13.11.2015
Con gli Eps con fiducia ma vigili
"Quando ASI nella primavera dello scorso anno decise di lasciare il Coordinamento degli Enti di Promozione Sportiva lo fece pensando che fosse la cosa giusta nel rispetto di tutte quelle associazioni che attraverso l'Ente lavoravano per – e speravano in – un sistema sportivo migliore, in cui anche lo sport di base avesse una sua visibilità e un riconosciuto valore.
I motivi che ci spinsero a lasciare il Coordinamento nello specifico furono diversi, tra cui la sfiducia nei confronti un organo che, nel corso del tempo, si era trasformato in qualcosa di diverso da quello per cui era stato pensato e voluto – provocatoriamente lo definimmo un covo di mercanti di tessere dove ciascuno, spinto anche dalle regole CONI, cercava di aumentare i numeri di tesserati solo per poter godere di maggiori risorse pubbliche.
Oggi ASI ha deciso di tornare a sedere all'interno del Coordinamento. Perché? Perché ASI ha ricevuto l’esplicita richiesta di rivedere la propria decisione, proprio da colui che si candidava a diventare il Responsabile del Coordinamento – Francesco Proietti – valutando il suo programma" […].
Questo l'incipit del mio editoriale pubblicato sul numero di ottobre della rivista Primato.
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Claudio Barbaro
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