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24.05.2020

Istituzionale

Lo sport tra presente e futuro

Ripensare lo sport dopo l’emergenza covid19 è il titolo dell’incontro online che ha messo allo stesso tavolo digitale operatori, imprenditori istituzioni e rappresentanti dell’associazionismo sportivo per discutere il futuro dello sport non solo in «fase due» ma rispetto a più ampi orizzonti letti a partire dal presente.
«C’è sempre più interesse per il mondo dello sport ­– ha dichiarato in apertura il presidente nazionale ASI Sen. Claudio Barbaroe questo non può non essere positivo per il futuro degli operatori. Non basta, però, il solo interesse ma serve praticità. Nell’immaginario collettivo lo sport è solo competizione e mediaticità, ma non esiste solo il calcio e la serie A, nonostante il suo gettito fiscale supporta l’intera macchina sportiva nazionale. Ci confrontiamo ogni giorno con piccoli operatori ed è chi eroga il servizio sportivo che, in questo momento, cerca di comprendere il suo ruolo di responsabilità davanti all’emergenza così come istruttore ed operatori chiedono maggiore dignità per il proprio ruolo».
Ad introdurre anche il Sen. Gianfranco Rufa, nell’incontro promosso dalla Lega Salvini Premier Regione Lazio «Ci sono tante e troppe regole, spesso non convenienti, e si sta facendo poco, male e confusamente per favorire la riapertura. Con la dovuta sicurezza, è necessario andare incontro alla concretezza, alle esigenze degli imprenditori che rappresentano sia un grande valore economico che un grande punto di riferimento sociale. Al momento ci sono decine e decine di regole, spesso contrastanti tra Stato e Regioni, che rischiano di far gettare la spugna a tanti del mondo dello sport inermi davanti alle possibilità di riapertura. Bisogna avere più rispetto per questa categoria».
«La responsabilità delle rappresentanze territoriali del CONI – ha dichiarato Riccardo Viola, Presidente Regionale CONI Lazio – sta nel sapersi mettere a confronto con le istituzioni e trovare, in questa fase, soluzioni valide. In Italia viviamo una complicata realtà di impiantistica sportiva ma questa potrebbe essere l’occasione per ridare spinta all’impiantistica all’aperto, ai playground che, fino a poco tempo fa, erano una importante costante delle nostre città».

«La Regione Lazio è vicina allo sport e pronta a mettersi in campo per la ripresa – ha dichiarato Roberto Tavani della Presidenza della Regione – e per ridare ossigeno alle associazioni sportive. Abbiamo deciso di destinare le azioni regionali a due target: l’associazionismo sportivo di base e le famiglie (per far sì che lo sport, anche in emergenza, non sia escluso dai consumi). Avevamo destinato 5 milioni di euro ai grandi eventi sportivi ma, visto che non ci saranno, sono quelle le risorse che metteremo in campo. In particolare, è intenzione supportare le associazioni anche nei fitti e nei costi fissi coprendo fino al 40% del loro valore con un occhio di riguardo per il mondo paralimpico».
«Le società sportive ci chiedono liquidità e risorse – ha dichiarato Eduardo Gugliotta, Responsabile Servizio Incentivi dell’Istituto per il Credito Sportivo – ed per questo che l’ICS è entrato in campo per favorire la ripartenza del mondo dello sport. Come stabilito dal Decreto, contribuiamo per ridurre il costo degli investimenti necessari per la fase due fornendo l’accesso al credito con una garanzia gratuita al 100% e rimborsi dopo 24 mesi con i primi interessi sostenuti dal fondo per lo sport. In modo particolare, il Credito Sportivo concederà l’accesso ad un credito fino a 25.000€ con un limite imposto al 25€ dei ricavi tra attività istituzionali e commerciali».
«Gli sportivi sono abituati a rispettare le regole ed a mettere passione in quello che fanno – ha dichiarato Roberto Cipolletti, Presidente del Comitato Regionale ASI Lazio – ma questi si perdono di fronte alla mancanza di chiarezza sul da farsi e ai forti costi che molte realtà sportive andranno ad affrontare. Ci sono oneri da sostenere anche per il periodo di chiusura, soprattutto la difficoltà è grande per quelle realtà dalla forte componente tecnologica, come le piscine. La liquidità promessa si scontra con la grande burocrazia che sta rendendo difficile anche affrontare soluzioni semplici, come autorizzare l’allestimento di aree sportive all’aperto. C’è bisogno di certezze».
«Sono molte le palestre e, soprattutto, le piscine che non riapriranno nell’immediato – ha dichiarato Andrea Pambianchi, Presidente Ciwas – anche per i lunghi tempi di attesa necessari per effettuare l’analisi delle acque. Vanno chiarite, in questo senso, le norme per la sanificazione rendendo tutto più semplice. Come nel caso delle biciclette elettriche, si potrebbe proporre un “bonus wellness” per aiutare gli utenti delle strutture a tornare a fare sport. Il lockdown è stato durissimo».

La voce della Lega territoriale è stata affidata ad Orlando Angelo Tripodi – Capogruppo Lega in Regione Lazio – e Federica Bianco – Responsabile Sport del Coordinamento Romano della Lega – che hanno sottolineato l’impegno del partito per lo sport in questo momento di difficoltà. «Lo sport rappresenta molto in termini di socialità – ha dichiarato Tripodi – ed è giusto che la Regione abbia risposte concrete per tutti gli operatori. Il confronto continuo con in settore ci sta aiutando nel difficile lavoro di regolamentare le riaperture, è necessario porsi in ascolto per rialzarsi insieme».
«La qualità della vita passa anche per lo sport – ha dichiarato Bianco – ed è, per questo, necessario che la ripartenza del settore sia tra le priorità a cui concedere la giusta attenzione. Ci sono tante strutture comunali romane che potrebbero essere recuperate per dare nuova linfa alla pratica sportiva e di cui ci sarebbe bisogno proprio in questi momenti in cui va ridotto l’affollamento di quelle già esistenti, sarà nostra cura riuscire a rimetterle in sesto».

[  Gianrolando Scaringi  ]
 
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