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24.03.2023

Istituzionale

Prima edizione delle Benemerenze ASI. Un riconoscimento prestigioso per i dirigenti storici dell’Ente.

ASI nasce nel 1994, con il nome di Alleanza Sportiva Italiana su iniziativa dei dirigenti sportivi del Centro Nazionale Sportivo Fiamma. In pochi mesi fu riconosciuto dal CONI come Ente di Promozione Sportiva. Un titolo importante, accompagnato dalla costante crescita sul territorio grazie alla costituzione di comitati regionali e provinciali e alla strutturazione dei settori tecnici nelle principali discipline sportive: soggetti che, oggi più che mai, rappresentano il cuore dell’attività dell’Ente.
In un mondo in cui le disuguaglianze materiali e immateriali sono in costante preoccupante aumento, ASI, come Ente di promozione sportiva, crede fermamente nella capacità dell’associazionismo sportivo e culturale di riportare l’individuo al centro della dimensione sociale. Ciò grazie a quei valori dei quali lo sport ha saputo da sempre farsi promotore presso adulti e bambini, uomini e donne, di generazione in generazione, ripristinando, oggi che ce n’è più che mai bisogno, un sistema fondato sui principi di correttezza, lealtà e partecipazione.

ASI conta oggi più di un milione di tesserati, migliaia di associazioni, discipline e settori oltre a Comitati che rappresentano ASI in tutta la penisola, dalla Valle D’Aosta alla Sicilia. Per questo motivo, alla soglia dei suoi trent’anni, ASI vuole riunire i suoi dirigenti, domenica 26 marzo presso l’Hotel Empire di Roma, per assegnare loro le Benemerenze nell’intento di conferire un riconoscimento altamente prestigioso riservato ai fondatori, quelli il cui nome è vergato sull’atto di costituzione. Poi i dirigenti ASI con militanza di almeno vent’anni e le Associazioni storiche. Un premio speciale alla memoria di quegli uomini che hanno scritto la storia dell’Ente e non ci sono più.

La Commissione del Premio è composta da Sandro Giorgi, Lucio Avanzo, Gianmaria Italia e Chiara Minelli. Con il coordinamento di Sante Zaza. “L’idea ci è venuta quattro anni fa – spiega Sante Zaza Coordinatore della Commissione nonché Dirigente Nazionale di ASI – e quando feci la proposta eravamo al venticinquesimo anno di ASI, ora siamo quasi al suo trentennale e penso sia giusto e doveroso istituire le Benemerenze che andranno a premiare quei dirigenti che hanno dato lustro all’Ente nel corso degli anni. Quelli che hanno superato i 20 anni di carriera, durante i quali hanno dimostrato passione e sacrificio e senza cui l’ASI non sarebbe quella che è oggi. Impegnandosi anche nel mondo della disabilità e del Terzo Settore. C’è molto entusiasmo poiché consideriamo questo evento un traguardo che abbiamo fortemente voluto rappresentare, sulla medaglia, con le Ali della Vittoria che abbracciano il logo di ASI”.

Appuntamento, dunque, a domenica 26 marzo per la prima edizione del Premio che si svolgerà annualmente e che vedrà protagonisti i soggetti che contribuisco al successo dell’Ente.


Domenica, anche il Premio ASI “Italiani nel Mondo”

Oltre la consegna delle Benemerenze e nel corso del Consiglio Nazionale, ci sarà il conferimento del Premio Italiani nel Mondo la cui commissione è composta dai dirigenti Gianmaria Italia (nelle vesti di Coordinatore), Pino Scianò, Sandro Giorgi, Natalina Ceraso Levati, Sebastiano Campo e Vittorio Fanello. Il premio sarà dato a due nostri connazionali che fanno onore al nostro Paese svolgendo il loro lavoro con professionalità.
Raffaella Calabrese, nata a Milano nel 1978, vive all’estero da una decina d’anni. Nel 2020 viene nominata docente ordinaria di Statistica presso l’Università di Edimburgo; è direttrice del Fintech PhD Program e Program Director for Banking and Risk. Opera, altresì, presso il Parlamento scozzese ed è membro del Centro Ricerche sul credito. È autrice di un centinaio di pubblicazioni.
Paolo Evoli, nato a Reggio Calabria nel 1978, vive all’estero da una decina d’anni. Malta, Tunisia e Canada, esattamente a Montreal, dove risiede e si affermato come chef. È molto apprezzato anche per la qualificata “Promozione della cucina italiana”; ha collaborato frequentemente per il locale Comites e ricevuto significativi riconoscimenti dal Consolato italiano. Hanno parlato di lui vari giornali canadesi.

 

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