C’è un’Italia Campione del Mondo. Congratulazioni da parte di ASI

BASKET. NAZIONALE ITALIANA CON SINDROME DI DOWN

ASI è promozione dello sport, è aggregazione, è cultura dello sport come recita il nome del nostro premio annuale, "Sport&Cultura", appunto.
Siamo particolarmente sensibili a notizie come quella della Nazionale italiana con sindrome di Down divenuta Campione del Mondo nel Basket: gli azzurri conquistano la vetta del podio per il secondo anno consecutivo. Battuti in finale i padroni di casa del Portogallo con il punteggio di 36-22. Turchia terza. 

Agli atleti che hanno portato l'Italia al primo posto del podio mondiale vadano i complimenti da parte di ASI e di quanti amano lo sport vero, fatto di sacrifici, di volontà, di fatica e che lavorano quotidianamente per promuoverlo. 

Siamo orgogliosi dei nostri ragazzi. 

Corso "Operatori Sportivi per la Disabilità": grandi riscontri per il Comitato regionale ASI Piemonte

Si è svolto, all'interno della Palestra A.S.D. Orvasha Cien, il corso di formazione “Operatori Sportivi per la Disabilità”, organizzato dal Comitato Regionale ASI Piemonte, presieduto da Sante Zaza, con il patrocinio del CIP (Comitato Italiano Paralimpico) e del Comune di Settimo Torinese. 

Numerosi i temi trattati, iniziando con l’intervento della Presidentessa Regionale del C.I.P., Silvia Bruno, all’approccio psicologico con la Dott.ssa Claudia Gambarino, fino alla natura delle varie disabilità intellettive, fisiche e sensoriali con le dottoresse Cristina Rosa ed Elena Grosso e con il delegato regionale della Federazione Sportiva Sordi Italia,  Federico Paria. Spazioanche alla parte tencica e pratica delle varie discipline adattate.

I partecipanti hanno potuto vivere l’esperienza in prima persona del tennis in carrozzina con il tecnico Pietro Mazzei dell’associazione sportiva “Sport di più”, il basket con il tecnico Emiliano Andrea Rocca allenatore/giocatore di assoluto prestigio (Campione d’Italia, Nazionale, Olimpionico), il Torball con il presidente regionale Unione italiana Dei Ciechi e Degli Ipovedenti Dario Vernassa, il Sitting Volley con il dottor Gianfranco Cumino, laureato in scienze motorie e fisioterapista

Tutti i partecipanti, pur provenendo da discipline diverse – dallo sci, alla danza passando per le arti marziali, – si sono dimostrati molto interessati ed entusiasti del corso svolto e hanno superato l’esame con eccellenti risultati, conseguendo il diploma ASI nazionale con iscrizione all’albo istruttori.

Prossimamente si svolgeranno ulteriori livelli del corso volti ad acquisire maggior conoscenza e preparazione tecnica al fine di far raggiungere una maggiore inclusione sociale e sportiva a soggetti con disabilità.

[  Paolo Signorelli  ]

Lo sport non ha limiti

Giornata all’insegna dello sport dedicata alle persone diversamente abili quella tenutasi a fine ottobre presso  il centro Sporting Village di Aprilia (LT).
 
La manifestazione “Lo sport non ha limiti”, in questa sua prima edizione ad Aprilia, è stata un successo.
Progetto nato dall’impegno di Paola D’Angelo, fondatrice de Lo sport non ha limiti e da. Fabio Berellini, Responsabile Elite Sport Italia Lab e coordinatore nazionale della manifestazione.
 
La manifestazione è stata dedicata appunto al tema della disabilità. Il Convegno, al quale hanno partecipato Istituzioni, Federazioni sportive, Associazioni impegnate nel sociale, e Bioenergym, affiliata ASI, che promuove lo sport anche con i diversamente abili perché “disabilità non significa inabilità”, ma adattabilità alla vita.
 

