Disabilità e Sport: una sfida all’emarginazione…

Un'indagine sull’inclusività delle persone disabili, attraverso l’attività sportiva, rivela che, seppure con grande fatica, l’impegno della società civile può far raggiungere risultati straordinari.
Presso la splendita Macchia di Resignano, situata nel Comune di Patrica Frosinone, i ragazzi della EDU.FO.P. si sono messi in gioco svolgendo un Corso di Trekking Survival durante il quale hanno acquisito le nozioni fondamentali circa la sopravvivenza in caso di emergenza.

"Quando si affronta il tema della disabilità – viene sottolineato nel comunicato di ASI Survival Lazio – ci si imbatte subito nel campo dei diritti negati. Troppo spesso, infatti, queste persone con deficit cognitivi o motori si ritrovano escluse da spazi, attività, esperienze, relazioni. Politiche sociali inadeguate, disinteresse, paura della diversità, menefreghismo diffuso sono le cause profonde di queste ingiustizie.
Ecco che esistono esempi di inclusività molto significativi e lo Sport, con i suoi valori più puri e positivi, ne diventa protagonista. Noi in collaborazione con la NOCS School del Master Domenico Veronesi, Il Comitato Provinciale di Frosinone ASI/CONI e il Dirigente ASI Fabio Bracaglia, non siamo nuovi a queste iniziative e svolgiamo diversi eventi atti a coinvolge loro e le loro famiglie in progetti sportivi importanti, a volte anche quasi impossibili ma fattibili attraverso format dedicati e appositamente studiati, durante i quali ci accorgiamo sempre più che la disabilità non è un limite, se non per la nostra mente, un limite oltre il quale non riusciamo ad andare….ma siii tanto non capisce!….. Non è così!. Loro sanno dare, sono informati, attenti e fanno della loro "Limitazione" il loro punto forte dimostrando a noi "normali" risultati strabilianti!".  

I Docenti del corso; Responsabile per la Regione Lazio del SURVIVAL ASI/CONI Ist. Monica Mony Araba Fenice e il Master Domenico Veronesi si ritengono soddisfatti della riuscita: "Abbiamo in programma altre tante iniziative per loro, compresa la formazione di una squadra Nazionale di Tiro a segno Air Soft Gun settore in cui il Master Veronesi insieme all' Istr. Marco Colella dell'ASD Club Nocetta ne sono i Responsabili Nazionali per l'ASI/CONI. Il nostro progetto, "Limitata…MENTE",  ha dunque lo scopo di supportarli, abbattendo innanzitutto la barriera della sfiducia in se stessi, far crescere in loro la consapevolezza di potercela fare e in fine rafforzare la loro autostima. 
Un grazie di vero cuore va proprio ai ragazzi della EDU.PO.P. di Frosinone, al Presidente della loro Associazione Antonio Cielo con tutto il suo Staff, all'Amministrazione Comunale di Patrica per aver sposato il nostro progetto e averci messo a disposizione la Location; alla protezione civile gruppo Comunale di Patrica Protezione Civile Patrica gruppo Comunale per averci dato un grande supporto e a tutti quelli che hanno partecipato".

Trekking. Un percorso che si snoda per 160 chilometri tra il Garda e la Valle Sabbia

Per gli appassionati delle camminate, c’è un percorso che si snoda per 160 chilometri e nove tappe, tra il Garda e la Valle Sabbia, battezzato “la Via Francigena Bresciana”. L’idea è di Sonia Piccoli conosciuta su Facebook per il gruppo affiliato ASI “Camminando qua e là con Sonia”, un sodalizio virtuale nato per diffondere la cultura del camminare, su tre regioni, ovvero Lombardia, Trentino e Veneto. In special modo attraverso la Valle Sabbia, Val Trompia, il Basso Garda, la Valtenesi e l’Alto lago. La filosofia di questo gruppo è il “cammino lento”, quello che meglio permette di godere del paesaggio, della storia, dell’enogastronomia, della ruralità e delle peculiarità dei luoghi che si attraversano. "Camminare è salute, camminare è ritrovare il contatto con la natura, con sè stessi e il mondo. I corti ma, soprattutto, i lunghi cammini sono lo strumento per fare questo", spiega Sonia.

