Notizie
06.08.2020
Istituzionale
CONI, Testo Unico sullo Sport: "Alcuni articoli non rispecchiano le istanze dello sport"
Consiglio CONI respinge all'unanimità parte del testo della Legge Delega sullo sport.
"Il Consiglio Nazionale del CONI respinge all'unanimità, in ogni sua componente (FSN, DSA, EPS, AB, Rappresentanti territoriali, Atleti, Tecnici e membri CIO) – nelle forme e nei contenuti – alcuni articoli e passaggi dei testi della legge delega relativa allo sport italiano che, in base alle anticipazioni emerse, non rispecchiano le istanze del movimento. La situazione di grande incertezza generale, tra l'altro, mette a serio rischio gli impegni internazionali assunti dal governo e dai suoi ministri nei confronti del CIO, relativamente all'adeguamento temporale dell'impianto normativo ai dettami della carta olimpica".
Quanto si legge nel comunicato diramato dal Consiglio nazionale del CONI al termine di una lunga riunione in cui si è discusso principalmente di riforma dello sport, attualmente in fase di stallo. "Il Consiglio – prosegue il comunicato – ha dato mandato al presidente Giovanni Malagò di interloquire con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e con il ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, per trovare una rapida ed equa soluzione che rispetti la storia e la tradizione dell'Ente e di tutte le realtà che lo caratterizzano, dall'alto di una storia gloriosa che ha dato lustro all'Italia facendo diventare il nostro Paese, attraverso innumerevoli successi e trionfi, uno dei leader mondiali nello sport".
"Il CONI – ribadisce la nota – ente pubblico non economico, soggetto al controllo della Corte dei Conti, anche per evitare che un giorno i suoi rappresentanti debbano essere chiamati a rispondere di atti contrari all'interesse dell'ente, si riserva sin da ora di verificare in tutte le sedi i propri diritti maturati e maturandi che sono, o possono essere, messi a rischio da atti e determinazioni non conformi alle leggi e alle sentenze dello Stato Italiano che nel corso degli anni si sono susseguite, non soltanto da un punto di vista normativo ma anche patrimoniale".
In conclusione, il Consiglio "attribuisce quindi mandato alla Giunta Nazionale di elaborare una proposta che tenga conto delle argomentazioni sovraesposte, con l'obiettivo di compenetrare l'azione del legislatore con le oggettive necessità del movimento, per non depauperare l'orgoglioso patrimonio di capacità, esperienza e talento che fa dello sport italiano un modello di successo a livello internazionale".
"Il Consiglio Nazionale del CONI respinge all'unanimità, in ogni sua componente (FSN, DSA, EPS, AB, Rappresentanti territoriali, Atleti, Tecnici e membri CIO) – nelle forme e nei contenuti – alcuni articoli e passaggi dei testi della legge delega relativa allo sport italiano che, in base alle anticipazioni emerse, non rispecchiano le istanze del movimento. La situazione di grande incertezza generale, tra l'altro, mette a serio rischio gli impegni internazionali assunti dal governo e dai suoi ministri nei confronti del CIO, relativamente all'adeguamento temporale dell'impianto normativo ai dettami della carta olimpica".
Quanto si legge nel comunicato diramato dal Consiglio nazionale del CONI al termine di una lunga riunione in cui si è discusso principalmente di riforma dello sport, attualmente in fase di stallo. "Il Consiglio – prosegue il comunicato – ha dato mandato al presidente Giovanni Malagò di interloquire con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e con il ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, per trovare una rapida ed equa soluzione che rispetti la storia e la tradizione dell'Ente e di tutte le realtà che lo caratterizzano, dall'alto di una storia gloriosa che ha dato lustro all'Italia facendo diventare il nostro Paese, attraverso innumerevoli successi e trionfi, uno dei leader mondiali nello sport".
"Il CONI – ribadisce la nota – ente pubblico non economico, soggetto al controllo della Corte dei Conti, anche per evitare che un giorno i suoi rappresentanti debbano essere chiamati a rispondere di atti contrari all'interesse dell'ente, si riserva sin da ora di verificare in tutte le sedi i propri diritti maturati e maturandi che sono, o possono essere, messi a rischio da atti e determinazioni non conformi alle leggi e alle sentenze dello Stato Italiano che nel corso degli anni si sono susseguite, non soltanto da un punto di vista normativo ma anche patrimoniale".
In conclusione, il Consiglio "attribuisce quindi mandato alla Giunta Nazionale di elaborare una proposta che tenga conto delle argomentazioni sovraesposte, con l'obiettivo di compenetrare l'azione del legislatore con le oggettive necessità del movimento, per non depauperare l'orgoglioso patrimonio di capacità, esperienza e talento che fa dello sport italiano un modello di successo a livello internazionale".
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