Bioenergym come benessere psico-fisico si propone anche come obbiettivo l’abbattimento delle barriere sociali tra persone normodotate e i diversamente abili. Siamo principalmente persone e lo sport non dovrebbe avere distinzioni di sesso, età, razza, politica e quant’altro. Tra l’altro il sistema di allenamento bioenergym viene “cucito addosso” alla persona che lo pratica e si sposa benissimo con alcune disabilità sia motorie che intellettive, il motivo è semplice poiché la Bioenergym lavora con le resistenze elastiche, meglio conosciute come contrazioni auxotoniche, le quali non vanno a caricare le articolazioni danneggiate dalla mancanza di uno o più arti o dal loro malfunzionamento parziale o totale. Questo metodo permette di rinforzare i muscoli con dei semplici strumenti, per lo più elastici, che si trovano in tutte le palestre, ma utilizzati in maniera del tutto innovativo.
 
L’entusiasmo delle persone presenti ieri che hanno partecipato alla manifestazione, ed hanno testato con mano il nostro metodo, mettendosi in gioco e superando i propri limiti ha arricchito tutti i presenti sia a livello morale sia a livello professionale ed umano ed è proprio per questo che Bioenergym®, insieme con l’ASI organizzerà presto dei corsi di formazione per istruire trainer, fisioterapisti, ortopedici e non solo, dando loro dei diplomi e dei tesserini tecnici, probabilmente anche crediti formativi per chi frequenta università attinenti a questo settore.
 
Partendo da questo presupposto si evince come gli esercizi Bioenergym saranno mirati ad aiutare il praticante con il suo specifico handicap, perché è chiaro che un cieco, non avrà le stesse caratteristiche di chi ha problemi di deambulazione, di chi ha problemi psichici o di chi non possiede gli arti inferiori, ecc.
 
La scelta sarà legata al tipo di disabilità. Per le disabilità sensoriali: vista, udito, tatto si effettueranno esercizi basati sul sistema propiocettivo ed esercizi spazio temporali per acquisire una maggiore conoscenza del proprio corpo.
 
La Bioenergym® applicata ai disabili si prefigge i seguenti obiettivi:
• Rimotivare la persona aiutandola sotto il profilo psico-fisico per permettergli quindi una maggiore autostima ed un adeguato inserimento sociale
• Rinforzare la muscolatura,
Il programma di allenamento dovrà potenziare la muscolatura debilitata al fine di:
– Incrementare la forza fisica l’elasticità, la flessibilità e l’equilibrio
– Migliorare la coordinazione dei movimenti
– Migliorare le capacità motorie e sensoriali
– Migliorare la capacità respiratoria
– Aumentare la capacità di resistere alla fatica
– Rendere le persone diversamente abili il più possibile autonomi migliorando la loro vita quotidiana.

Sport per tutti. Appuntamento a Ostia

SPORT E DISABILITA’
Libertà di fare sport. Gratuitamente.

Il litorale romano tra gli Open Day e il gran finale di sabato allo Stadio Giannattasio
 
In occasione della Settimana Europea dello Sport (23-30 settembre 2019), giunta alla sua quinta edizione, Il settore IntegrAzione Sociale di ASI con il patrocinio della FIDAL Lazio, del Consiglio Regionale del Lazio, del X municipio di Roma Capitale e del Comitato Regionale del CONI, ha organizzato una settimana interamente incentrata sullo sport e sulle disabilità.
Fino al 27 settembre, nel territorio del litorale romano tra Ostia, Acilia e dintorni, sarà possibile provare gratuitamente, grazie all’evento “OPEN DAY” una serie di discipline: calcio, vela, basket, tennis, surf, scacchi, danza, nuoto, boxe, arti marziali, sport equestri, pattinaggio, tiro con l’arco, Beach volley, scherma, atletica e pallavolo.
Per info e adesioni: eventi@asisportsociale.com – 3454226100.
Gran finale allo Stadio Giannattasio di Ostia, sabato 28 dalle 9 alle 17, con l’evento denominato “LIBERTA’ DI FARE SPORT”. Le stesse associazioni coinvolte durante gli open day metteranno a disposizione i propri istruttori per permettere ai visitatori, con disabilità e non, di provare attività sportive in modo totalmente gratuito.
In più, ogni associazione si esibirà in una dimostrazione dell’attività di riferimento con l’ausilio dei propri allievi con disabilità intellettive.