"Camminare per me è vita, passione, amore. È prendersi tempo per sè stessi, ritornando alla vita reale, fatta di semplicità, senza costrizioni obbligate da parte di una società proiettata al consumismo e all’apparenza. Il poter vivere senza tempo ci porta a rimparare ad ascoltare, a sentirei profumi, a vedere le cose che con la fretta non si riescono più a notare e sentire. La filosofia del mio camminare è tutto questo: ascolta, annusa, guarda e reimpara. L’importanza di conoscere il territorio fa bene a tutti». “La Via Francigena bresciana” proposta da Sonia è un percorso escursionistico a lungo chilometraggio che si estende tra il Garda e la Valle Sabbia, un’area ricca di storia, tradizione religiosa e bellezze naturali. Andando a piedi, ciascuno con il proprio ritmo, si apprezza meglio il paesaggio e lo si “interiorizza”. Il percorso, suggerito da Sonia Piccoli, è sul modello di quello di Santiago e vorrebbe essere un punto di riferimento peri pellegrini della zona, e non solo. Sonia ha ultimato, aiutata da alcuni amici, anche la mappatura Gpx e Kml del sentiero, per renderlo fruibile a tutti.

"L’idea veramente nasce ancora nel 2000 – racconta – prima dipartire per il Cammino di Santiago e di fare la vera Via Francigena. Sono stata definita da un giornale “libera camminatrice pensante”, che cerca e ama l’interazione con la natura i paesaggi e l’anima dei luoghi e delle persone. Da sempre appassionata di cammini antichi, ho iniziato a studiare i percorsi antichi più vicini". Così è iniziata la sua lunga ricerca, prima attraverso i libri antichi, poi camminando.
"Nel 2014 ho creato e realizzato due eventi importanti sulla Via Francigena e il Cammino di Santiago con una mostra fotografica esperienziale. Subito dopo mi sono dedicata alla scrittura e alla pubblicazione di due libri autoprodotti, “Camminando qua e là… Passo dopo Passo” e “Tra cielo e terra, sfiorando il lago di Garda… Il percorso del Pellegrino sul lago di Garda”. Amo tutto questo: la storia, la ricerca, il mappare, lo scoprire, lo scrivere, l’avere la possibilità di incontrare persone di ogni età e condividere. Ecco, tutto ciò per me è bellissimo. Solo negli ultimi quattro anni ho fatto circa 45000mila km a piedi sulle tre regioni, Lombardia, Trentino e Veneto. E quest’anno ho aperto “Sentieri del Tempo”, il Coast to Coast dal lago d’Idro al lago di Garda e una nuova variante che sale al Monte Pizzocolo". La lunghezza del percorso suggerito da Sonia è di 160 km, con un dislivello ascendente e discendente di circa 8.000metri. Si attraversano due regioni (Lombardia e Trentino), due parchi naturali (il Parco delle Colline Bresciane e dell’Alto Garda) e quattro valli (Val Garza, Val Trompia, Val Chiese, Valle Sabbia). Da dove si parte? Il punto dipartenza è Via del Castello a Brescia e, passando attraverso vie e luoghi di interesse storico-culturale, rurale, naturale, enogastronomico e di tradizione popolare, si arriva a Riva del Garda.

 

Percorsi tra natura e spiritualità
 
Anche se il percorso può essere in parte variato, personalizzato, frammentato ulteriormente e adattato alle proprie possibilità e alla propria preparazione, Sonia suggerisce nove tappe, fino alla cittadina trentina di Riva del Garda.
• Da Brescia a Colle di S.Eusebio (26,5 km)   
• Da Colle di S.Eusebio a Roè Volciano (24,5 km)
• Da Roè a Gaino di Toscolano-Maderno (23,5 km)
• Da Gaino a Sasso (8,5 km)
• Da Sasso a Gardola (15,5 km)
• Da Gardola a Ustecchio (15 km)
• Da Ustecchio a Limone (9,5 km)
• Da Limone a Prè di Ledro (12,8 km)
• Da Prè di Ledro a Via del Ponale con arrivo a Riva del Garda (9,5 km)
Ps: il percorso qui descritto è di 135,8 km. 

Trekking. Nella valle dell’Aniene

In una cornice suggestiva, quale la zona di Subiaco con il suo paesaggio naturalistico e culturale, alcuni iscritti dell'AMSES, associati ASI, si sono dati appuntamento per percorrere dei sentieri immersi nella natura.
L'ideatore e "Cicerone" dell'iniziativa é il Maestro Tony Lionetti, che con la sua esperienza ha direzionato gli associati in un turbinio di emozioni date dal contesto paesaggistico circostante; il fiume Aniene con i suoi laghetti, i boschi, i sentieri e le rocce fino al "Vecchio Mulino" e poi di ritorno.

Un trekking soft, adatto sia ad adulti che bambini (e amici animali compresi). La fatica non si é fatta sentire, poiché grazie al Maestro Tony, che conosce benissimo le zone e l'azione fisica necessaria a percorrere quei magnifici posti, si é potuto assaporare tutto l'ambiente sia naturalistico che culturale del luogo.
Durante il trekking si sono affrontate anche tematiche riguardanti l'ambiente e la salvaguardia sia della flora, che della fauna, nel sempre rispetto dei luoghi che si incontrano.

