Attraversare a nuoto lo Stretto di Messina non è soltanto un’impresa sportiva ma anche un obiettivo per molti atleti e per molte persone. Ci si confronta con la Storia, con il Mito, con le Leggende, con sé stessi, con il coraggio e la passione che va oltre lo sport. Lo Stretto non è soltanto una prova fisica ma anche di tenuta mentale. Lo Stretto lo puoi fare mille volte ma saranno mille volte differenti perché cambieranno le condizioni prima e durante la traversata.
Tra i circa 200 iscritti totali della Traversata dello Stretto amatoriale, suddivisi in 13 date, organizzata da Giuseppe Gangemi (Responsabile ASI Nuoto Sud Italia) e Alfredo Laganà (dirigente Blu Team Nuoto Villa San Giovanni) che quest’anno affronteranno i circa 3,5 chilometri di mare che separano la Sicilia dalla Calabria, ci sono persone di ogni età e con gli obiettivi più disparati. Una promessa, aver sconfitto una malattia, affrontare e mettere a referto tutte le traversate dal Bosforo a Gibilterra fino a quella della Manica, il semplice orgoglio di poter dire “ho attraversato lo Stretto a nuoto”.
Storie incredibili e straordinarie come quella di Marco, un disabile giunto al briefing ed ai nastri di partenza in sedia a rotelle per le limitate capacità di braccia e gambe, e che l’ha portata a termine davanti addirittura ad altri partecipanti. Oppure come Giacomo e Cristina: lui con la gamba destra amputata, lei ipovedente. Giacomo 31 anni di Partinico, nientemeno lo ha fatto partendo per ultimo (a causa del tempo dichiarato) e arrivando primo dopo aver superato uno dopo l’altro i venti avversari, anche normodotati.
Qui le correnti la fanno da padrone (è il fascino dello Stretto…) e se per qualsiasi motivo slitta l’orario della partenza, possono far aumentare i tempi di percorrenza in maniera considerevole. Tutto è organizzato in modo scientifico calcolando per cogliere i tempi di stanca tra le correnti “che si comportano come quando stringi una pompa dell’acqua e c’è il massimo della forza. Ogni 6 ore e un quarto le correnti si invertono, da nord verso sud e poi da sud verso nord. L’attraversamento dello stretto è sempre preferibile farlo con il quarto di luna e in orari specifici per poter incontrare il momento di stanca o, nel migliore dei casi, una leggera corrente a favore. Se per cause di diverso tipo – sottilinea Giuseppe Cangemi – gli atleti sono costretti a nuotare contro-corrente, si può passare da un tempo di percorrenza di circa 50 minuti, a oltre un’ora e mezza e anche due. Questo è lo Stretto!”.
Rocco e Patrizia di Saronno (VA) hanno rispettivamente 69 e 61 anni, non si sono lasciati intimorire dall’avventura di nuotare in queste acque libere, si sono allenati per molti mesi in Liguria ed in piscina. Ora hanno al collo la medaglia e sfoggiano con orgoglio l’attestato di partecipazione a quella che è davvero più che un’impresa sportiva. L’età non conta: conta lo spirito, l’allenamento, la forza di volontà di raggiungere un obiettivo che quello di poter essere annoverati nella categoria di persone di chi ha fatto lo Stretto a nuoto… e gli altri.
Quest’anno sono previsti 13 incontri con partenza da Capo Peloro-Torre Faro (ME) e l’arrivo a Cannitello (RC), dal 14 giugno al 12 settembre, dove non c’è un vincitore ma tutti i partecipanti di ogni traversata sono dei vincitori per il fatto stesso di aver attraversato questo tratto di mare che collega il Mar Ionio ed il Mar Tirreno e che separa Scilla e Cariddi come raccontato nel XII libro dell’Odissea di Omero.
Ogni partecipante ha una boa di segnalazione e deve tenere un comportamento adeguato nel rispetto dell’ambiente e senza arrecare alcun danno al paesaggio. I rifiuti (gel, bottiglie/borracce vuote, ecc…) dovranno essere tenuti o potranno essere smaltiti nelle apposite aree.
Per la cronaca, nella traversata del 26 agosto, la partenza è stata ritardata di circa due ore facendo così perdere la finestra migliore per ingaggiare il mare con la stanca e le correnti contrarie hanno messo a dura prova gli iscritti; restano ancora le date del 31 agosto (iscrizioni chiuse) e dell’11 e 12 settembre (iscrizioni ancora aperte).