 

La settimana europea dello sport
Accompagnati dallo slogan “Una settimana per tutti”, milioni di cittadini europei stanno partecipando ad una delle più grandi iniziative sportive del mondo: la Settimana Europea dello Sport. Promossa dalla Commissione Europea per far fronte alla inattività dei cittadini europei e all’aumento di problematiche come l’obesità e quelle legate all’apparato cardiocircolatorio, la Settimana vuole sensibilizzare sull’importanza di uno stile di vita sano ed attivo. Questa edizione sarà la più grande di sempre con 42 Paesi coinvolti e 47 associazioni partner. Dalla prima edizione nel 2015 fino a quella dello scorso anno il numero dei partecipanti alla Settimana Europea dello Sport è passato dai 5 milioni iniziali ai 18 del 2018 e quest’anno si punta a coinvolgere un numero ancora maggiore di persone. 
 
[  Fabio Argentini  ]

 

Meno 9 alle Asiadi – Disabilità e integrazione

“Il settore sport per disabili è una realtà in costante crescita, in linea con lo sviluppo del movimento paralimpico, particolarmente dopo il grande successo ottenuto alle Olimpiadi di Londra nel 2012".

Parola di Sabrina Molino, responsabile del settore ASI Sport Disabili. "Ovviamente si tratta di un settore che ha la particolarità di non focalizzarsi su una disciplina, ma di essere estremamente eterogeneo, presentando quindi notevoli problemi di complessità legati appunto alla sua interdisciplinarietà. Personalmente, ho assunto la direzione del settore proprio nel 2012 e dopo un primo periodo di organizzazione, siamo riusciti a dare un grande impulso all’attività in modo particolare dal 2014.
Non si è cercato di sviluppare soltanto l'aspetto puramente agonistico, diciamo più strettamente sportivo, ma anche le capacità riabilitative dello sport

Proprio le complessità legate alla multidisciplinarietà del nostro settore ci ha portato a eccellere nel settore della formazione, in particolare nei corsi per la formazione di 'Operatore multisport adattato', volti alla creazione di figure che per l’appunto possano orientarsi in attività diverse".

A questi corsi partecipano istruttori sportivi, che ne ricavano la certificazione per operare nel settore, sia provenienti dai vari settori ASI che da altri Enti o Federazioni, o anche psicologi, piuttosto che insegnanti che vogliano ampliare le proprie conoscenze nell’ambito del settore della disabilità. Infine, sono numerosissimi nei vari corsi gli educatori di cooperativa.
"In questi anni abbiamo organizzato oltre settanta attività di formazione, contribuendo a preparare centinaia di operatori. Nel nostro settore è innegabile che si debba tendere a inquadrare lo sport come mezzo di integrazione, come superamento della diversità e della barriera. Facendo parte di un Ente di
Promozione Sportiva è chiaro che i nostri obiettivi vengano perseguiti sempre attraverso la pratica dello sport, più che altre forme di attività sociale. Peraltro operiamo con la disabilità, intendendola però nell’accezione più ampia possibile, per cui nel nostro settore rientrano anche le attività volte all’integrazione degli immigrati, o di fasce deboli della popolazione”.

Il momento di celebrare il Venticinquennale dell’ASI alle Asiadi: “In occasione delle Asiadi saremo prenoti con due eventi. Il primo è sportivo, dedicato ai ragazzi con disabilità. Lo abbiamo chiamato 'Sport senza limiti' e si tratta di una serie di competizioni ludiche, qualcosa sul modello di Giochi senza frontiere. Inoltre parteciperemo a un convegno multidisciplinare, insieme a molti altri settori dell’ASI. 

[ L.Aleandri ]