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08.11.2015

Istituzionale

Barbaro (ASI): il caso Tavecchio, questione di autonomia

Il nome del Presidente della FIGC Carlo Tavecchio sta diventando sempre più noto, non solo al pubblico sportivo. Merito – in questo caso forse colpa – delle recenti discutibili affermazioni a lui imputabili.
L'ultima, ampiamente diffusa dai media, dimostra qualcosa che ASI Associazioni Sportive e Sociali Italiane ha sempre sostenuto e che, più che riguardare la persona, attiene al sistema sportivo italiano per come si é configurato. 

"Che Tavecchio fosse un garante di equilibri e di interessi lo si è sempre saputo – dice il Presidente ASI Claudio Barbaro –  Il problema non sono le sue gaffe, ma la presunta autonomia dello sport, dalla quale deriva il totale immobilismo delle Istituzioni sportive e non di fronte a questo ultimo episodio, come ad altri

È questo totem – continua Barbaro – ad  impedire ogni cambiamento, accontentando tutti: governo e Istituzioni sportive. Ed é per questo motivo che il sistema sportivo Italiano é statico ed autoreferenziale.

L'autonomia dello sport, però, è solo un paravento di facciata, che non basterebbe a impedire una riforma, se solo il governo – che finanzia il CONI – volesse davvero far cambiare le cose ed evitare che il mondo pallonaro getti discredito non solo sul nostro mondo sportivo, ma anche sull'immagine del nostro paese.

Per questo – conclude Barbaro – credo che, come sostenuto e dichiarato da Arrigo Sacchi in una recente intervista, cambiando una testa non cambierá il sistema. 
E' questione di coraggio e di reale voglia di riforma
".

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