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21.09.2022

Sport

ASI formerà i nuovi allenatori green. Lo Sport del futuro vivrà all’aperto

Maurizio Damilano, Marco Lodadio e Alessandro D’Oria, saranno i docenti del primo corso in Italia per formare gli Sport City Trainer. ⬇︎

Riconquistare le nostre città, gli spazi aperti, le ville, le piazze, riqualificando gli spazi urbani sempre più verdi, accoglienti, inclusivi e tecnologici, favorendo anche processi di crescita culturale.
Questo è il futuro auspicato anche dalla popolazione sportiva attiva che, in un recente sondaggio, ha dichiarato per il 70% di preferire lo sport all’aria aperta. A causa del Covid, molto, ma anche di una riscoperta di valori ambientali.
Una ricerca di Sport e Salute evidenzia anche come i parchi e le piste ciclabili siano vissuti come più sicuri e salubri: 1 italiano su 4 ha infatti praticato attività sportiva nel verde pubblico. Si afferma sempre più, quindi, il concetto di sport city, la città che diventa il luogo in cui ricercare benessere psicofisico.

Fondazione Sport City ha chiesto ad ASI di formare nuovi allenatori green, con relativo rilascio di qualifica tecnica. ASI già riconosce più di 40mila tecnici l’anno.

Il progetto è stato presentato nel corso di una conferenza stampa a Roma, moderata dal giornalista RAI Jacopo Volpi, nella quale l’Ente è stato rappresentato dal nostro Direttore Generale Fabio Salerno. “Voglio innanzitutto ringraziare la Fondazione SportCity e il suo Presidente Fabio Pagliara – spiega Salerno – per averci coinvolto in un progetto del quale abbiamo, sin dall’inizio, condiviso l’importanza e la visione. Un progetto innovativo, che guarda avanti. L’idea è ambiziosa: passa per la cultura della ripartenza e della riconquista degli spazi aperti, del “green” e dell’ambiente. Luoghi vivibili dove dobbiamo portare tutte le fasce di età: dai ragazzi che vivono oggi dietro lo schermo di un telefonino e che hanno bisogno di contatto e di una nuova educazione al rispetto dei parchi, fino agli adulti e poi agli over 65”.

Direttore, non si parla solo di sport nelle ville… “No. Ogni spazio può essere ‘conquistato’: questa è una parola che rende moltissimo l’idea. Una piazza, una strada nel ricordo di quando i ragazzini scendevano da casa dopo pranzo nei vicoli, finanche un tetto di un palazzo. E, ovviamente, parchi, ville e spazi verdi da attrezzare migliorare, curare e proteggere.
Occorre anche dotare le città e i comuni che ne sono sprovvisti, di spazi adatti: studiando come gestirli e salvaguardarli dal degrado. Magari dandoli in gestione ad associazioni sportive locali o proprio alle scuole”.

Altra parola d’ordine è ‘interconnessione’ tra quartieri. “Porto a titolo d’esempio il caso di Roma. Diamo adesso spazio alla fantasia e immaginiamo un percorso sportivo e anche culturale che origini dal Foro Italico, passando per il quartiere Flaminio fino a Valle Giulia: pensate, si incontrano 33 punti di interesse tra musei, impianti sportivi, gallerie e accademie. Il tutto in una cornice verde d’eccezione. In realtà, già alle porte della Seconda Guerra Mondiale venne presentato un piano di ampliamento del Foro la ‘Forma ultima Fori’, redazione del piano di sviluppo che presagiva una visione maestosa in cui il Foro già realizzato era solo una porzione”.

Il nuovo visionario progetto, nelle intenzioni del progettista Luigi Moretti, avrebbe dovuto interessare un’area dieci volte superiore rispetto a quella realizzata. Viadotti monumentali non dissimili da Ponte Flaminio, spazi verdi e impianti per lo sport giovanile e quello professionistico in un’ideale simbiosi.
Nella zona di Tor di Quinto era prevista la costruzione di un ippodromo e un’isola realizzata con lo spostamento del corso del Tevere. Coinvolta anche l’area dell’Acqua Acetosa, quella del Flaminio e di Villa Borghese nel lato di Valle Giulia.
Una città dello Sport, del verde, del tempo libero e della cultura… Un sogno mai realizzato a causa della guerra.

 

Il nostro Direttore Generale Fabio Salerno, illustra ai giornalisti presenti il progetto Sport City Trainer

Un futuro possibile. Nel quale devono operare allenatori specializzati. Ad ASI questo compito…  “È proprio con questa filosofia che abbiamo studiato il corso Sport City Trainer: dare vita a una nuova figura: l’allenatore green, qualificato da ASI, che già riconosce ogni anno oltre 40mila tecnici, gestisce 12.500 associazioni affiliate, con più di un milione e trecentomila tesserati”.