L'AMSES continua a dare vita ad una politica fatta di:
– Rispetto per l'ambiente
– Sviluppo associativo
– Organizzazione sportiva a tutti i livelli

ASI ancora protagonista nel Trekking Urbano

ASI ancora protagonista nell'evento Trekking Urbano.
Guglionesi è un comune del Basso Molise, in provincia di Campobasso, adagiato fra tre colli e posizionato fra due fiumi: il Sinarca e il Biferno. Dalle sue terrazze panoramiche, lo sguardo può viaggiare lontano fino a scorgere la Majella, il Gran Sasso e, nelle giornate più terse, anche il Conero.
Mentre dall'azzurro del mare Adriatico, si possono osservare le Isole Tremiti e il Gargano. Numerosi gli antichi palazzi presenti nel centro storico, tra i quali emerge il palazzo ducale, antica dimora della famiglia Caracciolo. Mentre le varie chiese, dislocate in tutto il paese, ognuna con il proprio stile architettonico, racchiudono uno scrigno di tesori fra affreschi, dipinti e opere di vario genere.
Ma i partecipanti sono rimasti attoniti quando davanti a loro si è aperta la vista sulla Cripta, all'interno della chiesa di Santa Maria Maggiore, denominata dai visitatori la "Cappella Sistina del Molise", le cui volte conservano un ciclo di affreschi risalenti al 1587 e raffiguranti episodi della Genesi.
Felici di aver fatto una tale scoperta, l'Asd Il Valore affiliata ASI non può esimersi dal ringraziare Luigi Lucchese, presidente dell'Associazione Ambiente Basso Molise, che ha guidato il gruppo per tutta la mattinata, mettendo a disposizione tutte le sue conoscenze.   

[  Paolo Signorelli  ]

Escursione nella Riserva Naturale L’Oasi Casacalenda: il viaggio di ASI con l’Asd Il Valore

L'Oasi Casacalenda occupa i due terzi del Bosco Casale che anticamente ha ospitato l'accampamento di Gerione di Annibale. Negli anni '20 la zona viene inserita nel piano dei tagli cedui e il disboscamento programmato ogni 15 anni si fermò solo nei primi anni '90, quando il Comune di Casacalenda, proprietario della zona, trasforma il bosco in un'area protetta. Da allora viene istituita dalla Regione Molise l'Oasi di protezione faunistica, affidata in gestione alla Lipu, tramite accordi con il Comune di Casacalenda e la Provincia di Campobasso. 

L'Oasi è un bosco di querce di circa 100 ettari, situato a circa 700 metri sul livello del mare in una zona a forte vocazione rurale. Riconosciuta dal Ministero dell'Ambiente nell'Elenco nazionale delle aree protette dal 1997. Nel luglio di quest’anno, con delibera di Giunta, l’Oasi diventa “Riserva Naturale Regionale del Molise” diventando un’area protetta a tutti gli effetti. Polmone verde del territorio e scrigno di biodiversità, conta quasi 2000 differenti specie animali e vegetali.
Per questi motivi l’Asd Il Valore, affiliata ASI, ha voluto fortemente questa escursione perché orgogliosa di far conoscere ai propri tesserati un angolo di Molise dove tutto ciò è potuto accadere grazie alla costante dedizione dei volontari della Lipu  e alle istituzioni che non hanno mai smesso di credere nelle potenzialità del territorio. Sempre più spesso sentiamo parlare dei cambiamenti climatici, dell’aggressione verso il territorio, di specie animali minacciate dall’uomo. Qui, ogni progetto messo in campo è teso alla tutela dell’ecosistema locale. Prima della visita alla Riserva, il gruppo di camminatori è stato ospitato dai frati che vivono e gestiscono il Convento-Eremo di Sant’Onofrio, risalente al ‘400, poco distante dalla Lipu. Raccolto e riportato a nuova luce dopo i lavori di ristrutturazione, si presenta ai visitatori con i suoi affreschi e dipinti su tela del periodo barocco. Il Convento è dotato di un antico Chiostro, le cui pareti interne sono decorate con pitture murali originali. Il prossimo 24 novembre, all’interno del Convento verrà inaugurata una stanza-museo dove una notte particolarmente piovosa trovò rifugio San Pio da Pietrelcina. Tanti sono stati gli aneddoti raccontati dal Frate ospitante. Il gruppo è rimasto particolarmente colpito dalla ricchezza storica e paesaggistica di un territorio così raccolto. La nostra fa parte di noi e non c’è modo migliore di scoprirlo se non in un momento di condivisione come un trekking.