluzione culturale. Ora, il Ministero dello Sport

L’Aula del Senato ha approvato, in prima deliberazione, il ddl costituzionale di modifica all’articolo 33 della Costituzione in materia di attività sportiva. Il via libera è arrivato con con 213 voti favorevoli, 5 contrari, 13 astenuti. 22 marzo 2022, una data storica. Il nostro Presidente Claudio Barbaro ricorda Giulio Maceratini, il primo a presentare un disegno di Legge in materia. 

“L’ingresso dello Sport nella nostra Carta Costituzionale riconosce una dignità finora negata a questo mondo nonostante milioni di praticanti, migliaia di operatori di questo comparto, una rete sociale diffusa, oltre centomila strutture su tutto il territorio nazionale, presidi socio-sanitari, vere e proprie agenzie educative. Una dignità negata anche perché, per tanto troppo tempo lo sport è stato legato al solo aspetto competitivo. E per questo è stata nodale l’approvazione dell’emendamento firmato insieme con i colleghi senatori Iannone e Malan, che, con sole cinque parole (‘In tutte le sue forme’) ha ribadito che la pratica sportiva è da intendersi in tutte le sue forme ed espressioni, organizzate e non, al fine di valorizzare tutto lo Sport, anche quello dilettantistico, amatoriale, di mero allenamento, di base e di prossimità”, così ha spiegato il nostro Presidente Claudio Barbaro. Non a caso la spinta per questa riforma è nata all’esterno del Parlamento, proprio dal mondo dell’associazionismo. furono “Cultura Italia” e “Sport Italia” a mettere intorno a un tavolo i partiti dando il là a una iniziativa storica finalmente recepita da tutte le forze politiche e fortemente sostenuta dal Sottosegretario Valentina Vezzali.

“Abbiamo oggi ricordato, nel corso della discussione in Senato, come la prima volta di un disegno di legge approdata in Parlamento è datata 1994 e il firmatario della proposta fu il capogruppo di Alleanza Nazionale, Senatore Giulio Maceratini”, ha sottolineato Barbaro. “E che, l’approvazione definitiva del Disegno di Legge, dovrà rappresentare non un punto di arrivo ma di partenza. A cominciare dall’istituzione del Ministero dello Sport”.

 

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