Qualche anticipazione? “Il primo corso di formazione avrà dei docenti di eccellenza e che, partendo dai principi della corsa, passeranno alla gestione del corpo libero fino a arrivare all’insegnamento dei principi energetici attraverso la ginnastica delle forme e dell’arte orientale. Si, perché di arte e cultura stiamo parlando, d’altronde lo sport non è l’arte del movimento?
I corsi targati ASI e Fondazione Sport City avverranno in modalità online”.

Quali saranno i docenti del primo corso? Il ciclo iniziale vedrà protagonista il marciatore e campione olimpico a Mosca 1980 Maurizio Damilano: il suo impegno formativo riguarderà i principi della corsa e la conquista delle distanze. Con lui anche il ginnasta, vicecampione mondiale, Marco Lodadio: affronterà temi legati alla tonicità e mobilità articolare, con attrezzi facilmente reperibili nei parchi. Ci sarà spazio anche per principi di discipline classiche e giovani come il Calisthenics una specialità di grande impatto mediatico basata sulla forza del corpo.
Con Alessandro D’Oria, Maestro di Taijiquan, arte orientale riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio Culturale Immateriale dell’umanità, si entrerà nell’insegnamento del mondo legato alla ‘ginnastica delle forme’ attraverso l’insegnamento dei principi energetici che ne sono alla base”.

ASI si proietta ancor più nel futuro. “Nel futuro, certamente, riscoprendo però e valorizzando cose belle del passato. Il nostro Ente, dal giorno della sua fondazione, ha alimentato binari di sviluppo paralleli che l’hanno portata ad avere oggi più di 450 discipline organizzate: da quelle della sua tradizione, nelle quali ASI è riconosciuta leader, come l’Atletica leggera, a quelle legate all’innovazione: sarebbero tantissimi gli esempi. ASI ha curato sport non convenzionali e aiutato a decollare discipline come i Giochi elettronici dove siamo stati precursori o recentemente il FootVolley. Con una grande attenzione per un terzo binario che è quello delle iniziative legate al sociale e al Terzo Settore. Anche alla luce di questo, il progetto Sport City raccoglie fortemente il nostro interesse e stimola la nostra sensibilità”.

Quando inizieranno i corsi? “A partire da novembre”.

 

Sport per cinquantamila, in 36 città

Domenica 18 settembre, dalla mattina al tramonto, 36 città italiane, delle quali 13 capoluoghi di regione, si sono trasformati in palestre a cielo aperto facendo vivere ai cittadini una giornata coinvolgente praticando gratuitamente le più svariate discipline sportive in quegli spazi urbani pronti per essere destinati ad utilizzo sportivo, principio fondante della rigenerazione urbana delle città che stanno lavorando per diventare delle vere e proprie “Sport City”.

È stata una giornata di sport, socializzazione e di riflessione per gli amministratori pubblici, che vedrà il coinvolgimento di numerose associazioni sportive dei territori coinvolti pronte con i loro istruttori a coinvolgere i cittadini nelle oltre 60 diverse attività sportive. Dall’alba al tramonto, sono stati oltre 50.000 le persone che si sono riunite ad Aci Castello, Ancona, Ascoli Piceno, Bari, Bitonto, Bologna, Cagliari, Cassano D’Adda, Castelbuono, Castello D’Agogna, Catania, Cuneo, Filacciano, Firenze, Foligno, Genova, Imola, Latina, Lodi, Lucca, Melicucco, Milano, Napoli, Oderzo, Palermo, Pavia, Praia a Mare, Prato, Roma, Salsomaggiore, San Felice Circeo, Siracusa, Teramo, Torino, Venezia e Villasimius.

Insieme all’attività sportiva gratuita, il 18 settembre è stato trasmesso su diverse piattaforme social della Fondazione un live streaming di tre ore con collegamenti da tutte le città aderenti che vedranno coinvolti amministratori locali e rappresentanti delle oltre 150 associazioni sportive territoriali coinvolte nella giornata di promozione sportiva. Un evento nell’evento che, ha contribuito ad amplificare il messaggio lanciato dallo Sportcity Day sulla sportivizzazione delle città e sulla sostenibilità ambientale, temi sempre più attuali e ricercati dai cittadini che vivono nei centri urbani.

 

[ di Fabio Argentini ]

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