11.10.2021
Istituzionale
Una passeggiata tra cultura e sport. ASI e SCAIS raccontano il Foro Italico
Il gruppo è stato accompagnato dall’architetto Fabio Bugli, Presidente del Comitato Scientifico della SCAIS, fine conoscitore di tutti gli aspetti architettonico – urbanistici delle strutture presenti nel parco.
La visita è cominciata entrando nel Palazzo H, attuale sede del CONI e di Sport e Salute SpA, edificio progettato dall’Architetto Enrico Del Debbio nel 1927 e inaugurato nel 1932 come sede dell’Accademia di Educazione Fisica, prima opera del Foro Italico (all’epoca Foro Mussolini). L’Architetto Del Debbio elaborò un piano regolatore di tutta l’area del complesso, comprendente appunto il Palazzo H, lo Stadio dei Marmi, il Monolite e lo Stadio dei cipressi (l’attuale Stadio Olimpico).
Il Palazzo H (nome derivante dalla forma della struttura) è un esempio di architettura metafisica i cui elementi principali sono, internamente, la grande scala elicoidale con pareti vetrate esterne ed esternamente le 4 statue di atleti disposte in nicchie di marmo bianco sul fondo rosso pompeiano.
(L'ingresso dello Stadio dei Marmi. Alle spalle è visibile il Palazzo H)
Una volta giunti sul campo dello stadio, l’arch. Fabio Bugli ha raccontato le varie fasi della sua costruzione, ai 4 ordini di gradinate iniziali viene aggiunto il secondo anello in cemento. Nel Dopoguerra lo Stadio venne completato a cura di Annibale Vitellozzi fino ad assumere il nome attuale di Stadio Olimpico, proprio perché sede dei Giochi Olimpici del 1960.
(Lo Stadio dei Marmi con le sue 60 statue offerte dalle provincie italiane)
All’interno dell’edificio il gruppo ha potuto ammirare la grande vasca al primo livello lunga 50 m, interamente rivestita in marmo di Carrara e circondata da mosaici colorati di Giulio Rosso e Angelo Canevari. Al secondo livello è stata fatta una sosta presso la Sala Rossa nota anche come “Palestra del Duce”, capolavoro dell’architettura moderna di Luigi Moretti, ricca di marmi e statue di bronzo e caratterizzata da una splendida scala elicoidale. Da qui, divisi in piccoli gruppi, i partecipanti hanno potuto visitare la piscina pensile, sospesa a 20 m da terra: l’ambiente è decorato con mosaici e ampie vetrate ed è dotato di un tetto apribile che purtroppo ha perso la sua funzionalità. Scesi al piano interrato dell’edificio, attraverso la galleria sotterranea di collegamento, si è giunti nell’invaso delle piscine scoperte, che possono ospitare fino a 7000 spettatori.
(La Sala Rossa, oggi sala conferenze e, al momento della sua costruzione, palestra di Mussolini)
(Un gioiello. La piscina pensile, sospesa a 20 m da terra)
(La vasca olimpionica del complesso delle Terme)
Da qui il gruppo si è avvicinato all’ultima tappa della passeggiata, la Casa delle Armi, controverso edificio situato all’estremità sud del Foro Italico, realizzato dall’Arch. Luigi Moretti. Utilizzato negli anni per scopi poco attinenti alla sua originaria funzione di Accademia della Scherma (fu ad esempio aula bunker per processi terroristici negli anni ’80) e stato lasciato per molto tempo in uno stato d’abbandono, sebbene rappresenti il più famoso esempio del Razionalismo Italiano, caratterizzato da una forte contrapposizione pieno – vuoto tra il blocco sud, praticamente cieco, rivestito in marmo di Carrara, e quello nord, che presenta una vetrata a tutta altezza con doppio ordine interno di pilarsi: degno di nota l’enorme mosaico dorato realizzato da Canevari.
(L'architetto Fabio Bugli racconta l'evoluzione della Sala delle Armi, il tempio della scherma italiana)
(Sul campo dell'Olimpico)
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